La
35ª Divisione fucilieri delle guardie
in
russo
35-я гвардейская стрелковая дивизия
?
, fu un'unita dell'
Armata Rossa
che venne costituita a partire da un reparto di truppe aviotrasportate, per partecipare, nell'estate del 1942, alla drammatica
battaglia di Stalingrado
. Dopo aver combattuto strenuamente, subendo perdite fortissime, nella prima fase della battaglia sugli accessi alla citta e nel settore meridionale dell'area urbana, venne ritirata per essere ricostituita. Rientro in azione durante la controffensiva sovietica dell'inverno 1942-43, distinguendosi nell'
operazione Piccolo Saturno
e soprattutto nella
battaglia di Arbuzovka
dove anniento le truppe italiane accerchiate.
Dopo queste prime vittorie, la divisione rimase in azione fino al termine della guerra, inquadrata nella famosa
8ª Armata delle guardie
, combattendo con successo prima nel settore meridionale del
Fronte orientale
e poi nel settore centrale. La 35ª Divisione delle guardie, partecipo con distinzione anche alla
battaglia finale di Berlino
. Combatte in questa divisione il tenente spagnolo
Ruben Ruiz Ibarruri
, figlio di
Dolores Ibarruri
, che venne mortalmente ferito combattendo valorosamente a Stalingrado.
Nel quadro del programma d'emergenza di costituzione di nuove unita per compensare le enormi perdite subite dall'
Armata Rossa
nei mesi iniziali dell'
operazione Barbarossa
,
Stalin
e lo
Stavka
, il comando supremo sovietico, ordinarono nell'ottobre 1941 la formazione nella regione di
Saratov
, nel "Distretto militare del Volga", dell'8º
Corpo d'armata
paracadutisti. Questa nuova unita, di cui prese il comando il generale
Vasilij Andreevi? Gla?kov
, venne costituita con la 17ª, 18ª e 19ª Brigata aviotrasportata e fu trasferita nel gennaio 1942 nel "Distretto militare di Mosca" per proseguire l'addestramento senza prendere parte ai combattimenti dell'inverno e della primavera 1942.
Nell'estate del 1942 la situazione dell'Armata Rossa nel settore meridionale del Fronte orientale divenne critica; le forze tedesche avevano sferrato l'
operazione Blu
e le unita della
6. Armee
del generale
Friedrich Paulus
avanzavano pericolosamente nella grande ansa del
Don
in direzione della citta strategica di
Stalingrado
. Per fronteggiare la minaccia Stalin e il comando supremo ordinarono alla "Direzione centrale per la formazione dei reparti dell'esercito" di mobilitare il maggior numero di riserve possibile; di conseguenza anche le truppe scelte aviotrasportate furono progressivamente trasformate in divisioni fucilieri convenzionali ricevendo subito il titolo onorifico di unita "delle guardie".
[1]
L'8º Corpo aviotrasportato fu una delle prime formazioni che venne attivata e trasformata nella 35ª Divisione fucilieri delle guardie; le tre brigate divennero il nucleo dei reggimenti della divisioni, il 100º, 101º e 102º reggimento fucilieri delle guardie. La nuova formazione, ufficialmente costituita su ordine di Stalin il 2 agosto 1942, dovette subito entrare in azione: il 5 agosto la 35ª Divisione delle guardie ricevette gli ordini di movimento per raggiungere la regione di Stalingrado entro il 12 agosto.
[1]
Il monumento a
Volgograd
dedicato alla memoria del tenente spagnolo
Ruben Ruiz Ibarruri
, caduto durante le prime fasi della
battaglia di Stalingrado
, combattendo nella 35ª Divisione delle guardie.
La divisione venne immediatamente coinvolta nei pesanti e cruenti combattimenti nella grande ansa del
Don
e sulle vie di accesso a Stalingrado, inserita inizialmente nella 57ª Armata e quindi nella
62ª Armata
che era incaricata di difendere a tutti costi la citta sul
Volga
.
[2]
Le forze sovietiche combatterono accanitamente ma non riuscirono a bloccare l'avanzata tedesca; la 35ª Divisione delle guardie contrattacco da nord a
Kotluban
, inquadrata nel "gruppo Kovalenko" nella terza settimana d'agosto, ma le truppe motorizzate tedesche raggiunsero ugualmente il Volga il 23 agosto.
[3]
I ripetuti contrattacchi della 35ª Divisione da Kotluban verso sud per tagliare il "corridoio" tedesco fino al Volga non ebbero successo. Successivi combattimenti videro impegnata la divisione a ovest della citta; i sovietici furono costretti a ripiegare lentamento verso l'area urbana; in queste drammatiche battaglie la divisione venne decimata, cadde mortalmente ferito, mentre guidava con grande coraggio una squadra di mitraglieri, anche il tenente spagnolo
Ruben Ruiz Ibarruri
, il figlio dell'attivista comunista
Dolores Ibarruri
.
[4]
Nella prima settimana di settembre la 35ª Divisione fucilieri dovette retrocedere lentamente verso il settore meridionale di Stalingrado e il sobborgo di Voroponovo; pur opponendo efficace resistenza, i reparti della divisione subirono continue perdite; il 7 settembre 1942 venne ucciso anche il comandante,
maggior generale
Gla?kov, rimasto nel suo posto di comando fino all'ultimo dopo aver invano chiesto al comando supremo l'autorizzazione a evacuare il suo quartier generale prima che fosse travolto dall'avanzata tedesca.
[5]
Il generale venne sostituito dal colonnello
Vasilij Dubjanskij
.
L'11 settembre 1942, alla vigilia della fase piu violenta della battaglia nell'area urbana di Stalingrado, la 35ª Divisione delle guardie disponeva ancora di appena 454 soldati effettivi.
[6]
Nei giorni seguenti i superstiti cercarono di difendere il settore meridionale della citta a sud del fiume Tsaritsa; nonostante l'arrivo di due brigate di rinforzo, la situazione divenne subito estremamente difficile per i sovietici.
[7]
I soldati della 35ª Divisione delle guardie difesero disperatamente i principali edifici e soprattutto un gruppo si barrico dentro il grande silo del grano e continuo a combattere a distanza ravvicinata per giorni senza rifornimenti di viveri e munizioni.
[8]
Nella terza settimana di settembre i tedeschi riuscirono finalmente ad avere la meglio; il silo dovette essere abbandonato dai pochi sopravvissuti e i reparti della divisione furono autorizzati ad abbandonare il settore meridionale ormai indifendibile e ripiegare a est del Volga. I soldati attraversarono il fiume nella notte del 22-23 settembre mentre ufficialmente la 35ª delle guardie venne ritirata il 28 settembre 1942 e trasferita nelle retrovie per essere ricostituita.
[4]
[9]
Nel corso dei sanguinosi combattimenti nella fase iniziale della battaglia di Stalingrado, la divisione perse oltre 9.000 soldati.
[10]
Dal 4 ottobre 1942 i pochi soldati rimasti della 35ª Divisione delle guardie furono trasferiti per ferrovia nella regione di
Jaroslavl'
dove vennero aggregati alla 2ª Armata di riserva nel "Distretto militare di Mosca"; dopo pochi giorni tuttavia i reparti ricevettero l'ordine di movimento verso la regione di
Saratov
dove giunsero il 18 ottobre.
[11]
La divisione venne assegnata al 4º Corpo fucilieri delle guardie dipendente dalla
1ª Armata delle guardie
che era in fase di riorganizzazione per prendere parte alla grande controffensiva invernale dell'Armata Rossa in preparazione tra il Don e il Volga. Nelle settimane seguenti giunsero finalmente i nuovi effettivi di truppa e i quadri di comando che permisero di ricostituire completamente la 35ª Divisione delle guardie.
[12]
La 1ª Armata delle guardie avrebbe dovuto costituire, secondo i piani dello Stavka, l'elemento principale della
operazione Piccolo Saturno
contro l'
8ª Armata italiana
schierata lungo il medio corso del Don e quindi la 35ª Divisione delle guardie prese parte ai movimenti di raggruppamento delle forze sovietiche fino alle previste posizioni di partenza dell'offensiva; il 1 dicembre i reparti della divisione furono scaricati dalle tradotte ferroviarie alla stazione di Khrenovaja nella regione di
Vorone?
e quindi marciarono per oltre 120 chilometri fino all'area di stazionamento stabilita dai piani.
[13]
Il 6 dicembre prese ufficialmente il comando della divisione il colonnello
Ivan Jakovlevi? Kalugin
, mentre
Emeljan Alekseevi? Lisi?kin
, che aveva gia preso parte ai combattimenti di Stalingrado e aveva dato prova di coraggio e determinazione, era il vicecomandante e
commissario politico
del reparto.
[14]
Soldati dell'
Armata Rossa
in marcia durante l'offensiva dell'inverno 1942-43.
L'operazione Piccolo Saturno ebbe inizio il 16 dicembre 1942 e, dopo alcuni giorni di aspri combattimenti, provoco il crollo del fronte italiano sul Don; le truppe corazzate sovietiche avanzarono in profondita seminando il panico nei comandi di retrovia dell'
Asse
mentre la fanteria prosegui dietro le forze meccanizzate rastrellando il territorio ed eliminando le sacche di resistenza nemiche.
[15]
La 35ª Divisione delle guardie entro in campo il 19 dicembre nel secondo scaglione della 1ª Armata delle guardie e nei primi giprni avanzo verso sud-ovest in mezzo alla steppa innevata e ai resti in rotta degli eserciti dell'Asse; il compito della divisione non era facile; con i suoi tre reggimenti doveva annientare i residui gruppi nemici ed impedire la fuga delle confuse colonne italo-tedesche che cercavano disperatamente una via d'uscita dall'accerchiamento sovietico.
[16]
Il 21 dicembre 1942 la divisione raggiunse in tempo l'area intorno al villaggio di
Arbuzovka
e riusci ad organizzare una solida linea di sbarramento contro cui andarono ad urtare progressivamente i reparti in disgregazione del cosiddetto "blocco nord" italo-tedesco, costituito dai resti di tre divisioni italiane e della
298. infanterie-Division
tedesca. La
battaglia di Arbuzovka
continuo fino al 25 dicembre e fu accanita e sanguinosa; i reggimenti della 35ª Divisione delle guardie annientarono in un succedersi di drammatici combattimenti la maggior parte dei gruppi italo-tedeschi; il fuoco dell'artiglieria della divisione fu particolarmente efficace contro le truppe nemiche ammassate nella conca di Arbuzovka.
[17]
A partire dal 23 dicembre molti reparti dell'Asse iniziarono ad arrendersi e il 25 dicembre le residue resistenze furono sopraffatte dai soldati della divisione, rinforzati l'ultimo giorno di battaglia dalle truppe della
44ª Divisione delle guardie
.
[18]
Il colonnello Kalugin diresse con abilita le sue truppe, molti soldati e ufficiali si distinsero ad Arbuzovka, in particolare il commissario Lisi?kin che rimase ucciso nel corso degli scontri mentre cercava di convincere alla resa un gruppo di soldati nemici.
[19]
La battaglia di Arbuzovka fu una grande vittoria per la 35ª Divisione fucilieri delle guardie; le truppe dell'Asse subirono la piu pesante sconfitta dell'operazione Piccolo Saturno e solo una piccola parte delle colonne italo-tedesche riusci ad uscire dalla cosiddetta "valle della morte" e proseguire verso
?ertkovo
.
[20]
Secondo i dati ufficiali sovietici, le unita della divisione uccisero oltre 9.900 soldati e ufficiali italo-tedeschi, e catturarono 10.443 militari nemici.
[21]
Tutti e tre i reggimenti contribuirono al successo: il 100º reggimento elimino 2.665 soldati, catturo 1.473 prigionieri, distrusse due mezzi corazzati e raccolse 1000 fucili, 30 mitragliatrici e 55 automezzi.
[22]
Il 102º reggimento uccise 2.790 soldati e catturo 4.100 prigionieri, 1.200 fucili e 234 automezzi; infine il 101º reggimento rivendico di aver ucciso 1.937 soldati nemici, catturato 4.307 prigionieri, 8 cannoni, 2.000 fucili, e distrutto 3 mezzi corazzati e 30 automezzi.
[22]
La bandiera di guerra della 35ª Divisione fucilieri delle guardie.
Dopo la conclusione delle operazioni ad Arbuzovka, la 35ª Divisione venne immediatamente diretta, insieme alla
41ª Divisione fucilieri delle guardie
, a
?ertkovo
con la missione di conquistare rapidamente quella cittadina dove erano asserragliati i superstiti di quattro divisioni italiane e due divisioni tedesche.
[20]
Le truppe dell'Asse tuttavia difesero accanitamente le loro posizioni intorno a ?ertkovo e solo a meta gennaio la 35ª delle guardie riusci, in collaborazione con altre tre divisioni sovietiche, a liberare il villaggio mentre una parte della guarnigione riusci a fuggire rientrando nelle linee italo-tedesche.
[23]
Stalin e l'alto comando dell'Armata Rossa, dopo le grandi vittorie invernali, erano determinati a continuare ed estendere le offensive e quindi le unita sovietiche, compresa la 35ª Divisione delle guardie, ricevettero l'ordine di riprendere l'avanzata in direzione dell'
Ucraina
. La divisione ottenne nuovi, brillanti successi nel gennaio-febbraio 1943, partecipando alle operazioni nel
Donbass
(
operazione Stella
e
operazione Galoppo
): i reparti della 35ª delle guardie liberarono
Starobil's'k
, vecchio quartier generale del
Gruppo d'armate del Don
, superarono il
Severskij Donec
e l'11 febbraio 1943 entrarono nel nodo ferroviario di
Lozova
. Per la serie di continue vittorie la divisione ricevette alti riconoscimenti: l'
Ordine della Bandiera rossa
, assegnato ufficialmente il 23 giugno 1943, e il titolo onorifico di "Lozovskaja".
Alla fine di febbraio 1943 l'offensiva dell'Armata Rossa era ormai esaurita e i tedeschi
contrattaccarono con successo nel Donbass e a Char'kov
, riguadagnando parte delle posizioni perdute; la 35ª Divisione delle guardie venne finalmente ritirata nelle retrovie per essere riorganizzata e riequipaggiata. La divisione rientro in combattimento nell'estate 1943 durante la grande marcia verso il
Dnepr
; i reparti furono coinvolti in pesanti battaglie soprattutto nel settore di
Nikopol'
dove i tedeschi mantennero per mesi una
testa di ponte
a est del grande fiume. Il 1 novembre 1943 la 35ª Divisione delle guardie ritorno a far parte, insieme agli altri reparti del 4º Corpo fucilieri delle guardie, della vecchia 62ª Armata di Stalingrado che dopo la vittoria aveva assunto il nome di
8ª Armata delle guardie
e faceva parte del 3° Fronte ucraino. Fino alla fine dell'anno, la divisione partecipo ai combattimenti nella regione di
Mykolaiv
e libero molte cittadine; per i risultati raggiunti in questo periodo le venne assegnato anche l'
Ordine di Suvorov
di II grado.
Nel marzo 1944 la 35ª Divisione delle guardie partecipo, insieme alle altre divisioni della 8ª Armata delle guardie, alla
grande offensiva di primavera
che, nonostante le difficolta climatiche del disgelo, permise all'Armata Rossa di raggiungere il confine con la
Romania
; la divisione contribui alla liberazione di molte cittadine e villaggi e soprattutto raggiunse il 29 marzo 1944 il fiume
Bug meridionale
e prese parte alla liberazione della grande citta di
Odessa
. Per il valore dimostrato in questa nuova serie di combattimenti la divisione ricevette l'
Ordine di Bogdan Chmel'nyc'kyj
di II grado.
Fino al giugno 1944, la 35ª delle guardie rimase in azione sulla linea del
Dnestr
prima di essere trasferita con l'8ª Armata delle guardie, al 1° Fronte bielorusso per la prevista offensiva dell'estate. Dopo il crollo del
Gruppo d'armate Centro
tedesco, il 1° Fronte bielorusso avanzo verso la
Polonia
e la divisione entro a
Kovel'
, attraverso il
Bug occidentale
e raggiunse il territorio polacco. Nel gennaio del 1945, l'8ª Armata delle guardie, compresa la 35ª Divisione delle guardie, costitui l'elemento di punta della grande
operazione Vistola-Oder
sferrata dall'Armata Rossa in direzione della
Germania
; la divisione si distinse anche in quest'ultimo ciclo di operazioni e i suoi tre reggimenti ricevettero denominazioni onorifiche legate alle loro piu importanti vittorie. I reparti della divisione infatti entrarono in Germania, conquistarono
Kustrin
e parteciparono alla
battaglia finale di Berlino
; dopo aver superato le forti difese tedesche sulle alture di
Seelow
, l'8ª Armata delle guardie penetro nella capitale nemica da sud-ovest e la 35ª Divisione delle guardie termino la guerra a Berlino; furono i reparti del 102º reggimento che ricevettero per primi gli emissari tedeschi che informarono il comando sovietico della morte di
Adolf Hitler
e dell'intenzione della guarnigione di arrendersi.
[24]
L'11 giugno 1945 il 101º reggimento della divisione ricevette la denominazione onorifica "Berlino".
La 35ª divisione fucilieri delle guardie venne ufficialmente sciolta nel 1947.
- 100º reggimento fucilieri delle guardie "Poznan"
- 101º reggimento fucilieri delle guardie "Berlino"
- 102º reggimento fucilieri delle guardie "Pomerania"
- 118º reggimento artiglieria delle guardie "Pomerania"
- 37º battaglione autonomo anticarro delle guardie
- 39º battaglione autonomo artiglieria antiaerea delle guardie (fino al 20 aprile 1943)
- 34º distaccamento autonomo da ricognizione
- 43º distaccamento autonomo mitraglieri delle guardie (fino al 12 agosto 1942)
- 38º battaglione autonomo genieri delle guardie
- 151º battaglione autonomo comunicazioni delle guardie
- 502º battaglione sanitario
- 33º distaccamento autonomo protezione chimica delle guardie
- 593º reparto trasporti
- 625º reparto vettovagliamento campale
- 624º ospedale divisionale veterinario
- 2190ª sezione posta campale
Alcuni soldati della divisione ricevettero decorazioni per atti di valore in guerra:
- ^
a
b
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To the gates of Stalingrad
, p. 273.
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D. Glantz/J. House,
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- David Glantz/Jonathan House,
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- David Glantz/Jonathan House,
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- Giorgio Scotoni,
L'Armata Rossa e la disfatta italiana (1942-43)
, Trento, Editrice Panorama, 2007,
ISBN
978-88-7389-049-2
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