Etienne Pasquier

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Etienne Pasquier

Etienne Pasquier , in latino Stephanus Paschasii ( Parigi , 7 giugno 1529 ? Parigi , 1º settembre 1615 ), e stato uno scrittore , giurista e storico francese .

Fu accanito sostenitore del gallicanesimo e della assoluta autonomia della cultura francese. Al Tribunale di Parigi espresse le sue doti di giurista contro la richiesta dei Gesuiti , il cui ordine chiedeva di essere incorporato all'Universita di Parigi. Fu avvocato generale della Corte dei Conti e deputato degli Stati di Blois. [1]

La sua fama e dovuta ad alcune sue opere, quali Ricerche sulla Francia del 1621 , in 10 volumi - opera pubblicata dal 1560 al 1621 - e i 22 libri delle sue Lettere , del 1607 , che rappresentano quasi un diario di avvenimenti contemporanei. Pasquier e conosciuto anche per alcune sue opere politiche, come l' Anti-Martire del 1590 , contro chi aveva visto un martire e un santo nell'assassino di Enrico III , il re cui rimase sempre fedele; L'Autorita regale del 1615 , scritto in difesa dei diritti politici del re e un dialogo amoroso giovanile in versi, dal titolo Il monofilo , del 1554 .

  1. ^ Vittorio Lugli ,  p. 99 .

Bibliografia

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  • Vittorio Lugli, Pasquier, Etienne , in Dizionario Letterario Bompiani. Autori , III, pp. 98-99, Milano, Bompiani, 1957.

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