Antoine Gizenga
(
Mushiko
,
5 ottobre
1925
?
Kinshasa
,
24 febbraio
2019
) e stato un
politico
della Repubblica Democratica del Congo
.
Fu, assieme a
Patrice Lumumba
, tra i fautori dell'indipendenza della
Repubblica Democratica del Congo
(inizialmente denominata
Repubblica del Congo
), come suo vice primo ministro nel
1961
. Con l'avvento di
Mobutu
fu dapprima arrestato e poi mandato in esilio dal 1965 al 1992, pur rimanendo molto attivo per la causa del Congo-Kishasa. Nel 2006
Joseph Kabila
lo nomina primo ministro.
Susseguentemente all'Indipendenza, Gizenga fu attivo come vice primo ministro (1960) cosi come anche primo ministro (1960-1961) e capo di Stato della
Repubblica libera del Congo
durante la
crisi del Congo
. Il suo governo a
Stanleyville
, sostenuto dai sovietici, fu riconosciuto da 16 Stati africani, asiatici ed europei orientali nel febbraio del 1961. Sconfitto nel gennaio 1962 da un'offensiva dell'esercito nazionale congolese, fu imprigionato fino a luglio 1964 e di nuovo da ottobre 1964 a novembre 1965, venendo infine esiliato da
Mobutu
dal 1965 al 1992.
Tornato nel mondo della politica congolese, il 30 dicembre 2006 venne nominato primo ministro dal presidente
Joseph Kabila
, carica dalla quale si dimette il 25 settembre 2008 giustificando la decisione con la sua eta avanzata. Il suo successore,
Adolphe Muzito
, venne nominato da Kabila il 10 ottobre successivo. Il giorno 30 giugno 2009 venne annunciato che Kabila aveva designato Gizenga come un "eroe nazionale", il piu alto riconoscimento conferibile dalla RDC.
[1]