Norcia
comune
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Vista della cittadina dall'alto
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Localizzazione
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Stato
|
Italia
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Regione
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Umbria
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Provincia
|
Perugia
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Amministrazione
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Sindaco
| Nicola Alemanno
(
lista civica
di
centro-destra
Rispetto per Norcia) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
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Territorio
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Coordinate
| 42°47′36″N 13°05′38″E
42°47′36″N
,
13°05′38″E
? (
Norcia
)
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Altitudine
| 604
m
s.l.m.
|
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Superficie
| 275,58
km²
|
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Abitanti
| 4 567
[1]
(30-6-2022)
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Densita
| 16,57 ab./
km²
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Frazioni
| Vedi
elenco
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Comuni confinanti
| Accumoli
(
RI
),
Arquata del Tronto
(
AP
),
Cascia
,
Castelsantangelo sul Nera
(
MC
),
Cerreto di Spoleto
,
Cittareale
(RI),
Montemonaco
(AP),
Preci
|
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Altre informazioni
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Cod. postale
| 06046
|
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Prefisso
| 0743
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Fuso orario
| UTC+1
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Codice
ISTAT
| 054035
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Cod. catastale
| F935
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Targa
| PG
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Cl. sismica
| zona 1
(sismicita alta)
[2]
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Cl. climatica
| zona E, 2 608
GG
[3]
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Nome abitanti
| nursini
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Patrono
| san Benedetto
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Giorno festivo
| 21 marzo, 11 luglio
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Cartografia
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Posizione del comune di Norcia all'interno della provincia di Perugia
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Sito istituzionale
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Modifica dati su Wikidata
·
Manuale
|
Norcia
e un
comune italiano
di 4 567 abitanti
[1]
della
provincia di Perugia
in
Umbria
: posta a 96 km dal
capoluogo umbro
, a circa
600
m s.l.m.
e al limite nord dell'
altopiano
di Santa Scolastica, un pianoro di origine
tettonica
collocato nel cuore dell'
Appennino umbro-marchigiano
e inserito nel comprensorio del
parco nazionale dei Monti Sibillini
, e il comune piu orientale della regione Umbria. Il suo territorio confina con il
Lazio
e le
Marche
.
Dal punto di vista geografico e naturalistico Norcia si trova nel punto di raccordo di due realta paesaggistiche assai diverse ma contigue: la
Valnerina
, ovvero il comprensorio della stretta valle fluviale scavata dal fiume
Nera
e dai suoi
affluenti
, con le sue pendici montane scoscese ricoperte di vegetazione a
foglia caduca
, e i
Monti Sibillini
, la zona montuosa di origine
tettonica
caratterizzata da vette in grado di raggiungere e superare i 2000 metri di altezza, con pendii erbosi o ricoperti da
faggete
, arrotondati dall'azione
glaciale
ed eolica, all'interno della quale si aprono vasti altopiani
carsici
sfruttati per il pascolo di
bovini
e di
greggi
.
I fenomeni
carsici
sono assai frequenti e in prossimita del centro urbano, a ridosso delle mura cittadine, danno luogo a delle
risorgive
localmente denominate
marcite
, ovvero zone in cui l'acqua, raccolta e ridistribuita attraverso un razionale sistema di canali, allaga in maniera continuativa e controllata per lunghi periodi dell'anno ampie zone di terreno, consentendo la raccolta di un fieno abbondante. In alta montagna il fenomeno si manifesta con la presenza di numerosi
inghiottitoi
che, soprattutto nella parte meridionale dell'altopiano del Castelluccio, sono ben visibili per estensione e morfologia.
L'
altopiano di Castelluccio
e costituito da un sistema di diversi bacini glaciali svuotatisi in era geologica in seguito ad una serie di sconvolgimenti tettonici. L'altopiano si sviluppa su una direttiva Nord-Sud per una lunghezza complessiva di circa 20 km e prende il nome dal piccolo centro abitato che occupa una delle sue sommita calcaree marginali. Il
Pian Grande
rappresenta l'altopiano di maggiore estensione (circa 15 km quadrati): ad esso si aggiungono degli altopiani minori (
Pian Piccolo
,
Pian Perduto
,
Quarto San Lorenzo
e il
Pian dei Pantani
). Nella tarda primavera l'altopiano e teatro di un particolare fenomeno naturale denominato
Fioritura
e dovuto appunto alla fioritura contemporanea di decine di specie
floreali
diverse che danno luogo ad un tappeto multicolore che ricopre tutta la valle.
Tracce di insediamenti umani nella valle risalgono al
Neolitico
, mentre e testimoniata con certezza una presenza umana continuativa a partire dall'
VIII secolo a.C.
La fondazione della citta risale probabilmente al V secolo a.C. per opera dei
Sabini
, che a
Norcia
, nella zona oggi identificata con il
toponimo
di
Capolaterra
, collocano l'avamposto piu settentrionale del territorio da essi controllato. Probabilmente il nome
Norcia
deve essere posto in relazione con il nome
etrusco
Northia
della dea
Fortuna
romana.
La citta e conquistata dai Romani all'inizio del
III secolo a.C.
, ottiene la cittadinanza romana nel 268 a.C., venendo aggregata alla tribu
Quirina
, ed e alleata di
Roma
nella guerra contro
Cartagine
. Diviene nel
II secolo a.C.
prima
Prefettura
e quindi
Municipio
nella IV Regione Sabina. Nella guerra civile che vede
Ottaviano
contrapposto a
Marco Antonio
Norcia
si allea con quest'ultimo e ne condivide la sorte all'indomani della sconfitta patita ad opera del futuro primo imperatore.
Publio Virgilio Marone
cita Norcia nel VII libro dell'
Eneide
[4]
come patria di
Ufente
, alleato del re
Turno
contro i troiani.
Con l'ascesa al potere dell'imperatore di origini sabine
Vespasiano
, nella seconda meta del
I secolo d.C.
, Norcia, diviene la romana
Nursia Valeria
. La sua fama in questo periodo e legata ai prodotti della campagna, alla rigidita del clima (che le valse l'epiteto virgiliano di
frigida
), e a quella dei suoi figli piu illustri (
Nursina duritia
), con il generale repubblicano
Sertorio
in prima fila e la madre dell'imperatore
Vespasiano
,
Vespasia Polla
.
Nel
250
, la citta ospita il
vescovo
folignate
san Feliciano
che la converte al
Cristianesimo
e diventa sede di un'importante
diocesi
gia a partire dal
IV secolo
.
Con la decadenza dell'
Impero Romano d'Occidente
e le invasioni che ne conseguono ad opera delle popolazioni
barbariche
, Norcia viene a piu riprese saccheggiata e devastata prima dai
Goti
e quindi dai
Longobardi
che nel
572
la sottomettono e l'assoggettano poi al Ducato Longobardo di
Spoleto
. Proprio in questo periodo, alla fine del
V secolo
, Norcia vede la nascita del suo cittadino piu illustre,
San Benedetto
fondatore del
monachesimo
occidentale. Nonostante la sua collocazione in una regione montuosa e non facilmente accessibile la cittadina
umbra
subisce ripetuti attacchi da parte di pirati
Saraceni
all'inizio del
IX secolo
.
Durante l'
Alto Medioevo
Norcia attraversa un periodo di profonda depressione e decadenza economica che la vedono quasi soccombere sotto il peso di un elevatissimo tasso di emigrazione e di un alto indice di mortalita, tanto che nell'
890
la citta viene abbandonata dalla popolazione. All'inizio del
IX secolo
una colonia di
Franchi
si stabilisce nella pianura nursina, a quel tempo pressoche completamente spopolata. L'
agricoltura
autarchica
di sopravvivenza caratteristica di questo periodo storico determina lo sviluppo dell'
allevamento
del
maiale
la cui carne, lavorata e rivenduta ai centri urbani vicini, diviene un importante mezzo di sostentamento e di scambio per i contadini della zona, altrimenti privi di altre risorse fondamentali.
Nel corso di tutto il
Medioevo
Norcia e citta
guelfa
subordinata al
dominio papale
ma riesce comunque a costituirsi in libero
comune
all'inizio del
XII secolo
e a vivere un periodo di relativa floridezza economica. Particolarmente interessante e meritevole di citazione e il connubio che si instaura in questo periodo tra la citta e la
abbazia
benedettina
di
Sant'Eutizio
, collocata nel territorio della odierna
Preci
. Connubio che tra l'altro da luogo alla nascita della cosiddetta
Schola Chirurgica
nella quale le conoscenze anatomiche dei monaci si fondono con le conoscenze empiriche e le pratiche chirurgiche che gli allevatori nursini sono in grado di svolgere con successo sui
suini
. La scuola chirurgica nursina viene riconosciuta ufficialmente dalla
Chiesa
che autorizza un esiguo gruppo di persone, provenienti da alcune famiglie locali, a eseguire interventi chirurgici fino ad ora esclusivamente praticati da religiosi.
Tra il
1200
e il
1300
Norcia e impegnata in continui conflitti con la vicina
Accumoli
e con
Amatrice
e
Arquata del Tronto
per il possesso della
Rocca
, alleate di
Ascoli
, che nel
1255
portano Norcia a stipulare il trattato di cessione dei territori di Arquata del Tronto,
Accumoli
, Tufo, Rocchetta e Capodacqua ad
Ascoli
.
All'inizio del
1300
, Norcia consolida la sua influenza economica e il suo prestigio politico che la vedono, insieme con
Visso
, ricoprire il ruolo di principale centro urbano nella regione montuosa che la circonda. Vengono costruite delle mura di difesa ma la vicinanza della potente
Spoleto
la costringe ad una conflittualita costante che alla fine mina irreparabilmente le prospettive di sviluppo e di potere politico.
Nel dicembre del
1328
, a causa di un
catastrofico terremoto
[5]
che distrugge la maggior parte degli edifici pubblici e privati provocando circa 5000 vittime, Norcia subisce un colpo di grazia definitivo alle sue ambizioni territoriali. Nel
1354
la citta e definitivamente assoggettata alla
Chiesa
.
Nel 1438 Norcia fu costretta a sottoscrivere presso
Capodacqua
dei capitoli ad essa sfavorevoli con
Francesco Sforza
in cambio della sua protezione con la perdita del castello di
Cerreto
che venne solo temporaneamente recuperata nel 1442 con l'aiuto di
Niccolo Piccinino
dopo che lo Sforza aveva perso il favore del
papa Eugenio IV
. Negli anni successivi cessato il dominio dello Sforza la citta, soprattutto durante i pontificati di
Niccolo V
e di
Paolo II
quando nella vicenda vi si trovano coinvolti
Everso II degli Anguillara
e i comuni limitrofi, fu traviata dalle lotte tra le fazioni guelfa e ghibellina con messa al bando di alcuni suoi cittadini e scomunica per alcuni di loro
[6]
. Tra di essi fu esule a Roma, vittima degli scontri
Andrea di Tartaglia
, uno dei primi comandanti noti della guardia pontificia.
Nel tardo
Rinascimento
, i
pontefici
assegnano a Norcia la sede di una prefettura pontificia con giurisdizione su gran parte dei territori montuosi circostanti, posti da una parte e dall'altra del versante appenninico, consolidano a scopo difensivo la cinta muraria che a tutt'oggi cinge, pressoche intatta, l'antico centro abitato ed erigono, su disegno del
Vignola
, la fortezza detta "
La Castellina
" che con il suo stile sobrio ma elegante, domina la piazza centrale della citta dedicata a
san Benedetto
.
Nel corso del
XVII secolo
Norcia, fortemente vincolata a
Roma
da una forte dipendenza politica ed amministrativa, vive un interessante periodo di vivacita artistica e culturale, come riflesso allo splendore
barocco
che le corti papali inaugurarono sulle rive del
Tevere
in quel periodo infatti si intensificano gli scambi culturali con altre citta della penisola e alcuni artisti di fama giungono a Norcia per dipingervi alcune opere. Sorge un'accademia letteraria, vengono aperte delle scuole e fondato un teatro e la citta si popola di
chiese
,
conventi
e
monasteri
.
Nel corso del
XVIII secolo
la citta e nuovamente sconvolta da una serie di terremoti catastrofici che ne sconvolgono l'assetto
urbanistico
. La ricostruzione che si rende necessaria cancella in gran parte la personalita medioevale della cittadina umbra e imposta la struttura tipicamente ottocentesca che e oggi visibile in gran parte del centro storico.
Norcia, fortemente e tradizionalmente
filo-papale
, respinge dapprima in armi un tentativo di instaurare nella zona un governo
filo-francese
nel
1798
ma viene successivamente inclusa nella
Repubblica
che sotto il dominio
napoleonico
, controlla
Italia centrale
sino alla
Restaurazione
, che ristabilisce il
potere pontificio
sulla regione.
Il
1859
e teatro di un nuovo devastante terremoto che, secondo quanto riportato dal sito ufficiale del comune di Norcia
[7]
, distrugge 600 edifici sui 676 esistenti. L'amministrazione pontificia impone da quel momento delle rigide norme che proibiscono di elevare nella citta edifici oltre i tre piani di altezza e prescrivono l'impiego di particolari
materiali da costruzione
.
Nel
1860
, all'indomani dei
plebisciti
di annessione, Norcia si unisce al nuovo
Regno d'Italia
ma con l'avvento del
XX secolo
la citta vive uno dei momenti economici piu difficili. L'
agricoltura
tradizionale non riesce a sostenere la concorrenza delle agricolture intensive gia preindustriali e le campagne vivono nuovamente un periodo di forte
emigrazione
in diverse direzioni: verso gli
Stati Uniti
dove, tra
Pennsylvania
e
Ohio
, si stabiliscono colonie numerose di
Nursini
e soprattutto verso
Roma
dove gli esperti artigiani nell'arte della lavorazione del
maiale
impiantano e gestiscono numerose attivita commerciali nel settore, il cui nome,
norcineria
, e fortemente evocativo.
Il fenomeno migratorio prosegue per gran parte del secolo e porta ad un progressivo spopolamento delle campagne e delle piccole frazioni che circondano la cittadina.
Negli ultimi mesi del
II conflitto mondiale
, tra la fine del
1943
e l'estate del
1944
, la cittadina nursina, unitamente ad altre localita limitrofe e al territorio montuoso che la circonda, diviene teatro di aspri combattimenti che contrappongono le truppe tedesche di occupazione alla
Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci"
, l'unita
partigiana
operante nella zona.
Il
terremoto del 1979
, che provoca il crollo di alcune cavita sotto l'area cittadina facendo sprofondare numerose case sotto il loro peso, sconvolge ulteriormente il territorio e causa seri danni a tutto il patrimonio artistico e alla gran parte degli edifici privati, ma il piano di risanamento e di ricostruzione che prende il via negli anni successivi e si protrae per tutti gli
anni ottanta
, seppur tra polemiche politiche violentissime e denunce alla
magistratura
per casi di
corruzione
e
clientelismo
, porta ad una rinascita economica della zona, con l'avvio di una piccola attivita industriale, l'abbandono della attivita agricola di sussistenza e soprattutto con la promozione turistica alberghiera che diventa preponderante nel bilancio economico della cittadina.
Norcia e stata danneggiata dai terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre 2016: quest'ultimo ha fatto crollare gran parte della chiesa di San Salvatore. Il 30 ottobre 2016 una scossa di magnitudo 6.5, alle 07:41 del mattino, ha provocato il crollo della navata centrale e del campanile settecentesco della
Basilica di San Benedetto
. Sono inoltre crollati i tetti della
Concattedrale di Santa Maria Argentea
e delle chiese di San Francesco e di Sant’Agostino. Il Santuario della Madonna Addolorata con il suo campanile e porzioni delle mura medievali sono stati totalmente rasi al suolo. Il sisma ha danneggiato lievemente il Palazzo Comunale e la Castellina.
Il patrimonio artistico della cittadina nursina, seppur ancora cospicuo ed interessante, risente tuttavia degli eventi
sismici
, spesso catastrofici, che nel corso dei secoli hanno inferto ferite gravissime, distruggendo monumenti importanti e tracce di un passato remoto che risale all'epoca pre-romana. Sono del resto caratteristici, in gran parte del centro storico, gli edifici bassi e con i muri perimetrali
a scarpa
, testimonianza delle normative che furono adottate nella legislazione pontificia "ad hoc" dopo il sisma del
1859
, ove si raccomandavano
costruzioni a baracca
.
Il fulcro artistico-monumentale della citta ruota certamente intorno alla sua piazza centrale dove, con una organizzazione di sapore
rinascimentale
si concentrano gli edifici simbolo della identita nursina, ma anche all'esterno della cinta muraria sono numerosi i monumenti di un certo interesse artistico
La
basilica di San Benedetto
la cui costruzione originale, con la splendida
facciata
gotica
, il
rosone
e i fregi dei 4
evangelisti
risale al
XII secolo
. La tradizione vuole che sia stata costruita sui resti della casa natale del santo ma piu probabilmente nello stesso luogo sorgeva una basilica di epoca romana andata successivamente distrutta. Lo storico edificio e crollato, ad eccezione della facciata, dell’abside e del transetto, a seguito del sisma del 30 ottobre 2016.
Il 30 ottobre 2023 si e celebrata di nuovo la Santa Messa nella basilica in corso di ricostruzione.
La chiesa di Santa Scolastica risalente al 580, fortemente restaurata nel corso dei secoli, ora e inclusa nel cimitero comunale con la funzione di cappella cimiteriale
[8]
Nei pressi della frazione di
San Pellegrino
sorge il convento di Santa Maria di Montesanto, un edificio del XIV secolo eretto dai frati
Clareni
e affidato via via nel corso dei secoli a diversi ordini religiosi, sino all'inizio del secolo scorso, da quando giace abbandonato. Il convento, in pessimo stato di conservazione, possiede un pregevole
chiostro
interno, una chiesa attigua con alcune tele del
XVII secolo
ed una statua lignea di
Madonna col Bambino
risalente al
XIV secolo
, oggetto di particolare devozione da parte della popolazione.
A 12 km dal centro abitato, nei pressi della frazione di
Savelli
, sono visibili i ruderi consolidati e restaurati, unitamente ai superstiti affreschi, della Madonna della Neve, una elegante costruzione a
pianta
ottagonale, edificata su disegni del
Bramante
, andata pressoche distrutta nel corso del sisma del 1979.
- Altro esempio di facciata gotica che ricalca la struttura della abbazia patronale e rappresentato dalla chiesa di Sant'Agostino, del
XIV secolo
- La
chiesa della Madonna Bianca
, nei pressi della localita denominata
Forca d'Ancarano
, e una costruzione pregevole risalente al XV secolo.
- In localita
Campi
risulta molto interessante la
parrocchiale di Sant'Andrea
, all'interno del centro abitato con la sua architettura originale e funzionale e il suggestivo loggiato aereo di pianta triangolare che la caratterizza.
- Sempre nei pressi della frazione di
Campi
e presente la
chiesa di San Salvatore
con i due rosoni e i due
portali
di epoche diverse, crollata a seguito del sisma del 30 ottobre 2016.
- il
Portico delle Misure
, un mercato dei
cereali
al coperto, con le misure di capacita in pietra ancora intatte nonostante il crollo del porticato a seguito del sisma del 30 ottobre 2016. Il porticato fu edificato a ridosso della basilica nel
1570
.
- Il
Palazzo Comunale
, edificio risalente al
XIV secolo
, ampiamente ristrutturato nel
XIX secolo
a causa dei danneggiamenti riportati negli eventi
sismici
precedenti
- Il
monumento
a
San Benedetto da Norcia
eseguito da
Francesco Prinzi
in occasione del XIV centenario della nascita del santo.
- Piu decentrato rispetto alla Piazza San Benedetto, ma sempre di notevole interesse artistico, e il
complesso Monumentale di San Francesco
la cui costruzione risale al
XIV secolo
e che ospita oggi l'archivio comunale e la biblioteca civica.
- Il
Tempietto
, la costruzione storica piu originale e meglio conservata di Norcia, e opera del
1354
del nursino Vanni della Tuccia; e un'
edicola
in pietra, severamente classicheggiante nella struttura, cui si contrappone un'anticlassica decorazione scultorea simile a un'
oreficeria longobarda
, costituita da motivi zoomorfi, fitomorfi, antropomorfi, geometrici, simbolici,
esoterici
. Nel Medioevo era chiamata Maina e quasi sicuramente alloggiava una statua ora scomparsa. Le decorazioni esterne sembrano incoerenti e misteriose ma hanno un senso ed un preciso scopo se interpretate come il "catalogo" dei motivi che lo sculture professionale Vanni della Tuccia offriva ai suoi Clienti.
- Nei pressi della
Porta Ascolana
il
Criptoportico
ospita alcuni reperti
archeologici
rinvenuti in zone diverse della citta ed appartenenti principalmente alla civilta
sabina
.
- La scoperta di necropoli ellenistiche soprattutto nel piano di Santa Scolastica, nelle vicinanze del Caseificio, ha portato all'arricchimento del Museo Diocesano in cui sono confluiti pregevoli corredi tombali databili tra fine IV e I secolo a.C. La necropoli e tuttora in fase di scavo e ripristino ed e fruibile solo parzialmente.
- Il
Palazzo Cipriani
, che e appartenuto alla nobile
famiglia Cipriani
.
- La Castellina
, la residenza fortificata sede della prefettura e dei governatori pontifici, edificata nel
1554
su disegno del
Vignola
.
Abitanti censiti
[9]
Agriano, Aliena, Ancarano, Biselli,
Campi
, Capo del colle, Casali di Serravalle,
Castelluccio
, Cortigno,
Forca Canapine
, Fontevena, Forsivo, Frascaro, Legogne,
Nottoria
,
Ocricchio
, Ospedaletto, Paganelli, Pescia, Pie del colle, Pie la Rocca, Piediripa, Popoli,
San Marco
, San Pellegrino, Sant'Andrea, Sant'Angelo, Savelli, Serravalle, Valcaldara.
La Norcia contemporanea e una citta a forte vocazione turistica per la quale l'emorragia demografica sembra essersi arrestata. Il territorio assiste ad una crescita della popolazione e ad un rinascere anche delle piccole frazioni, un tempo quasi abbandonate. Come il resto della regione Norcia e caratterizzata da una certa
immigrazione
, dovuta soprattutto a manodopera straniera richiamata dalla possibilita di lavoro stagionale offerto dalla industria alimentare e da quella turistica.
Le attivita tradizionali, legate alla lavorazione della carne di
maiale
e della raccolta del
tartufo
nero, unite alla bellezza paesaggistica del comprensorio montano, ne fanno una meta discretamente ambita da parte di clientela anche internazionale che, soprattutto in estate, affolla i numerosi alberghi e centri di ospitalita.
I
prodotti di carne suina
tipici di Norcia trovano la loro peculiarita nelle tecniche di produzione, assolutamente tradizionali. Uno fra i prodotti piu celebri e il
Prosciutto di Norcia
, premiato con il riconoscimento del marchio
IGP
gia nel
1998
, cui si aggiunge la "Corallina di Norcia", un salame costituito da tre parti di carne suina e una di grasso duro rifilato a dadini
[10]
.
Dalla nota produzione alimentare della citta, inoltre, deriva il termine
norcineria
usato nell'
Italia centrale
per indicare la
salumeria
.
Tra le altre attivita economiche tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle
artigianali
, come la rinomata lavorazione del
ferro battuto
, finalizzata alla produzione di lampadari, lanterne, attrezzi domestici ed oggetti raffiguranti animali.
[11]
Dal
1926
al
1968
Norcia fu servita (tramite l'
omonima stazione
) dalla
ferrovia Spoleto-Norcia
, una
linea
a
scartamento ridotto
che collegava Spoleto con Norcia, che rimase in esercizio dal 1º novembre
1926
al 31 luglio
1968
, quando fu soppressa. Le tracce della ferrovia sono quasi tutte conservate, il sedime e stato convertito in una pista ciclabile.
- ^
a
b
Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori)
, su
demo.istat.it
,
ISTAT
.
- ^
Classificazione sismica
(
XLS
), su
rischi.protezionecivile.gov.it
.
- ^
Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia
(
PDF
), in
Legge
26 agosto 1993, n. 412
, allegato A
,
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
, 1º marzo 2011, p. 151.
URL consultato il 25 aprile 2012
(archiviato dall'
url originale
il 1º gennaio 2017)
.
- ^
Publio Virgilio Marone,
Eneide
, Newton Compton Editori, 19 luglio 2012,
ISBN
9788854143999
.
URL consultato il 9 aprile 2019
.
- ^
Feliciano Patrizi-Forti,
Delle memorie storiche di Norcia
, p.166.
- ^
Feliciano Patrizi-Forti,
Delle memorie storiche di Norcia
, pp.234 e segg.; Michele Canensi,
De vita et pontificatu Pauli Secundi
, pp. 80 e segg; Giuseppe de Novaes,
Elementi della storia de' sommi pontefici da San Pietro, sino al Pio papa VII
, pp.171-172.
- ^
Comune di Norcia, Un po' di storia
, su
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.
- ^
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- ^
Statistiche I.Stat
-
ISTAT
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URL consultato in data 28 dicembre 2012
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Maurizio Bertera, "Dalle Alpi alla Sicilia C'e un pane e salumi per tutti", su
Il Giornale
del 4 maggio 2019, p. 28
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Atlante cartografico dell'artigianato
, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 13.
- ^
a
b
c
d
e
f
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http://amministratori.interno.it/
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Il Resto del Carlino. Norcia, feudo bianconero in terra umbra. Siglato l'accordo tra i sindaci delle due citta: promozione turistica, gastronomia e sport
, su
ilrestodelcarlino.it
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URL consultato il 24 aprile 2020
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- Feliciano Patrizi-Forti ,
Delle memorie storiche di Norcia
, 1869.
- Federico Lattanzio,
Il comune di Norcia e i suoi rapporti con il governo pontificio nel secolo XV
, 2011-2013.
- Giorgio Orioli.
Il cristianesimo a Norcia dalle origini fino al secolo 7.
,
Ravenna studi e ricerche
, 1994, 1, 249-63.
- Giorgio Orioli.
La Norcia di S. Benedetto: appunti storici
. Norcia, 1997.
- Giorgio Orioli.
Breve vita della beata Lucia da Norcia: Exc.mo et Rev.mo Patri D. D. Richardo Fontana Archiepiscopo spoletano nursino parva haec opella amore confecta dedicatur
. Scandicci, Anscarichae Domus, 2002.
- Enrico Fuselli,
Il ≪confine dell'acqua santa≫. Storie di contrabbando tra Umbria e Abruzzo nell'Ottocento
, Cerreto di Spoleto, 2016
Portale Umbria
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