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Rivelazione - Wikipedia
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La rivelazione e il processo comunicativo, nelle religioni che si considerano di origine divina, secondo il quale Dio si farebbe conoscere o manifesterebbe la sua volonta agli uomini . In senso traslato con "rivelazione" s'intende anche il contenuto di questa comunicazione. Profeta , o meno di frequente "messaggero", e il termine usato per indicare colui che riceve la rivelazione ed e solitamente incaricato di comunicarla al popolo dei fedeli. Viene spesso usato anche il termine " veggente ", in particolare per le apparizioni contemporanee, che rientrano nella categoria delle rivelazioni private , ma coloro che negano l'autenticita dei fenomeni preferiscono " visionario ".

Descrizione

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Quanto al modo, tradizionalmente la rivelazione puo essere fatta da Dio usando qualsiasi mezzo o modo, tra cui:

  • una voce o una visione (ad esempio di angeli );
  • viaggio in cielo o negli inferi del veggente, tipico dei testi chiamati " apocalisse " (traslitterazione del termine greco indicante appunto rivelazione, svelamento), tra i quali la biblica Apocalisse di Giovanni ;
  • comunicazione tramite un sogno, per esempio a Giuseppe nel Vangelo di Matteo ;
  • durante un' estasi , nella quale il corpo rimane sul piano terreno e la comunicazione avviene a livello spirituale.

Quanto al contenuto, la rivelazione puo riguardare:

Nella teologia cattolica il termine "rivelazione" ha assunto un significato specifico: la rivelazione e l'insieme delle verita di fede (termine tecnico depositum fidei ) contenute nella Sacra Scrittura , nella Tradizione (solitamente in maiuscolo, in particolare gli scritti dei Padri della Chiesa ) e nel Magistero (l'insegnamento ufficiale della Chiesa, in particolare dei Papi).

Nella tradizione protestante con "rivelazione" si intende soltanto quanto contenuto nella Sacra Scrittura .

A causa della sua natura trascendente, la rivelazione non puo essere oggetto di indagine scientifica.

Religioni rivelate

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Sono dette "religioni rivelate" quelle che affermano di avere acquisito il proprio contenuto dottrinale direttamente da Dio per mezzo di una rivelazione. Questa rivelazione viene poi generalmente messa per iscritto in un libro sacro: ad esempio la Bibbia per ebrei e cristiani, il Corano per i musulmani.

Questa definizione restringerebbe le "religioni rivelate" all'esiguo novero di sole alcune grandi religioni, ma non tiene conto del fatto che, se si prescinde dall'aspetto della scrittura, non esistono manifestazioni religiose che prescindano da forme di rivelazione della sfera divina e che, pertanto, non esiste praticamente religione per la quale non si applichi il concetto di rivelazione [1] .

Ebraismo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Angelo , Parola di Dio , Shekhinah e Torah .

Secondo la religione ebraica ortodossa, Dio nel corso della storia ha piu volte parlato agli uomini e si e loro mostrato, talvolta tramite angeli in forma umana, piu spesso con segni simbolici (ad esempio l'entita angelica del roveto ardente a Mose ). I primi uomini ai quali egli si manifesto furono anche i progenitori del popolo ebraico e sono detti patriarchi . Quindi vi fu Mose, il quale secondo la tradizione mise per iscritto i primi cinque libri della Bibbia ( Pentateuco ). Dopo di lui vi furono diversi altri profeti il cui insegnamento fu considerato rivelato da Dio: i libri attribuiti a questi profeti sono entrati a far parte del Canone della Bibbia . Il canone della Bibbia ebraica ( Antico Testamento ) si completo negli ultimi secoli precedenti l'era cristiana; dopo di allora non vi e piu stato alcun profeta, ma gli ebrei attendono tuttora l'avvento dell'ultimo e definitivo profeta, il Messia .

Cristianesimo

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Nell'ambito del Cristianesimo si e elaborata una teologia della rivelazione, con la finalita di approfondire il messaggio della parola di Dio riguardo appunto alla manifestazione di Dio e alle sue modalita e possibilita di comprensione da parte degli uomini.

I cristiani riconoscono la rivelazione trasmessa ai patriarchi e i profeti dell'ebraismo, ma affermano che si tratto di una rivelazione parziale, che aveva lo scopo di anticipare e preparare la rivelazione piena che venne con Gesu , il quale completo e chiari il senso della rivelazione antica:

≪Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti ; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verita vi dico: finche non siano passati il cielo e la terra, non passera dalla legge neppure uno iota o un segno senza che tutto sia compiuto.≫

La rivelazione di Gesu e stata messa per iscritto nel Nuovo Testamento , la seconda parte della Bibbia cristiana (la Bibbia ebraica comprende solo l' Antico Testamento ).

La Rivelazione nella dottrina cattolica

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Deposito della fede .

"Piacque a Dio nella sua bonta e sapienza rivelare se stesso e manifestare il mistero della sua volonta [...] Questa economia della rivelazione avviene con eventi e parole intimamente connessi [...] La profonda Verita, poi, sia di Dio sia della salvezza degli uomini, per mezzo di questa rivelazione risplende a noi in Cristo, il quale e insieme il mediatore e la pienezza di tutta intera la rivelazione." [2]

Dio, come in una pedagogia divina si e comunicato gradualmente all'uomo fino al culmine della rivelazione, cioe la Persona e la missione del Verbo incarnato, Gesu Cristo. [3] Dio infatti manifesto se stesso ai progenitori, Adamo ed Eva, poi strinse l'alleanza con Noe, elesse Abramo padre di una discendenza, scelse dei Patriarchi, mando profeti al suo popolo, finche quando venne la pienezza dei tempi, "mando il suo Figlio, nato da donna." [4]

In Cristo e raggiunta la pienezza della rivelazione. Tuttavia anche se tale rivelazione e compiuta, non e pero completamente esplicitata, cioe compresa ed evidente, tanto ai fedeli quanto alla stessa gerarchia ecclesiastica; tocchera alla fede cristiana coglierne gradualmente la portata nel corso dei secoli a venire. [5] Gesu stesso dice agli apostoli:'Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando pero verra lo Spirito di Verita, egli vi guidera alla Verita tutta intera, perche non parlera da se, ma dira tutto cio che avra udito e vi annunziera le cose future.' [6] E per questo che la dottrina ed il magistero della Fede cattolica si arricchiscono nel tempo di nuovi ed importanti pronunciamenti.

La Chiesa cattolica distingue inoltre tra rivelazione pubblica e rivelazioni private . La prima e la rivelazione manifestata da Dio dapprima per mezzo dei patriarchi e dei profeti, e poi per mezzo di Gesu. La rivelazione pubblica e pienamente compiuta con Gesu e si considera conclusa con la morte dell'ultimo degli apostoli (San Giovanni). Pertanto dopo la sua venuta Gesu non si manifestera mai piu pubblicamente se non in maniera gloriosa alla fine dei tempi. [5] La Chiesa ammette invece l'esistenza di rivelazioni private , dette anche speciali, in cui il divino rivela per tramite di uno strumento a cui dona un carisma profetico.

Nella categoria delle rivelazioni private rientrano le visioni mistiche, le apparizioni, le locuzioni e altri fenomeni straordinari. Comunemente, quando trattasi di visioni o di apparizioni, invece di profeta , o di carisma profetico, si parla di "veggente". [7] Ci sono pero rivelazioni private che non riguardano la vista e che si manifestano con l'ascolto, la scrittura, la parola, il sogno, la dettatura [8] , o una combinazione delle cose. Il termine "veggente", quindi, non sempre e da ritenersi appropriato alle rivelazioni private .

Lungo i secoli ci sono state rivelazioni private , alcune delle quali riconosciute ufficialmente dalla Chiesa come autentiche [5] (come ad esempio le apparizioni di Lourdes ). Alcuni teologi sostengono che una rivelazione privata non e considerata impegnativa per il credente, vale a dire che egli non e obbligato a credere al contenuto di tale rivelazione, anche perche a volte si tratta di messaggi simbolici a cui non e possibile dare un'interpretazione univoca (si veda ad esempio il celebre Terzo segreto di Fatima ).

L' Islam riconosce la rivelazione manifestata da Dio tramite i profeti dell'ebraismo e tramite Gesu, che nella religione musulmana e anch'egli considerato un profeta. La rivelazione compiuta e definitiva e quella manifestata a Maometto , l'ultimo e il piu grande dei profeti, e messa poi per iscritto nel Corano . Il Corano e considerato "parola di Dio" nel senso piu pieno e assoluto del termine, proveniente direttamente da lui e trascritta da Maometto senza alcuna rielaborazione o interpretazione.

Forme della rivelazione

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Secondo la religione ebraica

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Verbale

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Alcuni ritengono che Dio possa comunicare con gli uomini in modo diretto e verbale. Tale e la rivelazione verbale. Secondo la Religione ebraica ortodossa, questo e il modo in cui ebbe luogo la rivelazione dei primi cinque libri di Mose . I proponenti dell'ispirazione verbale della Bibbia nella tradizione Cristiana non credono in una "teoria del dettato", secondo cui il profeta avrebbe semplicemente registrato la Parola di Dio. Piuttosto, ritengono che l'ispirazione sia un processo organico, ove Dio sovraintende alla scrittura, in modo che il documento comunichi la volonta Divina usando lo stile proprio dello scrittore, ed in modo conforme ai costumi del periodo.

Non verbale

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Secondo altre scuole di pensiero, la rivelazione non sarebbe ne verbale ne letterale, anche se avrebbe dei contenuti proposizionali. I profeti sarebbero ispirati da un messaggio Divino, che avrebbe luogo in maniera non verbale.

Rabbi Abraham Joshua Heschel ha scritto che ≪Per comunicare l'esperienza compiuta dai profeti, la Bibbia usa termini descrittivi o termini indicativi. Qualunque descrizione empirica dell'atto della rivelazione avrebbe dato luogo al ridicolo. E per questo motivo che tutto cio che la Bibbia fa e dichiarare che la rivelazione ha avuto luogo. Il modo in cui ha avuto luogo e qualcosa che venne comunicato usando termini evocativi ed allusivi.≫ [9]

Mediante lo sviluppo storico della fede

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Quanti credono che Dio sia non-antropomorfo, sostengono che le due precedenti forme di rivelazione sono impossibili. Per cui, essi ritengono che la volonta Divina sia rivelata nel corso dell'interazione tra Dio e l'uomo nel corso della storia.

Ad esempio, Rabbi Louis Jacobs suggerisce che l'attenta osservazione di come gli Israeliti abbiano inteso la volonta di Dio nel corso della loro storia rivela come Dio abbia in realta influenzato lo sviluppo della halakha (la legge ebraica). La rivelazione consisterebbe di questo processo.

Una parte del Talmud considera l'interpretazione rabbinica superiore alla profezia biblica: ≪ Rabbi Abdimi di Haifa ha detto: dal giorno in cui il Tempio fu distrutto, il dono della profezia fu ritirato dai profeti e concesso ai Saggi. Forse che un Saggio non e anche un profeta?≫ Si tratta di una domanda retorica, la cui risposta e ovviamente positiva. Il Talmud prosegue: ≪Cio che Rabbi Abdimi intendeva era che quantunque la profezia sia stata ritirata dai profeti, non lo e stata dai Saggi≫.

Secondo la religione cristiana cattolica

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Libri ispirati

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Dio e l'autore della Sacra Scrittura nel senso che le cose rivelate da Dio, tanto nell'Antico quanto nel Nuovo Testamento, e che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute e presentate, furono scritte sotto l'ispirazione dello Spirito Santo. [10] Dio ha ispirato gli autori umani dei Libri Sacri, li ha scelti e si e servito delle loro facolta e capacita, affinche, agendo egli stesso in loro e per mezzo loro, scrivessero come veri autori tutte e soltanto quelle cose che egli voleva. [11]

Incarnazione del Verbo

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Nel Nuovo Testamento, poi, con l'incarnazione del Verbo, seconda persona della Santissima Trinita e secondo i cristiani vero Dio, la divinita avrebbe assunto la natura umana e dimorando in mezzo agli uomini, ha parlato in parole umane. Tale forma di rivelazione nella dottrina cattolica prende il nome di rivelazione pubblica . La Chiesa cattolica considera la Rivelazione completata in Gesu Cristo, [12] ma ritiene che le Verita da lui insegnate non siano contenute solo nella Sacra Scrittura ma anche nella sacra Tradizione, ed il Concilio Vaticano II insegna che ≪...ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, formano in certo qual modo una cosa sola e tendono allo stesso fine.≫ [13]

≪La rivelazione di Dio, che comincia dalla creazione e trovando il suo apice in Gesu il Cristo si perpetrera fino alla fine dei tempi, si pone fin da principio come una rivelazione dove a manifestarsi non e un oggetto ma un soggetto . E per questo motivo che la storia della rivelazione non e segnata dalla staticita propria del rapporto soggetto-oggetto, ma dalla dinamicita che e propria di una relazione tra due soggetti personali≫ [14]

Azione dello Spirito Santo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivelazione privata .

≪Inoltre la comprensione di tale Rivelazione cresce lungo i secoli con l'assistenza dello Spirito Santo,...≫ [15] che riversa nella Chiesa doni gerarchici e carismatici. ≪L'ufficio poi di interpretare autenticamente la parola di Dio scritta o trasmessa e affidato al solo magistero vivo della Chiesa.≫ [16]

Esistenzialismo

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Nel XX secolo, gli esistenzialisti religiosi suggerivano che la rivelazione non trattasse di un contenuto riguardante se stessa; piuttosto, ritengono che Dio ispiri persone con la Sua presenza venendo in contatto con loro. Da questo punto di vista la Bibbia e una risposta umana che annota come essi rispondevano a Dio.

La rivelazione o l'informazione da una fonte soprannaturale ha una importanza minore in altre tradizioni religiose, non e di grande importanza in religioni asiatiche come il Taoismo , e il Confucianesimo ; ma sono state notate affinita tra la rivelazione nelle religioni abramitiche e il principio dell? illuminazione nel buddismo .

Visitazione

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Un'esperienza di presenza o comunicazione tra il recentemente defunto e il suo coniuge o la sua progenie e chiamata "visitazione". Questa esperienza puo essere interpretata da alcune persone come rivelazione della volonta di Dio. Tali esperienze sono considerate normative e non patologiche secondo i DSM IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).

  1. ^ RIVELAZIONE , Enciclopedia Italiana (1936), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
  2. ^ Costituzione dogmatica, Dei Verbum , 2, Concilio Vaticano II
  3. ^ CCC 53
  4. ^ CCC 54 e segg.
  5. ^ a b c CCC 66
  6. ^ Gv 16,12-13
  7. ^ Il veggente e infatti colui che vede.
  8. ^ Santa Caterina da Siena , Il dialogo della divina provvidenza , Ed. Cantagalli, 2001, p. 14: ≪Lo straordinario e che Caterina dettava soltanto quando, in forza del rapimento, i suoi sensi sembravano come morti. Durante il tempo dell'estasi, i suoi occhi non vedevano, i suoi orecchi non udivano, le sue narici non sentivano l'odore,[...] Trovandosi in questo stato, tuttavia, pote dettare quel libro, per farci capire che esso fu composto non per alcuna virtu naturale, ma per virtu dello Spirito Santo che operava in lei.≫
  9. ^ Heschel, Abraham Joshua, God in Search of Man: A Philosophy of Judaism , Northvale, NJ, Aronson Inc., 1987, ISBN  0-87668-955-1 .
  10. ^ CCC n.105
  11. ^ CCC n.106
  12. ^ Concilio Vaticano II, cost.dogm. Dei Verbum , n.2, ≪...Cristo, il quale e insieme il "mediatore e la pienezza" di tutta intera la rivelazione.≫
  13. ^ Concilio Vaticano II, cost.dogm. Dei Verbum , n.2
  14. ^ La rivelazione nell'Antico e Nuovo Testamento , su Teologia Spicciola .
  15. ^ Concilio Vaticano II, cost.dogm. Dei Verbum , n.8, ≪La Chiesa nel corso dei secoli, tende incessantemente alla pienezza della verita divina,...≫
  16. ^ Concilio Vaticano II, cost.dogm. Dei Verbum , n.10

Bibliografia

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  • Concilio Vaticano II, Costituzione Dogmatica Dei Verbum , Ed. Paoline, 1965, ISBN 88-315-0221-2
  • Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), Ed. Libreria Editrice Vaticana, 1999, ISBN 88-209-2638-5
  • Hugh Dermot McDonald, Theories of Revelationː An Historical Study 1700-1860 , Londra, Macmillan, 1959.
  • Hugh Dermot McDonald, Theories of Revelationː An Historical Study 1860-1960 , Londra, George Allen & Unwin, 1963.
  • John Hicks, Revelation , in Donald M. Borchert (a cura di), Encyclopedia of Philosophy. Second Edition , vol.?8, Farmington Hills, Thomson Gale, 2006, pp.?451-454.
  • Jean-Yves Lacoste, Revelation , in Jean-Yves Lacoste (a cura di), Encyclopedia of Christian Theology , vol.?3, New York, Routledge, 2006, pp.?1383-1391.
  • Karl Rahner, Revelation , in Karl Rahner (a cura di), Sacramentum Mundiː An Encyclopedia of Theology , vol.?5, New York, Herder and Herder, 1970, pp.?342-359.
  • Keith Ward, Religion and Revelationː A Theology of Revelation in the World’s Religions , Oxford, Clarendon Press, 1994.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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