Alberto Balboni
(
Ferrara
,
19 giugno
1959
) e un
politico
italiano
.
Laureato in
giurisprudenza
, esercita la professione di avvocato.
Aderisce in gioventu al
Movimento Sociale Italiano
, con il quale e candidato in diverse elezioni amministrative ed e eletto
consigliere comunale
di
Ferrara
dal 1985 al 1994.
Alle
elezioni politiche del 1987
si candida alla Camera nella
circoscrizione Bologna-Ferrara-Ravenna-Forli
, ottenendo 2.799 preferenze e non risultando eletto.
Alle
elezioni europee del 1989
si candida alle
elezioni europee
nella
circoscrizione Italia nord-orientale
nelle liste del Movimento Sociale Italiano, ottenendo 3.234 preferenze e non risultando eletto.
Alle
elezioni politiche del 1992
si ricandida alla Camera nella
circoscrizione Bologna-Ferrara-Ravenna-Forli
, ottenendo 2.991 preferenze e non risultando eletto.
Alle
politiche del 1994
corre alla Camera per
Alleanza Nazionale
nel
collegio uninominale di Ferrara-Via Bologna
, raccogliendo un buon 12,26% dei voti, comunque insufficienti per l'elezione, conseguita dal candidato dei Progressisti
Luciano Galliani
(49,08%).
[1]
Si ricandida alla Camera nel
1996
nel
collegio uninominale di Ferrara-Cento
, sostenuto questa volta dal
Polo per le Liberta
, in quota AN; ottiene il 37,7% dei consensi ed e sconfitto dal rappresentante del
l'Ulivo
Adriano Vignali
(54,18%).
Alle
elezioni regionali in Emilia-Romagna del 1995
viene eletto per la prima volta
[2]
in Consiglio Regionale per la provincia di Ferrara con 4.045 preferenze, nel 1999 e rieletto nel Consiglio Comunale di Ferrara.
Nello stesso anno si candida alle
elezioni europee
nella
circoscrizione Italia nord-orientale
nelle liste di
Alleanza Nazionale
-
Patto Segni
, ottenendo 2.861 preferenze e non risultando eletto.
Riconfermato in Consiglio Regionale alle
elezioni del 2000
con 9.419 preferenze, si dimettera nel corso del mandato
[3]
nel
2001
in quanto
e eletto
al
Senato della Repubblica
per la
Casa delle Liberta
grazie al recupero proporzionale nel
collegio di Ferrara
[4]
. Nella
XIV legislatura della Repubblica
e stato componente della
Giunta delle elezioni e delle immunita parlamentari
, della
3ª Commissione Affari esteri, emigrazione
, della
6ª Commissione Finanze e tesoro
, della
9ª Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare
.
[5]
Alle
elezioni amministrative del 2004
e candidato come
sindaco di Ferrara
, sostenuto da
Alleanza Nazionale
e dall'
Unione di Centro
, ottenendo il 17,23% dei voti e venendo rieletto consigliere comunale.
Alle
elezioni politiche del 2006
e rieletto al
Senato della Repubblica
ancora in AN nella
circoscrizione Emilia-Romagna
.
[6]
E membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).
Alle
politiche del 2008
e rieletto nella medesima circoscrizione nelle liste del
Popolo della Liberta
(PdL)
[7]
. Alle
elezioni europee del 2009
si candida nella
circoscrizione Italia nord-orientale
nelle liste del
Popolo della Liberta
, ottenendo 9.719 preferenze e non risultando eletto.
A dicembre
2012
partecipa alla scissione del
PdL
guidata da
Giorgia Meloni
,
Ignazio La Russa
e
Guido Crosetto
e contribuisce alla fondazione di
Fratelli d'Italia
(FdI), diventandone il coordinatore regionale in
Emilia-Romagna
e con cui alle
elezioni politiche del 2013
e stato ricandidato al Senato, tra le sue liste nella
circoscrizione Emilia-Romagna
, ma risultando tuttavia non eletto.
Alle
elezioni europee del 2014
e stato candidato al
Parlamento europeo
, con Fratelli d'Italia nella
circoscrizione Italia nord-orientale
, ma ottenendo 2.379 preferenze e risultando non eletto.
[8]
Torna al Senato nelle
elezioni del 2018
, avendo vinto nel
collegio uninominale Emilia-Romagna - 03 (Ferrara)
per la
coalizione di centrodestra
con il 34,36% dei voti contro
Sandra Zampa
del
Partito Democratico
(30,70%).
[9]
Alle
elezioni politiche anticipate del 2022
viene ricandidato al Senato per
Fratelli d'Italia
sia nel
collegio uninominale Emilia-Romagna - 04 (Ravenna)
, sostenuto dalla
coalizione di centro-destra
[10]
, che come capolista nel
collegio plurinominale Emilia-Romagna - 02
[11]
, venendo rieletto senatore nell'uninominale con il 42,09% dei voti e sopravanzando i candidati del
centro-sinistra
Manuela Rontini (34,67%) e del
Movimento 5 Stelle
Anastasia Ruggeri (8,87%)
[12]
. Nella
XIX legislatura
ricopre l'incarico di
presidente della 1ª Commissione Affari costituzionali del Senato
ed e componente della
Giunta delle elezioni e delle immunita parlamentari
e del
Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa
.
[13]