Alveolo polmonare

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Alveoli polmonari di tre lobuli

L' alveolo polmonare e una componente del parenchima polmonare [1] . Nell'albero respiratorio si trova in posizione terminale, dopo i bronchioli polmonari , coi quali costituisce l'elemento base dell'architettura del polmone, il lobulo polmonare [2] .

Alveoli e bronchioli

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Lo stesso argomento in dettaglio: Bronchiolo .
Alveoli polmonari e bronchioli

I bronchioli sono sottilissimi rami, di calibro inferiore al millimetro ,che terminano con un "grappolo" detto infundibolo [1] ; questo grappolo e costituito da un gruppo di alveoli polmonari, paragonabili a dei sacchetti che hanno una sottilissima parete fatta di fibre-muscolari [1] . Gli alveoli sono privi di cartilagine, infatti sono ricoperti solo da un unico strato di epitelio sottile che possa permettere scambi gassosi [2] . Nei polmoni vi sono migliaia di alveoli, e questo permette di avere un'enorme superficie di scambio anidride carbonica / ossigeno (circa 75 m²) in uno spazio contenuto come la cavita toracica .

Circolazione sanguigna

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Intorno agli alveoli vi sono dei sottilissimi capillari sanguigni , che si immergono per meta nell'alveolo; questi vasi trasportano sangue ricco di anidride carbonica [3] . All'interno dell'alveolo il sangue e separato dall'aria inspirata solo da un sottile strato di endotelio ; le cellule che formano questa sottilissima membrana vengono facilmente aggirate dal sangue, che cosi raggiunge l'ossigeno che abbiamo introdotto nell'alveolo con l' inspirazione [4] . Il sangue abbandona l'anidride carbonica ed il vapore acqueo e si lega all'ossigeno: questo scambio si chiama ematosi . I capillari , che prima trasportavano sangue ricco di anidride carbonica, adesso trasportano sangue ricco di ossigeno e vanno a raccogliersi nelle vene polmonari, che sfociano nell' atrio sinistro del cuore [5] . Il cuore distribuira poi il sangue ossigenato a tutto l'organismo.

Sezione di polmone che mostra la struttura di due bronchioli e della sottilissima parete di svariati alveoli

Ogni alveolo polmonare ha la parete costituita da un epitelio pavimentoso semplice e da uno strato connettivale ricco di capillari [6] .

L' epitelio alveolare e costituito, oltre che da macrofagi, da due particolari tipi di cellule: gli pneumociti di I e di II tipo [6] .

Pneumociti di I tipo

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Gli pneumociti di primo tipo sono cellule molto appiattite con una parte centrale rilevata contenente il nucleo ed esili lamine citoplasmatiche che rivestono tratti estesi della superficie alveolare [6] . Sono cellule molto estese e, seppure in numero minore rispetto a quelle di II tipo, ricoprono circa il 97% della superficie alveolare [6] .

Pneumociti di II tipo

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Sezione trasversale di un alveolo con capillari. Parte della sezione trasversale e ingrandita per mostrare la diffusione di ossigeno gassoso e anidride carbonica attraverso i pneumociti di tipo I e le cellule capillari.

Gli pneumociti di secondo tipo sono cellule di forma rotondeggiante e sporgenti dalla superficie alveolare. Piu numerosi ma piu piccoli degli pneumociti del I tipo, presentano una membrana apicale sollevata in microvilli che possono essere liberi o in parte ricoperti da espansioni degli pneumociti del I tipo [6] . Hanno i caratteri tipici degli elementi secernenti: un reticolo endoplasmatico ruvido ben sviluppato, numero ribosomi e con grosse vescicole citoplasmatiche che contengono sistemi di lamelle parallele o concentriche, i corpi multilamellari che si formano a partire da corpi multivescicolari , una parte del sistema lisosomiale di queste cellule [6] [7] . Tali strutture si trovano vicino alla membrana con la quale si fondono per riversare all'interno dell'alveolo il loro secreto, il surfattante , una sostanza tensioattiva che impedisce l'eccessiva distensione dell'alveolo nell'inspirazione e il suo collasso nell'espirazione [7] .

Macrofagi alveolari

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I macrofagi alveolari (detti anche cellule della polvere o spazzini dell'alveolo polmonare [4] ) hanno un aspetto rotondeggiante e possono trovarsi sia nei setti interalveolari sia nell'epitelio sia nel lume dell'alveolo stesso. Fagocitano particelle carboniose del pulviscolo atmosferico che arriva negli alveoli con l'aria inspirata e lo depositano nei setti interlobulari [4] .

Connettivo e fibre

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L'epitelio alveolare e sostenuto da una trama reticolare fibroelastica, nella quale e presente una fitta rete capillare derivante dall'arteria polmonare. La componente fibroelastica forma una rete a maglie larghe frammiste a piccoli fasci muscolari lisci che si dispone intorno al colletto alveolare ed e responsabile delle proprieta elastiche del polmone, importanti sia nell'inspirazione che nell'espirazione.

Nei setti interalveolari di due alveoli contigui possono essere presenti dei pori che ne permettono la comunicazione: i pori di Kohn . Possono esserci da 2 a 7 pori per ogni alveolo e hanno un diametro di 2-10 μm [4] . Sembra che il loro ruolo sia di permettere il passaggio di aria tra gli alveoli nel caso i condotti alveolari si ostruiscano [4] .

Barriera sangue-aria

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L'endotelio dei capillari e l'epitelio alveolare (che formano la parete alveolare) stabiliscono, per tratti estesi, un intimo rapporto attraverso le rispettive membrane basali e costituiscono la barriera aria-sangue. La superficie di un capillare e a contatto con piu alveoli, anche di acini diversi [8] . Questa barriera permette, senza consumo di energia, gli scambi gassosi tramite i quali l'aria inspirata cede ossigeno al sangue, che da venoso diventa arterioso, mentre l'anidride carbonica fuoriesce dal sangue e passa nell'alveolo dal quale, con l'espirazione, viene eliminata nell'ambiente esterno.

La barriera varia da uno spessore di 0,2 μm a 2 μm in quanto e formata da:

  • l'epitelio alveolare con uno spessore minimo di 0,05 μm;
  • la lamina basale dell'epitelio alveolare e dell'endotelio capillare (spesso fuse in un'unica lamina) con uno spessore minimo di 0,1 μm;
  • l'endotelio capillare con uno spessore minimo di 0,05 μm.

Bibliografia

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  • Anastasi et al., Trattato di anatomia umana , volume II, Milano, Edi.Ermes, 2012, ISBN   978-88-7051-286-1 .
  • Junqueira, Carneiro, Compendio di istologia , Padova, Piccin, 5ª edizione, 2006, ISBN 88-299-1817-2 .

Voci correlate

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