Adolphe
e un
romanzo
scritto da
Benjamin Constant
nel
1816
. L'autore finge che sia ritrovato in un albergo di
Cosenza
tra le carte di uno sconosciuto e dice che vuole pubblicarlo per indicare come i percorsi tragici della vita possano portare ad inaridire il cuore. Con questo stratagemma evita di mettersi in gioco con le proprie passioni e allo stesso tempo puo riuscire a liberarle maggiormente in quanto non lo riguardano direttamente.
Con il suo essere annoiato, distratto e triste e allo stesso tempo avido di conoscenza e di piacere e inquieto, il protagonista si offre come modello di romanticismo. Egli scava continuamente dentro di se, analizzando senza ironia i propri sentimenti con profondita e individualismo inaspettati per il tempo, nonostante alcuni precursori quali
Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre
,
Etienne Pivert de Senancour
,
Madame de Stael
o
Francois-Rene de Chateaubriand
, che pero raccontano piuttosto la nascita dell'amore, mentre Constant si tiene per se piu il suo disfacimento e come tema centrale la fine dell'amore.
Dal romanzo nel
1909
fu tratta l'opera per canto e pianoforte,
Hellera
, con libretto di
Luigi Illica
dalla riduzione di Ugo Solazzi, per la musica di
Italo Montemezzi
.
Il libro e anche al centro della trama del film francese
Cena tra amici
(2012), in cui il nome Adolphe viene accostato ad Adolf (Hitler) in una rocambolesca serie di malintesi e spassosi colpi di scena.
Arido e scettico, Adolphe, terminati gli studi, conosce Ellenore, avvenente amante del conte di P*** da cui ha avuto due figli.
Senza esserne realmente innamorato, o piuttosto vivendo l'amore stesso con scetticismo, tuttavia la conquista. Ma quando Ellenore gli sacrifica tutto, figli, denaro e reputazione, comincia a sentirsi prigioniero e incompreso, e decide di allontanarsi da lei.
Il padre di Adolphe gli chiede di rientrare e dopo due mesi Ellenore lo raggiunge. Per pieta e per debolezza Adolphe non riesce a lasciarla, ma non e neanche capace di corrisponderle con sincera passione. Allorche la donna parte per la
Polonia
, egli la segue.
Adolphe pensa spesso alla morte, con riflessioni dolorose e una strana costante calma davanti a tutto.
Un amico di suo padre, il barone di T***, ministro in
Polonia
, si fa promettere che rompera la relazione che non gli fa onore. Ma Adolphe esita: il barone allora confida ad Ellenore la promessa di Adolphe. Affranta, la donna muore a poco a poco. Adolphe si ritrova libero, ma condannato, per tutta la vita, dal rimorso e dalla solitudine.
Alla fine del libro, l'autore torna a prendere le distanze da Adolphe, tuttavia c'e chi vi ha voluto leggere tra le righe la sua storia d'amore con una certa Anna Lindsay.
- trad. anonima per l'ed. Vignozzi, Livorno, 1835
- trad. anonima
[1]
per la
collana
Piccola Collezione Amena
, Napoli,
Casa Editrice E. Pietrocola
, 1890,
SBN
IT\ICCU\CUB\0208436
.
- trad. Aristide Polastri, Sonzogno, Milano, 1903
- trad. anonima per l'ed. Amena Quattrini, 1914
- trad. Lavinia Mazzucchetti, Istituto editoriale italiano, Milano, 1917
- trad.
Massimo Bontempelli
, Ed. Bietti, Milano 1923; SE, Milano, 1988
- trad. Maria Ortiz, Sansoni, Firenze, 1923
- trad.
Francesco Flora
, Treves-Treccani-Tumminelli, Roma-Milano, 1932
- trad. Giulia Gerace, Utet, Torino, 1933; n. ed. a cura di Stefano De Simone, ivi, 1972
- trad. Enrico Emanuelli, Ed. Colombo, Roma, 1944
- trad. Carlo Cordie, Leonardo, Milano, 1944; ESI, Napoli, 1964
- trad. Piero Bianconi, BUR, Milano 1953
- trad. Luigi Galeazzo Tenconi, Leda, Milano, 1963
- trad. Lisa Tullio, Curcio, Roma, 1977
- trad. Teresa Cremisi, Garzanti, Milano 1979
- trad.
Oreste Del Buono
, Einaudi, Torino, 1985
- ^
la traduzione potrebbe essere opera dei direttori di collana Carlo Petitti e Gaetano Miranda come avvenuto per i numeri precedenti 17 e 18, vedi
Piccola Collezione Amena
- L'inconnue d'Adolphe: Correspondance de Benjamin Constant et d'Anna Lindsay
, a cura di Constant De Rebecque, prefazione di Fernand Baldensperger, Plon, Paris 1933
- Giovanni Riccioli,
L'ambizione, la morte nell'Adolphe di Benjamin Constant
, Liviana, Padova 1967
- Han Verhoeff,
"Adolphe" et Constant: une etude psychocritique
, Klincksieck, Paris, 1976