Acta Senatus

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Gli Acta Senatus , o i Commentarii Senatus , erano dei verbali relativi alle discussioni ed alle decisioni del Senato romano . Durante il periodo repubblicano il magistrato che presiedeva le sedute del senato raccoglieva degli appunti ( commentarii ) sui lavori del senato stesso [1] . Prima del primo consolato di Giulio Cesare ( 59 a.C. ), i verbali dei lavori del Senato venivano scritti e pubblicati occasionalmente ed in modo non ufficiale. Cesare, desiderando strappare il velo di mistero che dava un'importanza irreale alle deliberazioni del Senato, ordino che fossero registrate e pubblicate negli Acta Diurna . Alla fine della repubblica assumono quindi il carattere ufficiale di tabulae publicae [1] . La loro raccolta fu continuata da Augusto , ma la pubblicazione fu vietata [2] . Per redigere questi documenti veniva scelto un giovane senatore ( ab actis senatus ) e venivano conservati negli archivi imperiali e nelle biblioteche pubbliche [3] . Per esaminarli era necessario un permesso speciale del prefetto della citta [4] .

  1. ^ a b ACTA senatus, populi, diurna in "Enciclopedia Italiana" , su treccani.it . URL consultato il 23 dicembre 2020 .
  2. ^ Svetonio , Vite dei Cesari , Augusto, 36.
  3. ^ Tacito , Annales , v. 4.
  4. ^ ( EN ) Hugh Chisholm, Acta Senatus , in Encyclopædia Britannica 11ª ed. , vol. 1, 1911. URL consultato il 23 dicembre 2020 .