Lo
?r?m?l?dev?si?han?das?tra
("S?tra sul ruggito del leone della regina ?r?m?l?"; devan?gar?: ????????????????????????; cinese: 勝?師子吼一乘大方便方廣經
Shengman sh?z? h?u y?sheng daf?ngbian f?nggu?ng j?ng
) e uno dei piu antichi
s?tra
mah?y?na
che veicolano la dottrina del
tath?gatagarbha
, composto probabilmente nel III secolo nella comunita dei
mah?s??ghika
che risiedevano nella regione dell'?ndhra (India meridionale).
Di questo testo e conservata la traduzione in cinese, dal sanscrito, operata da
Gu?abhadra
(394?468) nel 436 al
T.D.
353. Un'ulteriore traduzione, sempre in cinese, e stata operata da
Bodhiruci
(672?727) nei primi dell'VIII secolo e raccolta nel
Ratnak??as?tra
(大寶積經,
Dab?oj?j?ng
), al
T.D.
310.
La traduzione in tibetano, dal sanscrito, e stata operata nel IX secolo da
Jinamitra
,
Surendrabodhi
, e
Yeshe De
, con il titolo
Lha mo dpal phreng gi seng ge’i sgra’i mdo
ed e al
Toh.
92, anche qui, come nel Canone cinese, inserita nella raccolta inerente al ciclo del
Ratnak??a
(
dkon brtsegs
, ????????????.)
Non conserviamo alcun testimone integrale in lingua sanscrita tranne alcune citazioni nel
Ratnagotravibh?ga
e alcuni frammenti del V secolo raccolti nella
Collezione Schøyen
(al
nº 2378/1
).
La giovane regina della citta di Ayodhy?, ?r?m?l? (勝?), figlia del re
Prasenajit
(波斯匿王)
[1]
e della regina Mallik? (末利夫人)
[2]
, riceve una visita miracolosa da parte del
Buddha ??kyamuni
il quale gli preannuncia che ella realizzera l'
anuttar?-samyak-sa?bodhi
(la completa illuminazione, propria dei buddha), quindi, diverra il
Buddha Samantaprabha
(Luce Universale) e, in qualita di buddha governera una terra del buddha.
La regina ?r?m?l? si impegna a rispettare i seguenti dieci precetti:
≪
- Non trasgrediro la disciplina che ho ricevuto.
- Non manchero di rispetto verso gli anziani venerabili.
- Non odiero gli esseri senzienti.
- Non saro gelosa degli altri, per quanto riguarda sia il loro aspetto fisico sia per i loro beni.
- Non saro avara anche se avro poco sostentamento. O Signore, da ora fino a quando non saro illuminata.
- Non accumulero proprieta per il mio vantaggio. Qualunque cosa io riceva la utilizzero per aiutare gli esseri senzienti che sono poveri e sofferenti.
- Pratichero i quattro atti attrattivi (generosita, parole gradevoli, insegnamenti adatti alla comprensione di chi li riceve, condividendo condotte che portano tutti gli esseri alle azioni virtuose) per tutti gli esseri senzienti, e non per me. Io accolgo tutti gli esseri senzienti, senza desiderio, senza soddisfazione e senza pregiudizio.
- Quando vedo gli esseri senzienti che sono abbandonati, imprigionati, malati e afflitti da varie disgrazie e difficolta, non li abbandonero, anche solo per un attimo, in quanto devo portare loro la pace. Attraverso le mie buone azioni io portero loro dei benefici e li liberero dal loro dolore. Solo allora li lascero.
- Quando vedo chi caccia o addomestica gli animali, chi li macella, o commette altre offese contro i precetti, non li abbandonero. Quando ho ottenuto questo potere di insegnamento, io frenero coloro che hanno necessita di essere trattenuti e assistero coloro che hanno la necessita di essere assistiti, ovunque io veda questi esseri senzienti. Perche? Perche nel frenarli e nell'assisterli, generero la prosecuzione eterna del Dharma. Se il Dharma viene generato eternamente, gli dei e gli esseri umani fioriranno e i destini malvagi diminuiranno. Allora la ruota del Dharma che viene fatta girare dal Tath?gata sara nuovamente avviata. Perche vedendo questi benefici io saro salva e mai smettero. O Signore, da ora fino a quando non saro illuminata.
- Accetto il Vero Dharma (
Saddharma
), non dimenticandomi mai di esso. Perche? Perche coloro che dimenticano il Dharma dimenticano il Mah?y?na. Chi dimentica il Mah?y?na dimentica le
p?ramit?
. Chi dimentica le
p?ramit?
non aspira verso il Mah?y?na. Se i bodhisattva non sono impegnati nel Mah?y?na, non possono avere l'aspirazione ad accogliere il vero Dharma. Agendo in base al loro personale piacere, non saranno in grado di superare il livello della gente comune.≫
Quindi pronuncia i tre "grandi Voti" (大願) al fine di insegnare il
Dharma
nelle sue prossime esistenze:
≪Con la forza della mia ardente aspirazione, possa portare la pace agli innumerevoli esseri senzienti. Con le mie azioni virtuose, in tutte le rinascite possa io realizzare la saggezza del vero Dharma. Questo e il primo grande voto.
Dopo aver raggiunto la saggezza del vero Dharma, per il bene di tutti gli esseri senzienti, possa io predicare [il Dharma], senza mai stancarmi. Questo e il secondo grande voto.
Accogliendo il Vero Dharma, possa io abbandonare il corpo, la vita, e le ricchezze e quindi sostenere il solo Vero Dharma. Questo e il terzo grande voto.≫
Queste sue solenni dichiarazioni generano degli accaduti maestosi nella realta visibile: fiori meravigliosi scendono dal cielo, suoni melodiosi accompagnano la voce della regina. A questo punto lo ??kyamuni decide di conferirgli l'eloquenza necessaria e ?r?m?l? recita le dottrine dello
?r?m?l?dev?si?han?das?tra
(IV e sgg.).
Il Buddha approva l'insegnamento della regina e quindi scompare miracolosamente, levitando verso la citta di ?r?vast? mentre ?r?m?l? si reca a Ayodhy? per convertire al buddismo la popolazione.
Questo e
s?tra
mah?y?na viene considerato uno dei
s?tra
principali che trattano della dottrina del
tath?gatagarbha
. In questo senso, seppur esalta in qualita di
saddharma
(Vera dottrina) quello contenuto nel
s?tra
stesso e quindi nel mah?y?na, al capitolo V richiama la dottrina dello
ekay?na
("Veicolo unico", 一乘
y?sheng
, giapp.
ichij?
) in quanto possedendo tutti gli esseri senzienti il
tath?gatagarbha
tutti verranno salvati ed unico e il veicolo (
y?na
) che puo salvarli risultando gli altri veicoli, segnatamente quello degli
arhat
e dei
pratyekabuddha
(veicoli
h?nay?na
), gia presenti nello
ekay?na
.
Il
nirv??a
del mah?y?na si distingue, secondo il
s?tra
, perche esso rappresenta un
up?ya
dei buddha, esso in realta e apparente consistendo in un'inconcepibile metamorfosi
[3]
.
Ci sono quindi due
nirv??a
e due tipi di "morte": quello degli
arhat
e dei
pratyekabuddha
, i quali superano solo alcune contaminazioni attive (le
*paryutth?nakle?a
) ma non le
?v?sakle?as
, permanendo ancora nella
avidy?v?sabh?mi
(terra dell'ignoranza) e quella dei
Tath?gata
i quali distruggono anche quelle sottili contaminazioni. Di modo che sia gli
arhat
che i
pratyekabuddha
sono destinati a generare ancora dei corpo-mente senza liberarsi dal
sa?s?ra
. Solo i
Tath?gata
vi riescono e la loro dottrina (come quella del
tath?gatagarbha
) e comprensibile solo a loro stessi, gli altri vi si devono avvicinare solo con "fede".
Il
s?tra
critica inoltre l'approccio apofatico alla dottrina della vacuita (
??nyat?
) in quanto seppure e vero che i buddha sono vuoti (
??nya
) delle
kle?a
(afflizioni) al contempo essi non sono vuoti (
a??nya
) delle loro virtu (
gu?ap?ramit?
).
Lo
?r?m?l?dev?si?han?das?tra
si esprime quindi per mezzo di una dottrina catafatica, attribuendo qualita allo stato di buddha.
- ^
Re del regno del
Ko?ala
, la cui capitale era
?r?vast?
. Uno dei piu potenti regni, insieme a quello di Maghada, all'epoca del
Buddha storico
. Fu protettore del buddismo.
- ^
Secondo la tradizione fu convertita al buddismo da
?nanda
, e fu nota per la sua saggezza.
- ^
Cfr.
T.D.
. 353, 219c20?220a2
- Princeton Dictionary of Buddhism
, a cura di Robert E. Buswell Jr. & Donald S. Lopez Jr., Princeton University Press, 2013.
- Michael Radich, "Tath?gatagarbha Scriptures." In
Brill's Encyclopedia of Buddhism
. 2015.