Lorenzo
(
V secolo
?
507
o
508
) e stato un
vescovo
romano
,
antipapa
della Chiesa cattolica dal
498
al
506
.
Arciprete
di
Santa Prassede
, Lorenzo venne eletto
papa
il 22 novembre
498
nella
Basilica di Santa Maria Maggiore
, in contrapposizione a
Simmaco
, eletto il medesimo giorno nella
Basilica Laterana
.
[2]
Lorenzo doveva la sua elezione ad una fazione dissidente, costituita da una minoranza del clero ma dalla maggioranza di aristocrazia e Senato, a capo della quale vi era il senatore
Rufio Postumio Festo
,
[3]
e simpatie
bizantine
; Lorenzo era, in effetti, sostenuto dall'imperatore
Anastasio
. I sostenitori di Lorenzo, speravano che riconoscesse l'
Enotico
, l'editto del
482
dell'imperatore
Zenone
, in modo da ricomporre la frattura
monofisita
, nonostante le decisioni del
Concilio di Calcedonia
.
La maggioranza del clero, contraria ad Anastasio I, si era invece espressa a favore della nomina di Simmaco, dando cosi inizio ad uno
scisma
che duro per quattro anni. Inizialmente il
re goto
Teodorico il Grande
, cui si erano appellate entrambe le fazioni, preoccupate per i gravi tumulti causati dallo scisma,
[3]
decise di appoggiare Simmaco. Il 1º marzo
499
Simmaco, dopo aver destinato Lorenzo alla
diocesi di Nocera
, convoco un
sinodo romano
in cui, con il decreto
Consilium dilectionis vestrae
, fu stabilito che, in caso di candidati in contrasto tra loro per l'elezione a
vescovo
di Roma, si sarebbe dovuti giungere ad un accordo prima che avvenisse qualsiasi consacrazione. Inoltre fu data al papa la facolta di scelta del suo successore e, in difetto di questa indicazione, la designazione del papa doveva aver luogo con la maggioranza dei voti del clero. Il sinodo stabili anche che ogni ecclesiastico che cercava di ottenere voti per un successore al papato mentre il papa era ancora in vita, o che riuniva conferenze o teneva consultazioni per quello scopo, doveva essere deposto.
[4]
Lorenzo stesso, che aveva partecipato al sinodo, ne sottoscrisse le decisioni.
[5]
Lo "Scisma Laurenziano", tuttavia ancora non si era concluso. La fazione capeggiata dal senatore Festo fece pervenire a Teodorico una serie di accuse contro Simmaco, chiedendo la convocazione di un Concilio per giudicarlo.
Il concilio venne convocato a
Rimini
, ove Simmaco si reco ma, spaventato dalle accuse di immoralita (illecite relazioni con donne) e dilapidazione di beni ecclesiastici, rientro precipitosamente a Roma rifugiandosi in San Pietro
[6]
(allora fuori delle mura della citta). Nel
501
Teodorico convoco in Roma un concilio, nominando un reggente nella persona d Altino, vescovo di Venezia. Questi si schiero dalla parte della fazione avversa a Simmaco, ordinando la confisca dei suoi beni e il rientro a Roma di Lorenzo. I tentativi di Simmaco di difendersi in concilio andarono falliti, poiche mentre si recava nel luogo ove si tenevano le sedute, fu aggredito da schierani della fazione del senatore Festo, e alcuni dei suoi accompagnatori uccisi, scampando egli stesso alla morte per poco. Decise quindi di non partecipare piu, asserragliandosi in San Pietro.
[7]
Roma rimase quindi in balia della fazione di Festo, con Lorenzo in veste di papa. Tuttavia una decisa presa di posizione di numerosi vescovi a favore di Simmaco e l'intervento del diacono
Dioscuro di Alessandria
[8]
presso Teodorico, convinsero quest'ultimo a riabilitare nel
505
Simmaco e a disporre per la restituzione a lui delle chiese di Roma e l'ordine di allontanamento dalla citta di Lorenzo.
[7]
Lorenzo, supportato da un certo numero di senatori, attese fino al 506 quando, resosi ormai conto dell'aperta ostilita di Teodorico, si ritiro nelle proprieta di Festo vivendo in rigorosa ascesi fino alla sua morte.
- ^
Successivamente a una breve parentesi tra il 498 e il 499
- ^
LORENZO, antipapa in "Dizionario Biografico"
, su
www.treccani.it
.
URL consultato il 9 luglio 2022
.
- ^
a
b
John N.D. Kelly,
Gran Dizionario Illustrato dei Papi
, pp. 148-149
- ^
Ambrogio M. Piazzoni,
Storia delle elezioni pontificie
, p. 52
- ^
Claudio Rendina,
I papi
, p. 128
- ^
Claudio Rendina,
I papi
, p. 129
- ^
a
b
Claudio Rendina,
I papi
, p. 130
- ^
Dioscuro
diverra successivamente lui stesso
antipapa
nel settembre del
530
, alla morte di
papa Felice IV
.
- John N.D. Kelly,
Gran Dizionario Illustrato dei Papi
, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989,
ISBN 88-384-1326-6
- Claudio Rendina,
I papi
, Roma, Ed. Newton Compton, 1990
- Ambrogio M. Piazzoni,
Storia delle elezioni pontificie
, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 2005.
ISBN 88-384-1060-7
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(1919), 5-229 e 43 (1920), 209-321;
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,
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- (
DE
) Erich Caspar,
Theoderich der Große und das Papsttum. Die Quellen zus.gestellt nach den Ausgaben der Monumenta Germaniae Historica
, Berlin, 1931;
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