Adolphe (romanzo)

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Adolphe
Titolo originale Adolphe
Autore Benjamin Constant
1ª ed. originale 1816
1ª ed. italiana 1835
Genere romanzo
Lingua originale francese
Personaggi Adolphe, Ellenore
Protagonisti Adolphe

Adolphe e un romanzo scritto da Benjamin Constant nel 1816 . L'autore finge che sia ritrovato in un albergo di Cosenza tra le carte di uno sconosciuto e dice che vuole pubblicarlo per indicare come i percorsi tragici della vita possano portare ad inaridire il cuore. Con questo stratagemma evita di mettersi in gioco con le proprie passioni e allo stesso tempo puo riuscire a liberarle maggiormente in quanto non lo riguardano direttamente.

Con il suo essere annoiato, distratto e triste e allo stesso tempo avido di conoscenza e di piacere e inquieto, il protagonista si offre come modello di romanticismo. Egli scava continuamente dentro di se, analizzando senza ironia i propri sentimenti con profondita e individualismo inaspettati per il tempo, nonostante alcuni precursori quali Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre , Etienne Pivert de Senancour , Madame de Stael o Francois-Rene de Chateaubriand , che pero raccontano piuttosto la nascita dell'amore, mentre Constant si tiene per se piu il suo disfacimento e come tema centrale la fine dell'amore.

Dal romanzo nel 1909 fu tratta l'opera per canto e pianoforte, Hellera , con libretto di Luigi Illica dalla riduzione di Ugo Solazzi, per la musica di Italo Montemezzi .

Il libro e anche al centro della trama del film francese Cena tra amici (2012), in cui il nome Adolphe viene accostato ad Adolf (Hitler) in una rocambolesca serie di malintesi e spassosi colpi di scena.

Arido e scettico, Adolphe, terminati gli studi, conosce Ellenore, avvenente amante del conte di P*** da cui ha avuto due figli. Senza esserne realmente innamorato, o piuttosto vivendo l'amore stesso con scetticismo, tuttavia la conquista. Ma quando Ellenore gli sacrifica tutto, figli, denaro e reputazione, comincia a sentirsi prigioniero e incompreso, e decide di allontanarsi da lei. Il padre di Adolphe gli chiede di rientrare e dopo due mesi Ellenore lo raggiunge. Per pieta e per debolezza Adolphe non riesce a lasciarla, ma non e neanche capace di corrisponderle con sincera passione. Allorche la donna parte per la Polonia , egli la segue. Adolphe pensa spesso alla morte, con riflessioni dolorose e una strana costante calma davanti a tutto. Un amico di suo padre, il barone di T***, ministro in Polonia , si fa promettere che rompera la relazione che non gli fa onore. Ma Adolphe esita: il barone allora confida ad Ellenore la promessa di Adolphe. Affranta, la donna muore a poco a poco. Adolphe si ritrova libero, ma condannato, per tutta la vita, dal rimorso e dalla solitudine.

Alla fine del libro, l'autore torna a prendere le distanze da Adolphe, tuttavia c'e chi vi ha voluto leggere tra le righe la sua storia d'amore con una certa Anna Lindsay.

Edizioni italiane

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  • trad. anonima per l'ed. Vignozzi, Livorno, 1835
  • trad. anonima [1] per la collana Piccola Collezione Amena , Napoli, Casa Editrice E. Pietrocola , 1890, SBN   IT\ICCU\CUB\0208436 .
  • trad. Aristide Polastri, Sonzogno, Milano, 1903
  • trad. anonima per l'ed. Amena Quattrini, 1914
  • trad. Lavinia Mazzucchetti, Istituto editoriale italiano, Milano, 1917
  • trad. Massimo Bontempelli , Ed. Bietti, Milano 1923; SE, Milano, 1988
  • trad. Maria Ortiz, Sansoni, Firenze, 1923
  • trad. Francesco Flora , Treves-Treccani-Tumminelli, Roma-Milano, 1932
  • trad. Giulia Gerace, Utet, Torino, 1933; n. ed. a cura di Stefano De Simone, ivi, 1972
  • trad. Enrico Emanuelli, Ed. Colombo, Roma, 1944
  • trad. Carlo Cordie, Leonardo, Milano, 1944; ESI, Napoli, 1964
  • trad. Piero Bianconi, BUR, Milano 1953
  • trad. Luigi Galeazzo Tenconi, Leda, Milano, 1963
  • trad. Lisa Tullio, Curcio, Roma, 1977
  • trad. Teresa Cremisi, Garzanti, Milano 1979
  • trad. Oreste Del Buono , Einaudi, Torino, 1985

Adattamenti cinematografici

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  1. ^ la traduzione potrebbe essere opera dei direttori di collana Carlo Petitti e Gaetano Miranda come avvenuto per i numeri precedenti 17 e 18, vedi Piccola Collezione Amena

Bibliografia

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  • L'inconnue d'Adolphe: Correspondance de Benjamin Constant et d'Anna Lindsay , a cura di Constant De Rebecque, prefazione di Fernand Baldensperger, Plon, Paris 1933
  • Giovanni Riccioli, L'ambizione, la morte nell'Adolphe di Benjamin Constant , Liviana, Padova 1967
  • Han Verhoeff, "Adolphe" et Constant: une etude psychocritique , Klincksieck, Paris, 1976

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autorita VIAF ( EN 179184147  · GND ( DE 4457452-6  · BNF ( FR cb119466761 (data)  · J9U ( EN HE 987007585846505171
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