I nomi propri sono dati in
lingua italiana
quando ne esiste gia in uso una forma corrente; in caso contrario vengono
trascritti
secondo il criterio fonetico comune nella forma linguisticamente piu corretta.
Maiuscola
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Minuscola
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Traslitterazione
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Trascrizione fonetica
IPA
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Nome
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Α
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α
|
a, ?
[1]
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[a], [aː]
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?λφα
(alpha)
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Β
|
β
|
b
|
[b]
|
β?τα
(beta)
|
Γ
|
γ
|
g (gh), n
[2]
|
[?], [ŋ]
[2]
|
γ?μμα
(gamma)
|
Δ
|
δ
|
d
|
[d]
|
δ?λτα
(delta)
|
Ε
|
ε
|
e
|
[?]
|
ε?
(ei)
? ψιλ?ν
(e psilon)
|
Ζ
|
ζ
|
z
|
[?]
|
ζ?τα
(zeta)
|
Η
|
η
|
?, e
[3]
|
[?ː]
|
?τα
(eta)
|
Θ
|
θ
|
th
|
[t?]
[4]
|
θ?τα
(theta)
|
Ι
|
ι
|
i
|
[i], [iː], [i?]
|
??τα
(iota)
|
Κ
|
κ
|
k
|
[k]
|
κ?ππα
(kappa)
|
Λ
|
λ
|
l
|
[l]
|
λ?βδα
(labda)
,
λ?μβδα
(lambda)
|
Μ
|
μ
|
m
|
[m]
|
μ?
(m?)
|
Ν
|
ν
|
n
|
[n]
|
ν?
(n?)
|
Ξ
|
ξ
|
x
|
[ks]
|
ξε?
(xei)
,
ξ?
(xi)
|
Ο
|
ο
|
o
[5]
|
[?]
[5]
|
ο?
(ou)
? μικρ?ν
(o mikron)
|
Π
|
π
|
p
|
[p]
|
πε?
(pei)
,
π?
(pi)
|
Ρ
|
ρ
|
r, rh
[6]
|
[r], [r?]
[7]
|
??
(rho)
|
Σ
|
σ
,
?
[8]
|
s
|
[s]
|
σ?γμα
(sigma)
|
Τ
|
τ
|
t
|
[t]
|
τα?
(tau)
|
Υ
|
υ
|
y, u
[5]
[9]
|
[y], [yː], [u?]
[5]
[9]
|
?
(?)
,
? ψιλ?ν
(? psilon)
|
Φ
|
φ
|
ph
|
[p?]
[10]
|
φε?
(phei)
,
φ?
(phi)
|
Χ
|
χ
|
ch
|
[k?]
[11]
|
χε?
(chei)
,
χ?
(chi)
|
Ψ
|
ψ
|
ps
|
[ps]
|
ψε?
(psei)
,
ψ?
(psi)
|
Ω
|
ω
|
?, o
[3]
|
[?ː]
|
?
(o)
,
? μ?γα
(o mega)
|
I segni diacritici relativi a un dittongo sono segnati sul secondo elemento nel testo originale, mentre (se e necessaria una traslitterazione) sono applicati al primo elemento del testo traslitterato.
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Quando "α" ha il segno di iota sottoscritto si traslittera come "?"; quando e presente, oltre a iota sottoscritto, anche l'accento circonflesso, il segno di vocale lunga si omette; talvolta il segno di vocale lunga e omesso anche altrove nella traslitterazione non scientifica.
- ^
a
b
Nella traslitterazione comune in italiano si usa scrivere "gh" prima di "ε", "η", "ι" e "υ" per evidenziare la pronuncia [?], mentre nella traslitterazione scientifica si scrive sempre "g"; fanno eccezione i digrammi "γγ", "γκ", "γξ" e "γχ" che sono traslitterati rispettivamente come "ng", "nk", "nx" e "nch" per riflettere la pronuncia [ŋ].
- ^
a
b
Il segno diacritico di vocale lunga e omesso nella traslitterazione quando "η" o "ω" ha l'accento circonflesso; talvolta il segno di vocale lunga e omesso anche altrove nella traslitterazione non scientifica.
- ^
Nella pronuncia italiana del greco antico "th" generalmente e reso [θ] (come nell'inglese "thunder").
- ^
a
b
c
d
Il dittongo (o "dittongo spurio") "ου" si traslittera regolarmente "ou" e si pronuncia [uː].
- ^
Si traslittera "rh" a inizio di parola, "r" altrove.
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Nella pronuncia italiana del greco antico generalmente l'aspirazione della "ρ" a inizio di parola non e resa.
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Nel caso in cui la sigma sia finale, si utilizza il
grafema
?
, altrimenti si usa il grafema
σ
.
- ^
a
b
Si traslittera "u" nei dittonghi "αυ", "ευ", "ου" per riflettere la pronuncia [u?]; si traslittera "y" altrove o quando non forma dittongo e si pronuncia [y] o [yː] (come la "u" francese).
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Nella pronuncia italiana del greco antico "ph" generalmente e reso [f].
- ^
Nella pronuncia italiana del greco antico "ch" generalmente e reso [x] (come nel tedesco "Bach").
- ^
a
b
Lo spirito aspro si traslittera con "h" scritta prima della lettera se si tratta di una vocale e si pronuncia [h]; si traslittera con "h" scritta dopo la lettera se si tratta di una "ρ" e il digramma "rh" risultante si pronuncia [r?], che di solito nella pronuncia italiana del greco antico e reso semplicemente [r].
- ^
a
b
c
In italiano non esiste l'accento tonale per cui di solito la pronuncia degli accenti del greco antico e resa con [?] senza distinzione tra i tre.
- ^
a
b
c
Si noti che l'accento va messo sempre sulla vocale segnata dall'accento stesso in conformita alla grafia, anche quando non corrisponda esattamente alla pronuncia ricostruita, come sui dittonghi.
- ^
Il segno diacritico di vocale lunga e omesso nella traslitterazione quando l'accento circonflesso si trova su "η" o "ω"; tale accento non e mai presente su "ε" e "ο" e di conseguenza non ci possono essere ambiguita.
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La combinazione "?" significa che la "υ" non fa dittongo e dunque si traslittera "y" anche dopo "α", "ε" e "ο".
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La "i" va scritta dopo la lettera segnata. Se iota e sottoscritto a "α" si aggiunge il segno diacritico di vocale lunga alla "a" nella traslitterazione: "?" si traslittera "?i" e cosi via; se e presente anche l'accento circonflesso, il segno di vocale lunga si omette: "?" si traslittera "ai" e cosi via. La traslitterazione di iota sottoscritto e spesso omessa quando la traslitterazione serve principalmente per evidenziare la pronuncia.