Alfredo Kraus Trujillo
Alfredo Kraus Trujillo
(
Las Palmas de Gran Canaria
,
24 novembre
1927
?
Madrid
,
10 settembre
1999
) e stato un
tenore
spagnolo
.
Tenore lirico-leggero, dotato di una raffinata tecnica vocale unita a grande eleganza del
fraseggio
, e stato uno dei cantanti lirici piu apprezzati del
novecento
, modello raramente eguagliato in ruoli quali
Werther
,
Alfredo Germont
, il
Duca di Mantova
.
[1]
Secondogenito del giornalista austriaco Otto Kraus e di Josefa Trujillo, Alfredo Kraus nasce a Las Palmas il 24 novembre 1927, trascorrendo l'infanzia nella citta canarina.
Inizia a cantare come voce bianca nel coro della scuola (la sua voce all'epoca e definita
scura e un po' rauca
[2]
). L'interesse verso la musica cresce rapidamente in lui, che inizia a prendere lezioni private di canto. Terminato il liceo, si iscrive, su consiglio del padre, alla facolta di ingegneria di Las Palmas, pur continuando a studiare canto. I rapidi progressi in questo campo spingono Alfredo a considerare seriamente la carriera di musicista.
Mentre continua gli studi universitari (cantando inoltre nel Coro dell'Universita), iniziano le esibizioni come solista, tanto nei salotti di Las Palmas, quanto in veri e propri concerti. Nel '54 si fidanza con la giovane Rosa Blanca Lej Bird, che diventera sua moglie due anni dopo.
Dal 1948 al 1955 Kraus studia con diversi insegnanti, lavorando tuttavia soprattutto da autodidatta, per recarsi infine a Milano, dove diviene allievo di
Mercedes Llopart
, sviluppando una particolare e personale tecnica canora, che lo porta, nell'arco di pochi mesi, a raggiungere un perfetto controllo del proprio mezzo vocale, tale da permettergli di debuttare nel gennaio dell'anno successivo come protagonista di
Rigoletto
(come Duca di Mantova) e
Tosca
(come Cavaradossi) al Teatro del Cairo. Segue la sua seconda e ultima prova come Cavaradossi (ruolo che il tenore ha sempre ritenuto inadatto alla sua voce). Segue il debutto, al
Gran Teatro La Fenice
di
Venezia
, come Alfredo ne
La traviata
(destinato a diventare tra i suoi ruoli piu congeniali), affiancando la giovane
Renata Scotto
. Seguono nuovi debutti in numerosi teatri italiani ed europei. Nel marzo 1958 affianca per la prima e unica volta
Maria Callas
ne
La traviata
al Teatro San Carlo di
Lisbona
(del solo incontro tra i due massimi artisti dell'epoca esiste una fortuita registrazione pirata e alcuni spezzoni video). Il suo debutto al Covent Garden di Londra avviene nel
1959
, con il ruolo di Edgardo in
Lucia di Lammermoor
, mentre l'anno successivo canta per la prima volta nel
Teatro alla Scala
di
Milano
, incarnando il personaggio di Elvino nella
Sonnambula
, e sei anni piu tardi debutta al
Metropolitan Opera House
di
New York
con
Rigoletto
.
Salito rapidamente alla ribalta, il giovane tenore vede accrescere la propria fama soprattutto in Spagna, dove interpreta le pellicole
Gayarre
(la cui colonna sonora, di cui Kraus detiene i diritti, costituisce la sua prima incisione discografica pubblicata) e
El Vagabundo y la estrella
, e, in parte, in Italia (dove comunque il gusto del pubblico e all'epoca piu orientato verso il canto di forza di
Del Monaco
o
Di Stefano
), mentre, nonostante l'interesse da parte di critici e melofili, nel resto del mondo resta un divo sostanzialmente d'elite poco noto alle masse.
Sin dai primi anni sessanta Kraus procede ad una rigorosa selezione dei ruoli, evitando quelli ritenuti vocalmente inadatti (come Cavaradossi) o teatralmente poco congeniali (Pinkerton, Rodolfo), sino a limitare il proprio repertorio ad una ristretta rosa di personaggi (Alfredo, Il Duca di Mantova, Faust, Nadir ne
I pescatori di perle
, Edgardo in
Lucia di Lammermoor
, Elvino ne
La sonnambula
, Arturo ne
I puritani
e pochi altri). Limita inoltre le proprie apparizioni sulla scena (non piu di 40-50 recite all'anno), dedicandosi cosi piu attentamente al perfezionamento della sua tecnica canora e allo studio dei personaggi.
Lungi dal concedersi al repertorio e allo stile canoro verista e tardottocentesco di moda in quegli anni (che fece la fortuna di colleghi quali Del Monaco, Di Stefano e Corelli), Kraus si adopera per la riscoperta del belcanto, imponendo, grazie ad una fama in rapida ascesa, una nuova visibilita ad un genere all'epoca un po' marginale (anche a rischio di non incontrare i gusti del pubblico, abituato ad ascoltare una diversa tipologia di cantante e di repertorio). Tipica di Kraus e inoltre l'assidua frequentazione di teatri "minori" anche durante la fase matura della sua carriera, evitando generalmente i debutti in nuovi personaggi (peraltro assai rari) nei grandi
templi
della lirica, ai quali preferisce offrire interpretazioni saldamente collaudate.
Gli anni settanta segnano la definitiva affermazione di Kraus sulla scena musicale internazionale, non solo tra la critica, ma anche tra un pubblico ormai ben disposto verso il suo stile canoro. In questo periodo il tenore lavora con alcuni tra i piu importanti direttori della scena internazionale (inclusi
Karajan
,
Giulini
e
Solti
), frequentando i piu importanti teatri internazionali (pur prediligendo le scene italiane e spagnole). Contribuiscono a consacrare la sua fama una serie di nuove incisioni discografiche (dopo quelle sporadiche del decennio precedente) distribuite sul mercato a partire dalla seconda meta del decennio.
Abbandonati alcuni ruoli giovanili (i personaggi belliniani e rossiniani in particolare), il tenore sperimenta alcuni nuovi personaggi (interessandosi in particolare al repertorio ottocentesco francese), includendo nel suo repertorio tre ruoli destinati a diventare punti cardine nella sua carriera: Werther nell'opera omonima (debuttando al Teatro Comunale di Piacenza nel 1966), Tonio ne
La figlia del reggimento
(Chicago, 1974) e Hoffmann ne
I racconti di Hoffmann
(Dallas, 1975).
L'evoluzione vocale del cantante, orientata nei primi anni soprattutto all'elemento tecnico e fonoiatrico, lo porta ora ad un maggior interesse per la componente interpretativa, con un affinarsi del fraseggio e delle sfumature vocali, mentre l'aumento dei ruoli francofoni in repertorio lo porta a variare alcune modalita di emissione della voce.
Gli anni ottanta vedono il tenore continuare con il suo tradizionale repertorio, con sporadici nuovi ingressi (
Romeo e Giulietta
), dedicandosi soprattutto al perfezionamento dei suoi personaggi tradizionali (sono gli anni dei trionfi di
Hoffmann
,
La Fille du Regiment
e soprattutto
Werther
). Mentre le apparizioni in teatro si diradano (anche in virtu di un'eta ormai avanzata), si fanno sempre piu frequenti i recitals e i concerti (praticamente abbandonati sin dagli anni sessanta).
Nel
1991
gli viene concesso il premio Principe delle Asturie. Nel nuovo decennio, malgrado l'avanzare dell'eta, continua ad esibirsi nei consueti ruoli lirico leggeri, sfoggiando uno smagliante registro acuto che manterra intatto sino a fine carriera. Nell'estate del 1992 viene chiamato a Firenze per sostituire Carreras, ammalatosi all'ultimo momento, nella registrazione della Traviata per l'etichetta Philips, che sara la sua ultima registrazione di un'opera completa. Con il diradarsi degli impegni a teatro, Kraus si dedica con particolare interesse all'insegnamento (tra i suoi allievi,
Lucia Aliberti
,
Giuseppe Filianoti
ed il cantante pop
Mario Frangoulis
). La sua citta natale gli ha intitolato l'
Auditorio Alfredo Kraus
, inaugurato il 5 dicembre
1997
. Nello stesso anno, la morte della moglie lo porta ad un periodo di profonda crisi, spingendolo ad abbandonare temporaneamente le scene. Tuttavia vi ritorna nuovamente l'anno successivo, continuando nel frattempo l'attivita di insegnante. Nella primavera del 1999, si esibisce a Madrid in un'ultima performance live in cui, malgrado gli oltre settant'anni, dimostra ancora un pieno controllo della voce (sfoggiando ancora intatti i suoi lunghi fiati e i celebri acuti). Una grave forma di cancro al pancreas lo costringe pero al definitivo ritiro, portandolo alla morte il 10 settembre dello stesso anno. Oggi riposa nel cimitero di Las Palmas a Gran Canaria.
≪Il piu vibrante violoncello pareva freddo a paragone del raggio di luce scaturito dal suo fiato≫
Kraus e stato considerato il migliore tenore lirico leggero della sua generazione ed un modello assoluto di tecnica canora, distinguendosi per la perfezione dell'emissione, la chiarezza di dizione ed il dominio delle note acute (sino al mi bemolle), oltre che per la non comune longevita vocale.
Nel corso degli anni sviluppo una tecnica canora tra le piu perfette dell'intero panorama musicale internazionale. Timbro chiaro e squillante , dalla sonorita cristallina, nobilitato da una grande eleganza nel fraseggio, attento e sfumato, con una cura quasi maniacale verso chiaroscuri, filature e mezzevoci e con un controllo della voce spesso al limite del virtuosismo.
[3]
Punto di contatto tra la tradizione spagnola (che trova uno dei suoi massimi esponenti in
Fleta
) e la scuola belcantistica italiana (
Schipa
), Kraus ha costruito la sua celebre e personale tecnica vocale sviluppando e perfezionando i principi esposti nell'Ottocento da
Francesco Lamperti
e seguiti anche da Mercedes Llopar, basati sull'assoluta padronanza della voce in maschera (mediante l'utilizzo rigoroso e perfettamente controllato delle casse di risonanza ossee del cranio, zigomi e seni nasali in particolare), sull'appoggio sulla membrana diaframmatica e sulla compressione del fiato tra il diaframma e la maschera. In Kraus l'applicazione di questi principi raggiunge il massimo livello di perfezionamento, grazie ad una estrema disciplina e ad un controllo totale delle cavita di risonanza e della respirazione, ottenendo cosi una minima sollecitazione delle corde vocali ed un limitato uso di aria, in grado di garantire fiati estremamente lunghi (sino a 20") e al contempo un controllo delle mezzevoci rimasto insuperato, ed un minimo sforzo della gola nell'emissione dei suoni (permettendo di raggiungere note quali re o mi bemolli senza alcuna tensione vocale). L'uso estremamente attento e accorto della voce in maschera ha anche portato il cantante ad un massimo utilizzo dello squillo (
twang
), in grado di aumentare l'udibilita effettiva dei suoni anche partendo da un volume limitato, con l'acquisizione di un caratteristico timbro argentino e penetrante .
La tecnica canora di Kraus, adottata sin da giovane (sembra, in modo empirico, prima ancora dell'incontro con la Llopart), e rimasta sostanzialmente la stessa durante tutto l'arco della carriera del cantante, che vi ha introdotto successivi perfezionamenti e adattamenti. In particolare, nella seconda fase della sua esperienza canora, il frequente uso della lingua francese ha portato ad un immascheramento piu pronunciato, sfruttando soprattutto i risuonatori della parte superiore del volto. L'ultima parte della carriera di Kraus corrisponde a un sempre maggior controllo dell'emissione, con una minima sollecitazione delle corde vocali che ha permesso al tenore di cantare con una voce ancora integra, sino agli acuti piu estremi, sino alla morte. Gli ultimi anni sono anzi stati caratterizzati (al contrario del normale progresso della voce) dal mantenimento del registro acuto pressoche integro.
Del tutto estranea a Kraus, per sua stessa ammissione, e invece la tecnica del
falsettone
, che non ha mai saputo, ne voluto, padroneggiare (a detta del cantante in virtu dell'innaturale e insalubre uso delle corde vocali che essa prevede), preferendo al contrario perfezionare l'utilizzo della piena voce anche negli acuti piu estremi. Allo stesso modo, assai raro, e mai approfondito, e l'utilizzo della voce di petto pura, del resto raramente compatibile con il suo registro vocale abituale.
[4]
[5]
[3]
Nel gennaio 1960 e Nadir nella ripresa nel
Teatro Regio di Parma
de "
I pescatori di perle
" con
Alfredo Mariotti
, in settembre canta
Faust
con
Clara Petrella
e La traviata con
Gabriella Tucci
a Bilbao ed in ottobre il duca di Mantova nella ripresa nel
Teatro Gaetano Donizetti
di
Bergamo
di "Rigoletto" con la Scotto,
Fiorenza Cossotto
ed
Ivo Vinco
, mentre l'anno successivo canta per la prima volta nel
Teatro alla Scala
di
Milano
, incarnando il personaggio di Elvino nella prima rappresentazione de
La sonnambula
con Vinco e la Scotto ed e Alfredo Germont ne La traviata diretto da
Vincenzo Bellezza
a Trieste.
Nel
1961
e Mike nella premiere nel
Teatro dell'Opera di Roma
di "Uno sguardo dal ponte" di
Renzo Rossellini
,torna a Venezia come Elvino ne La Sonnambula con Vinco e la Sutherland e Fenton in
Falstaff (Verdi)
con
Tito Gobbi
,
Renato Capecchi
e
Fedora Barbieri
, alla Scala come Elvino nella prima di La Sonnambula con
Wladimiro Ganzarolli
,
Rolando Panerai
, Vinco, la Tucci, la Scotto e la Barbieri e la Cossotto ed e il duca di Mantova nelle prime rappresentazioni di "Rigoletto" con
Piero Cappuccilli
nel Teatro Colon di
La Coruna
e nel Patio de la Monteria de los Reales Alcazares di
Siviglia
e nella ripresa nel
Teatro Comunale di Firenze
.
Nel
1962
e Alfredo nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "La traviata" con
Anna Moffo
, alla Scala e come Elvino nella prima di La Sonnambula con Vinco e la Sutherland, Il Duca di Mantova in Rigoletto a Trieste ed a Venezia con
Cornell MacNeil
e la Scotto e debutta all'
Opera di Chicago
come Nemorino ne
L'elisir d'amore
con
Fernando Corena
.
Nel
1963
alla Scala e Nadir nella prima di Ali Baba di
Luigi Cherubini
, al Grand Theatre di
Ginevra
e Il Duca di Mantova in Rigoletto con
Sesto Bruscantini
ed Alfredo Germont ne La traviata con la Scotto ed a Chicago Il Conte Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con
Teresa Berganza
e
Boris Christov
ed Ernesto in Don Pasquale che canta anche a
Edimburgo
nella trasferta del
Teatro di San Carlo
di
Napoli
con Corena e Capecchi diretto da
Alberto Erede
.
Nel
1964
e Don Luis nella prima rappresentazione nel
Teatro de la Zarzuela
di
Madrid
di "Pepita Jimenez" di
Isaac Albeniz
, alla Scala e Il Conte d'Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con la Cossotto e
Nicolaj Ghiaurov
diretto da
Gabriele Santini
e Nemorino ne L'elisir d'amore con
Mirella Freni
e Panerai, a Venezia Il Conte d'Almaviva ne Il barbiere di Siviglia con Angelo Nosotti, a Bilbao con
Enzo Dara
canta ne
I pescatori di perle
e
Manon
ed a Chicago Fernando ne
La favorita
e Don Ottavio in
Don Giovanni
.
Nel
1965
alla Scala e Ernesto nella prima di Don Pasquale e Fernando ne La favorita che canta anche nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze ed a Chicago Faust in
Mefistofele (opera)
con Ghiaurov e
Renata Tebaldi
, canta in
Carmina Burana (Orff)
, Gonzalve in
L'Heure espagnole
ed e il Duca di Mantova in Rigoletto con la Scotto.
Nel
1966
debutta al
Metropolitan Opera House
di
New York
come il Duca di Mantova in
Rigoletto
con MacNeil e
Roberta Peters
, poi come Don Ottavio in Don Giovanni con
Cesare Siepi
, debutta al
San Francisco Opera
come Lord Arturo Talbot ne
I puritani
con la Sutherland, poi come il Duca di Mantova in Rigoletto con
Reri Grist
ed a Chicago Nadir in Les pecheurs de perles ed Alfredo Germont ne La traviata.
Nel
1967
e Fernand nella ripresa nel Nuevo
Teatro Colon
di
Buenos Aires
di "La favorite", al Metropolitan e Edgardo in Lucia di Lammermoor, a Bilbao canta ne I puritani ed a San Francisco Mephistopheles in Faust e Nemorino ne L'elisir d'amore.
Nel
1968
e Edgardo nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "Lucia di Lammermoor" con la Moffo, debutta al
Wiener Staatsoper
con il Duca di Mantova in Rigoletto, poi Alfredo Germont ne La traviata, Don Ottavio in Don Giovanni con
Gundula Janowitz
,
Lisa Della Casa
e
Graziella Sciutti
e Faust, a
Salisburgo
Don Ottavio in Don Giovanni con i
Wiener Philharmoniker
diretto da
Herbert von Karajan
ed al Met Nemorino ne L'elisir d'amore diretto da
Fausto Cleva
.
Nel
1969
a Chicago Lord Arturo Talbot ne I puritani.
Nel
1970
alla Scala e Il cavaliere Des Grieux in Manon (Massenet) ed Il duca di Mantova nel Rigoletto ed al Met Ernesto in Don Pasquale ed Alfredo ne La traviata con
Anna Moffo
.
Nel
1971
a Chicago e
Werther (opera)
con
Tatiana Troyanos
ed al Met Faust.
Nel
1972
alla Scala e Carlo nella prima di
Linda di Chamounix
con Carlo Cava e
Renato Bruson
.
Nel
1973
a Chicago e Chevalier des Grieux in
Manon (Massenet)
e Tonio ne
La figlia del reggimento
con la Sutherland ed a Trieste Il cavaliere Des Grieux in Manon con
Maria Chiara
.
Al
Royal Opera House
,
Covent Garden
di
Londra
nel
1974
e il duca di Mantova in Rigoletto.
Nel
1975
a Londra e Alfredo Germont ne La traviata con la Sutherland ed a Venezia Tonio ne La figlia del reggimento.
Nel
1976
e Werther nella prima diretto da
Georges Pretre
alla Scala ed a Bilbao con
Juan Pons
dove canta anche ne La favorita con
Bonaldo Giaiotti
.
Nel
1977
alla Scala tiene un recital ed e Faust che canta anche a Londra nella prima ed a Trieste Werther e Duca di Mantova ne Rigoletto con
Alida Ferrarini
(Gilda).
Nel
1978
a Trieste e Nadir in Les pecheurs de perles ed a Vienna Edgardo in Lucia di Lammermoor.
Nel
1979
e Werher al Met con
Regine Crespin
e
Kathleen Battle
ed a Londra.
Nel
1980
tiene un recital a Chicago ed alla Scala ed e Gennaro in
Lucrezia Borgia
con la Sutherland a Londra.
Nel
1981
a Chicago e Romeo in
Romeo e Giulietta
e a Bilbao canta il Lucrezia Borgia ed al Teatro dell'Opera di Roma e Le chevalier des Grieux in
Manon
con
Rajna Kabaivanska
diretto da
Daniel Oren
.
Nel
1982
e Hoffmann ne
I racconti di Hoffmann
a Chicago.
Nel
1983
e il duca di Mantova nella ripresa nella Salle Garnier del Theatre du Casino di
Monte Carlo
di "Rigoletto" con
Barbara Hendricks
, al Met e Tonio ne La Fille du regiment con la Sutherland ed a Bilbao canta in Romeo e Giulietta (Gounod).
Nel
1984
e Tonio nella ripresa nel
Teatro Ducale di Parma
di "La fille du regiment" con
June Anderson
, Nemorino nella ripresa nel Teatro Comunale di Firenze di "L'elisir d'amore" con
Giuseppe Taddei
, alla Scala e Edgardo nella prima di Lucia di Lammermoor con
Leo Nucci
e
Luciana Serra
ed a Bilbao Werther e La Fille du regiment.
Nel
1985
al Met e Hoffmann in Les contes d'Hoffmann con
Catherine Malfitano
diretto da
Julius Rudel
, a San Francisco Werther ed a Bilbao Lucia di Lammermoor.
Nel
1986
e Tonio nella ripresa all'
Opera national de Paris
di "La fille du regiment" ed al Met e Romeo in Romeo e Giulietta (Gounod) con
Cecilia Gasdia
.
Nel
1987
e il duca di Mantova nella ripresa nel Teatro Regio di Parma di "Rigoletto", a San Francisco e Romeo in Romeo e Giulietta (Gounod), a Vienna Werther con
Frederica von Stade
, al Met Des Grieux in Manon con
Carol Vaness
ed a Bilbao canta in Les contes d'Hoffmann.
Nel
1990
tiene un recital a Salisburgo, e Nemorino ne L'elisir d'amore con
Alida Ferrarini
a Vienna (il suo ultimo ruolo viennese nel
1994
) ed Edgardo di Ravenswood in Lucia di Lammermoor a Chicago.
Nel 1991 al Met canta nel Gala Performance con la Freni e Ghiaurov per il venticinquesimo anniversario al Metropolitan dei tre ed a Londra Hoffmann in Les contes d'Hoffmann con
Sumi Jo
.
Nel marzo
1992
tiene un recital a Venezia ed in aprile Nemorino ne L'elisir d'amore a Londra.
Nell'estate del 1992 viene chiamato a Firenze per sostituire Carreras, ammalatosi all'ultimo momento, nella registrazione della Traviata per l'etichetta Philips, che sara la sua ultima registrazione di un'opera completa.
Nel
1993
tiene un recital alla Scala.
Nel
1996
tiene un concerto al PalaFenice al
Tronchetto
per La Fenice ed a Bilbao e fa la sua ultima apparizione al Met nel James Levine Gala raggiungendo le 134 rappresentazioni per il Metropolitan.
La vasta discografia comprende opere liriche (in prevalenza con la
EMI
), recital e zarzuelas, di cui ha inciso 13 titoli.
Anno
|
Titolo
Ruolo
|
Cast
|
Direttore
|
Etichetta
|
1960
|
Rigoletto
Duca di Mantova
|
Ettore Bastianini
,
Renata Scotto
,
Ivo Vinco
|
Gianandrea Gavazzeni
|
Dischi Ricordi
|
1962
|
Cosi fan tutte
Ferrando
|
Elisabeth Schwarzkopf
,
Christa Ludwig
,
Walter Berry
|
Karl Bohm
|
EMI
|
1963
|
Falstaff
Fenton
|
Geraint Evans,
Ilva Ligabue
,
Mirella Freni
|
Georg Solti
|
Decca Records
|
|
Rigoletto
Duca di Mantova
|
Robert Merrill
,
Anna Moffo
,
Ezio Flagello
|
Georg Solti
|
RCA
|
1966
|
Lucrezia Borgia
Gennaro
|
Montserrat Caballe
,
Shirley Verrett
, Ezio Flagello
|
Jonel Perlea
|
RCA
|
1970
|
Les pecheurs de perles
Nadir
|
Adriana Maliponte
,
Sesto Bruscantini
|
Carlo Felice Cillario
|
Carillon
|
1978
|
Don Pasquale
Ernesto
|
Donald Gramm,
Beverly Sills
, Alan Titus
|
Sarah Caldwell
|
EMI
|
|
Rigoletto
Duca di Mantova
|
Sherrill Milnes
, Beverly Sills,
Samuel Ramey
|
Julius Rudel
|
EMI
|
1979
|
La boheme
Rodolfo
|
Renata Scotto, Sherrill Milnes,
Matteo Manuguerra
|
James Levine
|
EMI
|
|
I puritani
Arturto
|
Montserrat Caballe, Matteo Manuguerra
|
Riccardo Muti
|
EMI
|
|
Werther
Werther
|
Tatiana Troyanos, Matteo Manuguerra
|
Michel Plasson
|
EMI
|
1980
|
La traviata
Alfredo Germont
|
Renata Scotto,
Renato Bruson
|
Riccardo Muti
|
EMI
|
1983
|
Lucia di Lammermoor
Edgardo Ravenswood
|
Edita Gruberova
, Renato Bruson,
Robert Lloyd
|
Nicola Rescigno
|
EMI
|
|
Romeo e Giulietta
Romeo
|
Catherine Malfitano,
Jose van Dam
|
Michel Plasson
|
EMI
|
1985
|
La jolie fille de Perth
Henry Smith
|
June Anderson
, Jose van Dam
|
Georges Pretre
|
EMI
|
1986
|
La muta di Portici
Masaniello
|
June Anderson, John Aler
|
Thomas Fulton
|
EMI
|
1992
|
La traviata
Alfredo Germont
|
Kiri te Kanawa,
Dmitrij Chvorostovskij
|
Zubin Mehta
|
Philips Records
|
≪Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri≫
? 2 giugno
1981
[6]
- ^
Voce
Alfredo Kraus
da "Le Garzantine - Musica". Garzanti, Milano, 2005
- ^
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