≪Canto, e nel canto benche basso, io cerco
la strada, ond’io mi possa erger da terra
e appo le genti conquistar chiaro grido≫
Antonio Beffa Negrini
(
Asola
,
1532
?
Piubega
,
7 aprile
1602
) e stato uno
scrittore
,
poeta
e
storico
italiano
.
Nato nel
1532
ad
Asola
[1]
o forse a
Casaloldo
? paese d'origine del padre Battista
[2]
-, luoghi posti entrambi in
provincia di Mantova
, ma all'epoca in territorio bresciano e quindi
veneto
, Antonio discendeva da una famiglia di antica
nobilta
.
I
Beffa Negrini
infatti, originari forse di Asola, ebbero nel
medioevo
la signoria
feudale
su
Maguzzano
di
Lonato del Garda
per ben 338 anni. Su tale feudo godettero del titolo comitale
ab antiquo
[3]
. La loro arma e cosi descritta dallo Spreti:
Inquartato: d'argento e di nero : il I e il II alla testa di moro, dell'uno nell'altro, le teste addossate; una terza testa attraversante nella partizione fra il III e il IV punto dell'uno all'altro; il terzo al capo di rosso, cucito, carico di tre gigli d'oro ordinati in fascia
[4]
.
Assecondate con gli studi le sue attitudini da
letterato
, Antonio Beffa Negrini visse per qualche tempo a
Brescia
, dove si guadagno il titolo di
notaio
causidico
[5]
. Tornato sulle sponde del “patrio
Clisi
”, condusse a buon fine alcune vertenze tra Asola e la Serenissima, e soggiorno per qualche periodo a
Venezia
.
In seguito inizio a frequentare
Mantova
e nel
1565
ottenne dal
duca
Guglielmo Gonzaga
la
cittadinanza
mantovana
[6]
, che gli consentiva l'esercizio della
professione
di notaio e che egli considerava, insieme a quella asolana e bresciana, come una triplice onorificenza di cui amava fregiarsi:
civis Mantuae, Asulae et Brixiae
.
L'anno seguente Beffa Negrini pubblicava a Venezia la sua prima opera, “Rime all'illustre signora Lodovica Data Tiraboschi”
[7]
, in cui dava voce alla sua aspirazione a conquistare con la
poesia
gloria e fama.
Nel
1569
il piccolo comune rurale di
Piubega
, il cui territorio segnava allora il
confine
tra il
ducato di Mantova
ed i possedimenti della Serenissima, avendo necessita di rimpiazzare il precedente notaio, chiedeva al duca di Mantova l'autorizzazione ad assumere in quest'incarico “Antonio Beffa da Casaloldo d'Asola”
[4]
.
Iniziava cosi il lungo rapporto di Beffa Negrini con Piubega, localita in cui trascorse il resto della sua vita, percorrendo le tappe di una dignitosa carriera di funzionario ducale: notaio prima, provicario nel
1588
e infine vicario dal
1589
al
1602
. A Piubega egli trovo una sistemazione ideale: il suo incarico non comportava troppe incombenze, e il compenso non era elevato ma bastante al sostentamento della sua famiglia ? ebbe tre mogli e alcuni figli -
[8]
. Tutto cio gli permetteva di dedicarsi alla sua vocazione letteraria e ai suoi interessi
culturali
, lasciandogli il tempo di coltivare amicizie con intellettuali e uomini illustri, come il
medico
piubeghese
Giovanni Battista Cavallara
, e di intrattenere con essi rapporti
epistolari
; in tal modo entro in corrispondenza e scambio
sonetti
con
Torquato Tasso
quando questi era ancora segregato nell'ospedale
ferrarese
, e successivamente fece parte con
Ascanio Mori
, l'
abate
Angelo Grillo e altri, di quel gruppo di poeti e scrittori che accolse e frequento il Tasso dopo la sua liberazione
[9]
.
Beffa Negrini mori a Piubega il 7 aprile
1602
. Ebbe un fratello, premortogli, di nome Agostino, anch'egli giurista e letterato, sepolto a Casaloldo
[10]
.
A fronte dei pochi
volumi
dati alle
stampe
? tra cui e da ricordare “Elogi historici di alcuni personaggi della famiglia Castigliona”, a cui apparteneva anche
Baldassarre Castiglione
[11]
, uscita postuma nel
1606
per i tipi mantovani di Francesco Osanna -, egli riverso il suo talento in numerosi altri
manoscritti
, anche in
prosa
, la maggior parte dei quali a carattere
storico
, sfortunatamente tutti dispersi:
Storie di Mantova, Storia della
Casa Gonzaga
, Vite dei
vescovi di Mantova
, Storia dei
conti Canossa
, Elogi dei generali di Casa Gonzaga, Storia della famiglia Grillo di Genova, Saggio storico della famiglia Martinenga, Ristretto delle storie asolane, Elogio del Vescovo Landolfo II, Cronichetta della Piubega
[12]
, e anche una
Storia dei Conti
Casalodi
[13]
.
Per questa cospicua produzione, ora perduta, Beffa Negrini e stato talvolta annoverato tra gli storici, ma di quegli storici essenzialmente motivati da intenti letterari, con scarso discernimento critico, che riservavano piu spazio ai miti che ai documenti
[14]
. Egli e inoltre citato nella lettera cronologica del letterato mantovano Eugenio Cagnani intorno alle
lettere
mantovane tra gli autori "di infiniti vaghi componimenti, tanto nella latina come nella toscana favella, di poesie e d'altro"
[15]
.
- ^
BERNONI 1980, p. 40.
- ^
In uno scritto, Beffa Negrini definisce il padre
casalodiensis
.
- ^
CASTAGNA PREDARI 1991, P. 108.
- ^
a
b
CASTAGNA PREDARI 1991, p. 108.
- ^
BERNONI 1980, p. 41.
- ^
CASTAGNA-PREDARI 1991, p. 108.
- ^
Su questa nobildonna asolana, della famiglia Dati, cfr. BERNONI 1980, "Dati Lodovica", pp. 91-92.
- ^
BERNONI 1980, p. 42.
- ^
MOLINARI 1995, p. 7; sul periodo mantovano di Torquato Tasso, cfr. PITTORRU 1982, pp. 308-320; l'amicizia di Beffa Negrini con Ascanio Mori e testimoniata dallo scambio di lettere tra i due poeti: FACCIOLI 1962, pp. 127, 548 n. 2, 551 n. 96.
- ^
BERNONI 1980, "Beffa Negrini Agostino", pp. 38-39; CASTAGNA PREDARI 1991, pp. 108, 111.
- ^
FACCIOLI 1962, p. 302.
- ^
Cenni a questa cronichetta si trovano in AGNELLI MAFFEI 1990, p. 764.
- ^
BERNONI 1980, pp. 45-46; per la bibliografia su Beffa Negrini cfr. FACCIOLI 1962, p. 477, n. 95.
- ^
VIGNOLI 2003, pp. 88-91.
- ^
FACCIOLI 1962, Appendice, p. 618.
- Scipione Agnelli Maffei,
Gli annali di Mantova
, 2 voll., ristampa anastatica Sala bolognese, Forni, 1990.
- Domenico Bernoni,
Notizie biografiche dei ragguardevoli asolani
, Rist. anast. Bologna, Forni, 1980 (Ripr. facs. dell'ed. Oneglia, Tipografia di Giovanni Ghilini, 1863), "Beffa Negrini Antonio", pp. 40?47.
- Mario Castagna - Valerio Predari,
Stemmario mantovano
, vol. I, Montichiari, Zanetti editore, 1991, "Beffa Negrini", pp. 108?111.
- Le cinquecentine mantovane della Biblioteca Comunale di Mantova
, a cura di Francesca Ferrari, Firenze, Olschki, 2008.
- Mantova ? Le lettere
, vol. II, a cura di Emilio Faccioli, Mantova, Istituto Carlo d'Arco per la storia di Mantova, 1962, Parte III: autunno del Rinascimento mantovano.
- Carla Molinari,
Torquato Tasso, i Gonzaga e Francesco Osanna
, in
Torquato Tasso nelle edizioni Osanna
, Mantova, 1995.
- Vincenzo Peroni,
Biblioteca Bresciana
, Bologna, Forni, 1968 (ristampa anastatica dell'ed. Brescia, 1818-1823).
- Fabio Pittorru,
Torquato Tasso. L'uomo, il poeta, il cortigiano
, Milano, Bompiani, 1982.
- Mariano Vignoli, Communitas Publicae.
Vicende storiche di Piubega e del suo territorio
, Comune di Piubega, Mantova, 2003.
- Prospetto autore
, in Istituto Centrale per il Catalogo Unico
, su
edit16.iccu.sbn.it
.
- Risultato della ricerca titoli
, in Istituto Centrale per il Catalogo Unico
, su
edit16.iccu.sbn.it
.
- Prospetto titolo
, in Istituto Centrale per il Catalogo Unico
, su
edit16.iccu.sbn.it
.
- Beffa Negrini, Antonio
, in Internet culturale
, su
internetculturale.it
.
URL consultato il 29 luglio 2012
(archiviato dall'
url originale
il 4 marzo 2016)
.
- Sestina con la ispositione del molto reverendo don Martinenghi
, in Libreria antiquaria Alberto Govi
, su
libreriagovi.com
.
- Antonio Beffa Negrini
, in Google books
, su
google.it
.