L'
Inquisizione
(dal?
latino
inquisitio
, "indagine, ricerca") era l'istituzione ecclesiastica fondata dalla
Chiesa cattolica
per indagare, mediante un apposito
tribunale
, i sostenitori di teorie considerate contrarie all'
ortodossia cattolica
(le cosiddette
eresie
).
Storicamente, l'Inquisizione si puo considerare stabilita gia nel Concilio presieduto a
Verona
nel
1184
da
papa Lucio III
e dall'imperatore
Federico Barbarossa
, con la costituzione
Ad abolendam diversarum haeresium pravitatem
e fu perfezionata da
Innocenzo III
e dai successivi papi
Onorio III
e
Gregorio IX
, con l'occorrenza di reprimere il movimento
cataro
, diffuso nella
Francia meridionale
e nell'
Italia settentrionale
, e di controllare i diversi e attivi movimenti spirituali e pauperistici.
Nel
1252
, con la
bolla
Ad extirpanda
indirizzata ai podesta di Lombardia, Romagna e Marca Trevigiana,
Innocenzo IV
autorizzo l'uso della
tortura
perche gli eretici gia ritenuti colpevoli dopo un interrogatorio con l'autorita religiosa rendessero all'autorita civile un'aperta confessione e indicassero altri eretici.
[1]
Giovanni XXII
estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la
stregoneria
. Tale
Inquisizione medievale
si distingue dall'
Inquisizione spagnola
, istituita da
Sisto IV
nel
1478
su richiesta dei sovrani
Ferdinando
e
Isabella
, che fu estesa nelle colonie dell'
America
centro-meridionale e nel
Regno di Sicilia
(ma non nel
Regno di Napoli
, per la fiera opposizione popolare), e dall'
Inquisizione portoghese
, istituita nel
1536
da
Paolo III
su richiesta del re
Giovanni III
, che si estese dal
Brasile
, alle
Isole di Capo Verde
e a
Goa
, in
India
.
In seguito, allo scopo di combattere piu efficacemente la
Riforma protestante
, il 21 luglio
1542
Paolo III
emano la bolla
Licet ab initio
, con la quale si costituiva l'
Inquisizione romana
, ossia la ≪Congregazione della Sacra, Romana ed Universale Inquisizione del santo Offizio≫.
[2]
Mentre nel
XIX secolo
gli Stati europei soppressero i tribunali dell'Inquisizione, questa fu mantenuta dallo
Stato pontificio
e assunse nel
1908
, regnante
Pio X
, il nome di ≪Sacra Congregazione del Santo Offizio≫,
[2]
finche con il
Concilio Vaticano II
, durante il pontificato di
Paolo VI
, in un clima profondamente mutato dopo il papato di
Giovanni XXIII
, assunse nel
1965
il nome di ≪
Congregazione per la Dottrina della Fede
≫.
[2]
Dal giugno 2022 e stata rinominata come
Dicastero per la Dottrina della Fede
.
Struttura e scopi dell'Inquisizione
modifica
Da una stessa fonte cattolica
[3]
si ricava il ventaglio degli obiettivi perseguiti dal tribunale dell'Inquisizione. Stabilito che l'Inquisizione si propose, nel corso della sua lunga esistenza, di perseguire soprattutto gli eretici, ossia coloro che ≪dogmatizzano contro la fede cristiana e generalmente contro la religione≫, nella sua fase matura coinvolse, pur essendo di giurisdizione ecclesiastica, anche il potere civile, dal momento che i regnanti considerarono generalmente la religione ≪come il primo bene de' popoli e come eziandio il piu forte baluardo della pubblica sicurezza≫, collaborando con i poteri ecclesiastici alla repressione delle eresie, ≪sempre infeste all'altare insieme ed al trono≫.
A Roma, dal Cinquecento, l'Inquisizione aveva per prefetto lo stesso papa che nominava gli inquisitori generali, un gruppo di cardinali appartenenti alla Congregazione della sacra Inquisizione, e gli inquisitori particolari, consultori della Congregazione; nelle diverse diocesi dello Stato pontificio erano presenti altri inquisitori. Nella Spagna e nel Portogallo venivano nominati dal re gli inquisitori generali, confermati dal papa.
L'autorita dell'Inquisizione, in materia di fede, si estendeva ≪sopra qualunque persona di qualunque grado, condizione e dignita, ossia vescovi, magistrati, comunita, ne vi ha privilegio personale o locale ch'esenti dalla di lui giurisdizione≫: i magistrati e i giudici erano tenuti ad eseguire i suoi decreti, sotto pena di scomunica.
Gli inquisitori procedevano:
- ≪contro gli eretici ed i fautori o ricettatori di essi, contro i sospetti di una falsa credenza, contro quelli che impediscono agli inquisitori di esercitar liberamente il loro uffizio, e contro quelli che richiesti a prestar la loro opera per poterlo eseguire, si ricusano, ancorche siano principi, magistrati e comunita≫;
- ≪contro i pagani che venuti alla fede e battezzati, ritornano a professare il paganesimo≫;
- ≪contro i malefici ed i sortilegi che con arti superstiziose tentano di danneggiare il prossimo; contro gli astrologi giudiziari, divinatori e maghi, molto piu se questi abbiano fatto patti col demonio, ed abbiano apostatato dalla vera religione; contro quelli che impediscono ai bramosi di professare la vera fede e di abbracciarla; contro chi predichi dottrine scandalose e contrarie alla vera religione; contro quelli che in pubbliche lezioni o dispute, ed anche in discorsi e scritti privati sostengono che la ss. Vergine non sia stata concepita senza macchia originale≫;
- ≪contro chi usa litanie nuove non approvate dalla sacra congregazione de' riti; contro chi celebra la messa e ascolta le confessioni non essendo sacerdote; contro i sacerdoti sollecitanti a cose turpi nell'atto della confessione o immediatamente innanzi o dopo di essa, o nell'occasione o col pretesto della medesima; contro i ministri del sagramento della penitenza, che negligentino di avvertire i penitenti dell'obbligo di denunziare i sollecitenti, o che insegnano non esservi siffatta obbligazione, e contro i testimoni falsi e calunniatori che depongono in causa di fede≫;
- ≪contro i cristiani apostati, anzi possono procedere contro i giudei ed altri infedeli se neghino quelle verita, che nella loro credenza sono comuni coi cristiani, se invochino o facciano sacrifizi ai demoni, e cerchino d'indurre i cristiani ad eseguirli, se pronunzino delle bestemmie ereticali, ed in molti altri casi≫.
Sette regole per "appendere" il sospettato
L'inquisitore e il vescovo possono sottoporre qualcuno alla tortura? In caso affermativo, a quali condizioni? Essi possono ricorrere alla tortura, conforme alle decretali di Clemente V (Concilio di Vienne), a condizione di deciderlo insieme. Non ci sono regole precise per determinare in quali casi si possa procedere alla tortura (Sospensione del condannato con funi e caduta con strappi di corda). In mancanza di giurisprudenza precisa, ecco sette regole di riferimento.
1. Si tortura l'accusato che vacilla nelle risposte, affermando ora una cosa, ora il contrario, ma sempre negando i capi d'accusa piu importanti. Si presume in questo caso che l'accusato nasconda la verita e che, pungolato dagli interrogatori, si contraddica. Se negasse una volta, poi confessasse e si pentisse, non sarebbe considerato un “vacillante” ma come “eretico penitente” e verrebbe condannato.
2. Sara torturato il diffamato che abbia contro anche un solo testimone. Infatti la pubblica nomea piu un testimone costituiscono insieme una mezza prova, cosa che non stupira nessuno dal momento che una sola testimonianza vale gia come un indizio. Si dira testis unus, testis nullus? Cio vale per la condanna, non per la presunzione. Una sola testimonianza a carico dunque basta. Tuttavia, ne convengo, la testimonianza di uno solo non avrebbe la stessa forza di un giudizio civile.
3. Il diffamato contro il quale si e riusciti ad accumulare uno o piu indizi gravi deve essere torturato. La diffamazione piu gli indizi bastano. Per i preti, basta la diffamazione (tuttavia si torturano solo i preti infami). In questo caso le condizioni sono sufficientemente numerose.
4. Sara torturato colui contro il quale deporra uno solo in materia di eresia e contro il quale si avranno inoltre indizi veementi o violenti.
5. Colui contro il quale peseranno piu indizi veementi o violenti verra torturato, anche se non si dispone di alcun testimone a carico.
6. A maggior ragione si torturera colui il quale, simile al precedente, avra in piu contro di se la deposizione di un testimone.
7. Colui contro il quale si ha solo diffamazione o un solo testimone o un solo indizio non verra torturato: una di queste condizioni, da sola, non basta a giustificare la tortura.
Tratto da:
Fra Nicolau Eymerich,
Manuale dell'Inquisitore
. Ed. Piemme. Casale Monferrato, 1998
Il
processo accusatorio
, previsto dal
diritto romano
, consisteva nel pubblico confronto orale fra accusatore e accusato, al quale assisteva il giudice: l'onere della prova ricadeva sull'accusatore, che se non dimostrava le proprie accuse, era condannato dal giudice alla pena che avrebbe dovuto subire l'accusato in caso di riconosciuta colpevolezza. Il tribunale dell'Inquisizione adotto invece la procedura del
processo inquisitorio
? dal
latino
inquisitio
, indagine?? nel quale il giudice e anche accusatore: sulla base di una denuncia anche generica, egli e tenuto a raccogliere le
prove
della colpevolezza dell'imputato, conducendo indagini segrete e dirigendo il processo al quale, secondo quanto stabilito nel
1205
dalla decretale
Si adversus vos
di
Innocenzo III
, il pubblico non puo assistere ne e ammessa la presenza di un avvocato difensore; le testimonianze e le dichiarazioni dell'imputato sono verbalizzate. Per giungere alla condanna e sufficiente la testimonianza concorde di almeno due testimoni o la confessione dell'imputato, il quale viene detenuto in carcere durante lo svolgimento del processo, che non ha una durata predefinita e le cui udienze?? i
costituti
? si svolgono a discrezione dello stesso giudice.
Se la prova della colpevolezza non viene raggiunta e allo scopo di sciogliere le eventuali contraddizioni presenti nelle sue deposizioni, l'imputato e sottoposto a
tortura
- mezzo di coercizione legittimato dalla giurisprudenza fino al
XVIII secolo
- generalmente consistente nella
corda
: legate le braccia dietro la schiena, l'imputato, nudo, viene sollevato da terra dalla corda che scorre su una carrucola fissata al soffitto. Egli e tenuto in quella condizione per non piu di mezz'ora, perche una durata superiore puo comportare gravi conseguenze, dalle lesioni agli arti superiori fino al collasso cardiocircolatorio, ma spesso la tortura della corda avviene in altro modo: la corda viene lasciata e poi bloccata all'improvviso, in modo da provocare strappi muscolari e slogature delle spalle oppure direttamente si danno allo stesso scopo violenti strattoni alla corda con il torturato ancora a terra; talvolta all'imputato sospeso in alto si avvicinavano torce o candele alle gambe provocando forti ustioni. La tortura poteva essere reiterata piu volte nel corso del processo, anche per cercare torture piu efficaci ed invasive.
Se ritiene che l'accusa di
eresia
sia stata provata (anche tramite la confessione estorta dopo ripetute torture), il tribunale chiede all'imputato di
abiurare
, cioe di rinnegare le proprie convinzioni. Abiurando, se non e recidivo, l'imputato evita la condanna a morte e viene condannato a pene diverse, dalle preghiere ai digiuni, dalla multa alla confisca dei beni, dall'obbligo di indossare, per sempre o per un determinato periodo, l'
abitello
? una veste gialla con due croci rosse sul petto e sulla schiena che lo identifica pubblicamente come eretico penitente ? fino al carcere, anche a vita. Se e recidivo (magari anche solo per aver prima confessato sotto tortura e poi negato),
relapso
, l'imputato e condannato necessariamente a morte: pentendosi, viene prima strangolato o impiccato e il cadavere viene poi bruciato e le ceneri disperse; se e impenitente, viene bruciato vivo. La pena viene eseguita dall'autorita civile, il cosiddetto
braccio secolare
? al quale il tribunale dell'Inquisizione rilascia il reo ? in quanto gli ecclesiastici non possono ≪spargere il sangue≫, come indicato dalla costituzione
De iudicio sanguinis et duelli clericis interdictio
del
Concilio Lateranense IV
del
1215
; anche all'autorita civile il tribunale raccomanda di eseguire la sentenza evitando di
spargere il sangue
del condannato e la bruciatura sul rogo, con o senza strangolamento preventivo, evita appunto lo spargimento di sangue.
[4]
L'insegnamento della Chiesa primitiva
modifica
Le prime comunita cristiane conobbero subito divisioni al loro interno ma non vi sono indicazioni all'uso della forza per ricondurre all'osservanza delle dottrine condivise chi se ne fosse allontanato, anche se in rari casi si parla di scontri fisici tra chi sosteneva diverse interpretazioni dottrinali.
In
Matteo
18, 15-22. dopo la parabola della pecora smarrita, e scritto che ≪se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinche ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano [...] Allora Pietro, accostatosi, gli disse: Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovro perdonare? Fino a sette volte? Gesu gli disse: Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette≫.
Il
Tamburini
[5]
ne dedusse che ≪1º. Gesu non approva la conversione delle pecore smarrite che con i mezzi della dolcezza ispirati dall'amore e dalla bonta. 2º. Che non si puo scomunicare l'eretico che dopo tre correzioni e nelle indicate circostanze. 3º. Che l'ordine inquisitoriale delle denunce avanti questo tempo e affatto opposto alla dolcezza di Gesu Cristo≫.
Anche
Paolo di Tarso
(II
Tessalonicesi
3, 14-15) invita a non considerare nemico ma ad ammonire fraternamente chi non segua il suo insegnamento e nella
lettera a Tito
(3, 10) suggerisce di allontanare ≪dopo un primo e un secondo ammonimento, chiunque provochi scissioni≫, mentre I
Pietro
(5, 2-3) esorta gli anziani a sorvegliare la comunita ≪non con la forza ma volentieri [...] non tiranneggiando ma essendo modelli≫.
Nei primi anni del
II secolo
Ignazio
, nella lettera agli Smirnesi (IV, 1, raccomanda di evitare gli eretici che chiama ≪belve in forma umana≫, ma invita a pregare per loro affinche si ravvedano, mentre nel
212
Tertulliano
, (
Ad Scapulam
, 11) scrive che ≪la liberta di professare la religione che si ama e fondata sui diritti della natura e delle genti, perche la religione privata di un individuo non e causa di bene o di male ad alcuno. La religione non ha interesse a violentare nessuno: il nostro assenso vuole essere volontario e non costretto con la forza≫.
Gia l'imperatore
Costantino I
era intervenuto negli affari della Chiesa esiliando con un proprio decreto i vescovi dichiarati eretici dal
Concilio di Nicea
(convocato e presieduto dallo stesso imperatore allo scopo di appianare le dispute sorte tra i cristiani) e nei decenni successivi si arrivo a scontri armati con gli
ariani
, cioe con i seguaci di quel vescovo
Ario
che prima il
concilio di Nicea
condanno, ma poi l'imperatore Costantino richiamo a corte, arrivando a farsi battezzare proprio da lui in punti di morte, abbandonando l'adorazione del "
Sole invitto
", che aveva professato per tutta la vita.
Questa situazione ebbe un ulteriore sviluppo nel
380
quando l'imperatore
Teodosio I
, con l'
editto di Tessalonica
, trasformo l'impero romano in uno stato confessionale, prevedendo pene per chi non professava la religione degli apostoli, delegando al vescovo di Roma la persecuzione degli eretici nella parte occidentale dell'impero. Negli anni immediatamente successivi altri editti imperiali aumentarono le pene a carico degli eretici, fino ad arrivare alla pena di morte. Nel
385
il vescovo spagnolo
Priscilliano
fu processato per eresia e ucciso su ordine dell'imperatore
Magno Massimo
. Alcuni monaci
parabolani
di
Alessandria d'Egitto
massacrarono la filosofa pagana
Ipazia
nel
415
.
Non risulta che nel corso di questo periodo ci siano state persecuzioni a carattere ideologico.
Alcuni storici, prendendo spunto da questo fatto, hanno sostenuto che, in fondo, l'atteggiamento del potere politico nei confronti delle eresie fu sempre uguale, sia durante l'impero romano che nel
Medioevo
: occuparsene poco o niente fin quando il dissenso ideologico non si trasformava in dissenso politico.
Nei primi dieci secoli dell'era cristiana si era dunque stabilizzata una distinzione dei ruoli fra giurisdizione ecclesiastica (la Chiesa attraverso i suoi vescovi definiva l'ortodossia, giudicava gli eretici e poteva comminare pene di tipo spirituale fino alla scomunica) e giurisdizione civile (che giudicava gli eretici in quanto ritenuti nemici dello Stato e comminava pene corporali, fino alla morte).
Dopo secoli di sostanziale compattezza, sul finire del
XII secolo
la Cristianita fu attraversata dai segnali di un profondo cambiamento. L'
Alto Medioevo
era finito; le
citta
, i grandi centri della vita dell'
Impero romano
, riprendevano a popolarsi e a divenire snodi fondamentali per l'economia e la visione del mondo (nelle citta del
Basso Medioevo
nacquero infatti le prime
Universita
). I tradizionali centri di potere cominciarono a sentirsi minacciati.
Per centinaia di anni la vita dell'uomo si era svolta nelle campagne e la societa si era data una struttura ben precisa costituita da tre ordini ben distinti: sacerdoti, combattenti, lavoratori manuali (
oratores
,
bellatores
,
laboratores
). Adesso, invece, la tradizionale organizzazione del tempo, del lavoro entrava in crisi, il centro della vita si spostava e i rapporti di potere tradizionali erano compromessi da una classe emergente: la
borghesia
.
Non fu un caso se le prime eresie, contro cui si scateneranno le persecuzioni politico-religiose, furono tutte eresie cittadine.
Il movimento dei
catari
, nato in
Francia meridionale
, si diffuse rapidamente nelle aree limitrofe:
Fiandre
e
Lombardia
.
Essi credevano che il mondo fosse dominato dal
male
, contrapposto al
bene
di Dio: rifiutavano percio ogni
rito
che utilizzasse i prodotti del mondo e ogni cibo che fosse generato da un atto sessuale, oltre che negare l'incarnazione di Cristo. Suddividevano la loro comunita in "perfetti" che vivevano ripudiando i beni materiali, e in semplici "credenti" che non potevano pregare ma solo affidarsi a un percorso di iniziazione; la gerarchia era composta da diaconi, presbiteri e vescovi.
[
senza?fonte
]
Nel
1173
, invece,
Pietro Valdo
, un ricco mercante, da cui ebbe origine il movimento dei
valdesi
, aveva cominciato la sua attivita di predicatore in un piccolo centro urbano come
Lione
. Il movimento predicava le sue dottrine, prive di elementi teorici di conflitto con la Chiesa ma basate su una lettura semplice e letterale delle Scritture. La predicazione di Valdo ebbe un successo straordinario. Comunita valdesi nacquero presto in
Germania
,
Spagna
,
Provenza
,
Italia
, anch'esse organizzate secondo la distinzione tra "perfetti" e "amici" e secondo i tre gradi dell'ordine.
Al di la delle differenze sul piano dottrinale, questi movimenti erano accomunati da un identico tentativo di vivere in comunita animate da uno spirito di autentica fratellanza che (come piu tardi
Lutero
) credevano di rintracciare nel
Cristianesimo
delle origini. Proprio in virtu di tale spirito egualitario, tuttavia, inevitabilmente si ponevano in aperto contrasto con la rigida, gerarchica struttura sociale che la societa medievale si era data.
Le prime persecuzioni degli eretici
modifica
Nel
1208
,
Innocenzo III
scateno una guerra contro i
catari
(o
Albigesi
). La
crociata albigese
avvenne in due fasi: dal
1209
al
1215
(crociata dei baroni) e dal
1215
al
1225
, dopo che ci furono nuove rivolte, intervenne direttamente il re. I perseguitati vennero giustiziati in maniera sommaria e i loro beni furono confiscati dal regno. L'inquisizione entro in campo solo dal
1223
.
Le prime misure inquisitoriali erano state approvate nel
1179
dal
Concilio Lateranense III
. Fra esse, in particolare, il dettato del canone 27 legittimava la
scomunica
e l'avvio di
crociate
contro gli eretici.
Il procedimento inquisitorio fu formalizzato nella
giurisdizione ecclesiastica
da
papa Lucio III
nel
1184
con la
bolla
Ad abolendam
, che stabili il principio - sconosciuto al
diritto romano
- in virtu del quale si poteva formulare un'accusa di
eresia
contro qualcuno e iniziare un
processo
a suo carico anche in assenza di testimoni attendibili; la norma venne poi ribadita nel
1215
dal
Concilio Lateranense IV
, che dava vita all'istituzione di ≪procedure d'ufficio≫: si poteva, cioe, instaurare un processo sulla base di semplici sospetti o delazioni; non solo: chiunque fosse venuto a conoscenza di una possibile eresia doveva immediatamente denunciare il fatto al piu vicino tribunale dell'Inquisizione, altrimenti sarebbe stato considerato corresponsabile.
Il termine
inquisizione
, tuttavia, si trova documentato per la prima volta negli atti del
Concilio
di
Tolosa
tenutosi in
Francia
nel
1229
.
Per rispondere al dilagare di fenomeni ereticali e all'emorragia di fedeli la Chiesa cattolica reagi in due modi:
- appoggiandosi ai movimenti che pur propugnando un piu autentico cristianesimo rimanevano obbedienti alla Chiesa e cioe
domenicani
e
francescani
;
- istituendo uno speciale tribunale ecclesiastico che avesse il compito di individuare gli eretici e di ricondurli alla ≪vera≫ fede: l'Inquisizione.
Periodizzazione e storiografia dell'Inquisizione
modifica
Nella storia di questo istituto gli storici distinguono tre fasi:
Negli ultimi decenni alcuni studiosi hanno quindi sostenuto una posizione revisionista, affermando che l'idea di Inquisizione oggi diffusa nell'immaginario collettivo, e mainstream storico, non trovi riscontro nella documentazione storica, e parlano in proposito di
Leggenda nera dell'Inquisizione
, in riferimento ad una presunta forzatura operata dalla pubblicistica protestante prima e anticattolica poi a partire dal XVI secolo. Tra questi storici, Christopher Black
[6]
, argomenta che l'Inquisizione non fu ≪una storia cosi macabra come le leggende e i pregiudizi possono suggerire≫, e che le sentenze di morte furono poche se paragonate a quelle degli altri tribunali italiani, ed anche il ricorso alla tortura fu piu raro di quanto comunemente praticato dai signorotti locali o dai giudici dei comuni, titolari del potere di repressione penale, mentre talvolta veniva anche concesso ai presunti colpevoli il diritto al patteggiamento della pena
[7]
. Molti degli abusi derivarono dalla prassi di confiscare i beni del condannato, attribuendoli in quota ai giudici (a compenso del loro lavoro e della paga del boia torturatore) ed agli accusatori, anche se raramente si procedeva contro benestanti.
Alla persecuzione degli eretici si sovrappose poi la caccia alle streghe, che si riteneva avessero stipulato un patto col demonio per ottenere particolari poteri.
In sintesi, l'Inquisizione medievale si divide in due fasi, vescovile e legantina. La prima prevedeva che i singoli vescovi cercassero gli eretici e li sottoponessero a processo, culminante in una scomunica; vi sono pero casi di uccisione da parte di forze civili contro i movimenti ereticali, visti anche come forza sovversiva. Nella seconda fase, il papa nominava degli inquisitori permanenti con poteri superiori al vescovo; contemporaneamente l'imperatore
Federico II
istitui la pena del rogo. Nel
1252
, a causa di numerose uccisioni di inquisitori da parte di eretici, venne consentito l'uso della tortura (fino ad allora praticata solo nei processi secolari), comunque nella maggior parte dei casi trascurata; due anni dopo vengono istituite delle giurie popolari che dovevano affiancarsi all'inquisitore. L'inquisizione comminava solo pene spirituali, ma spesso a seguito di processi inquisitori veniva applicata la pena di morte da parte del potere secolare.
L'
Inquisizione medievale
ha origine con la nascita stessa dell'inquisizione e, come si e visto, si fa ufficialmente cominciare nel
1179
o
1184
.
Nel
1179
il
Concilio Lateranense III
aveva stabilito il principio che le leggi dei principi e le punizioni corporali in esse previste potevano servire da deterrente nell'opera di riconversione alla fede cattolica.
Cinque anni dopo, nel decreto
Ad abolendam
,
papa Lucio III
affermava:
≪Alle precedenti disposizioni [...] aggiungiamo che ciascun arcivescovo o vescovo, da solo o attraverso un arcidiacono o altre persone oneste e idonee, una o due volte l'anno, ispezioni le parrocchie nelle quali si sospetta che abitino eretici; e li obblighi tre o piu persone di buona fama, o, se sia necessario, tutta la comunita a che, dietro giuramento, indichino al vescovo o all'arcidiacono se conoscano li degli eretici, o qualcuno che celebri riunioni segrete o si isoli dalla vita, dai costumi o dal modo comune dei fedeli.≫
In questi due provvedimenti gli storici (in questo caso concordi) vedono una svolta storica.
Se fino a quel momento, infatti, la Chiesa si era limitata a definire quali proposizioni teologiche fossero eretiche e, al massimo, procedere alla
scomunica
, adesso si faceva carico ai vescovi di ricercare (inquisire appunto) esplicitamente gli eretici e processarli. In secondo luogo, se fino a quel momento la Chiesa era stata fortemente critica nei confronti delle punizioni corporali (la fede doveva essere persuasa, non costretta), ora, invece, si auspicava che le legislazioni civili prevedessero pene per gli eretici e si chiedevano provvedimenti contro i
Catari
.
Nel
1209
si scateno una vera e propria persecuzione nel sud della
Francia
contro l'eresia catara (
crociata contro gli Albigesi
). Pare che in un solo anno furono uccise 20.000 persone e che lo stesso
papa Innocenzo III
, che in un primo momento aveva legittimato la crociata, abbia poi cercato di sedare gli eventi senza peraltro riuscirci.
Nel
1231
papa Gregorio IX
affido il compito dell'Inquisizione a dei giudici nominati e inviati da lui stesso che avevano, tra l'altro, il potere di deporre il vescovo qualora riscontrassero inefficienze nel suo operato.
Il ruolo di giudice inquisitore cosi sottratto ai vescovi fu affidato, in un primo momento, a monaci
cistercensi
e poi a frati domenicani e francescani. Rivesti, ad ogni modo, un ruolo primario l'intervento imperiale (soprattutto con Federico II): l'eresia fu considerata reato di lesa maesta, in quanto sulla religione cattolica si fondava l'impero.
La predominante scelta a favore dell'Ordine dei domenicani, da poco fondato dallo spagnolo
Domenico di Guzman
, era dovuta sia alla loro preparazione teologica (domenicano fu, ad esempio,
Tommaso d'Aquino
, il maggiore esponente della
filosofia cristiana medievale
), sia perche l'ordine domenicano aveva fin dall'inizio avuto una dimensione europea; i frati domenicani, inoltre, a differenza dei vecchi
ordini monastici
, agivano soprattutto nelle citta, dove i predicatori eretici svolgevano la loro opera.
La bolla
Ad extirpanda
, emessa il 15 maggio
1252
da
papa Innocenzo IV
e indirizzata ai podesta di
Lombardia
,
Romagna
e
Marca Trevigiana
, prevedeva per il sospetto di eresia l'interrogatorio da parte del
vescovo
diocesano o di un suo vicario. Se riconosciuto colpevole, veniva rimandato al podesta, a cui era concessa la facolta di avvalersi della
tortura
perche il reo rendesse un'aperta confessione dell'eresia di cui era stato trovato colpevole e indicasse i suoi compagni.
[1]
L'esperienza dell'inquisizione medievale si concluse intorno alla meta del
Trecento
.
L'Inquisizione medievale opero soprattutto nel sud della
Francia
e nel
nord Italia
, cioe nelle due aree dov'erano maggiormente presenti
Catari
e
Valdesi
. In
Spagna
fu presente nel regno di
Aragona
, ma non nel regno di
Castiglia
. Nel resto d'
Europa
non sembra abbia avuto una particolare incisivita, anche se si estese alla
Germania
, dove sara fatta propria dai riformisti di
Lutero
, e in
Scandinavia
.
L'Inquisizione spagnola venne istituita in Spagna nel
1478
, con una bolla di
papa Sisto IV
, dietro sollecitazione di
Ferdinando II d'Aragona
e
Isabella di Castiglia
. A differenza dell'
inquisizione medievale
, qui gli Inquisitori dipendevano dalla corona spagnola e non dal Papa. Loro compito principale, inizialmente, fu occuparsi degli Ebrei convertiti al cristianesimo, i cosiddetti
conversos
(appunto convertiti) o
marrani
, per verificare la genuinita della loro conversione.
Dalla penisola iberica i tribunali dell'Inquisizione passarono ai possedimenti spagnoli nel mondo (
Sicilia
,
Sardegna
e poi
Messico
,
Lima
,
Cartagena de Indias
). Dato che gli Inquisitori potevano agire in tutti i territori dell'Impero, mentre i giudici ordinari dipendevano dai singoli stati e non potevano valicarli, i re spagnoli col tempo trasformarono l'apparato dell'Inquisizione in una specie di polizia segreta internazionale col compito di prevenire possibili colpi di stato.
Secondo il sociologo della religione
Rodney Stark
della Baylor University
[8]
nel periodo tra il
1480
ed il
1700
vi sarebbero state 44.674 persone giudicate, di cui solamente 826 condannate a morte dall'Inquisizione ispanica cioe l'1,8% degli inquisiti, con una media di dieci condanne capitali all'anno
[9]
.
All'interno di questa Inquisizione gli storici distinguono 4 momenti:
- Nascita (
1478
-
1530
): periodo di intensa attivita e pene severe; obiettivo principale i
conversos
(gli ebrei convertiti), gli eretici e i focolai protestanti dell'
Universita di Alcala de Henares
e di
Siviglia
.
- Decadenza (
1530
-
1640
): eccetto una recrudescenza sotto il regno di
Filippo II
, questo periodo fu caratterizzato da una notevole diminuzione del numero di processi; obiettivo principale furono i nuovi convertiti al Cristianesimo e la censura dei libri; agli inquisitori fu anche chiesto di sorvegliare l'attivita degli stranieri sospettati di crimini ideologici.
- Rinascita (
1640
-
1660
): le fonti testimoniano un aumento del numero di processi.
- Dissoluzione (
1668
-
1820
): in quest'ultimo periodo il tribunale si limito a coartare la liberta di espressione e a impedire la propagazione di idee ritenute eccessivamente progressiste.
Nel
1820
fu abolita definitivamente, anche se qualche episodio continuo nei territori dominati dai
carlisti
. Dopo il
1834
non si hanno piu notizie di processi inquisitoriali.
Nata nel
1536
su richiesta del re
Giovanni III
, nei primi tre anni di attivita essa rimase sotto il controllo del papa, ma nel
1539
il re nomino inquisitore maggiore suo fratello dom Henrique e infine, nel
1547
, il papa accetto ufficialmente che l'Inquisizione dipendesse dalla corona come accadeva in
Spagna
.
Nel
1560
inquisitori portoghesi giunsero nella citta indiana di
Goa
e nella restante parte dei possedimenti portoghesi in
Asia
. Obiettivo primario di questa Inquisizione asiatica erano i convertiti al cristianesimo dall'
induismo
. Tra gli effetti piu curiosi di questa Inquisizione di Stato, l'accanimento contro il
Quixote
cervantino: che per oltre un secolo, dalla sua pubblicazione fino al principio dell'eta Pombalina, pote circolare, nel Regno del Portogallo, solo in edizione espurgata; mentre veniva fatto esplicito divieto, dagli stessi tribunali di Lisbona e di Coimbra, di leggere
La Celestina,
altra opera che, come il
Quixote
, in Ispagna avra sempre libero corso di lettura e ristampa.
L'Inquisizione portoghese fu abolita dalle Corti Generali nel
1821
.
L'Inquisizione romana (o Sant'Uffizio)
modifica
La Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione o Sant'Uffizio fu creata nel
1542
da
papa Paolo III
con la
bolla
Licet ab initio
.
Consisteva di un collegio permanente di cardinali e altri prelati dipendente direttamente dal papa: il suo compito esplicito era mantenere e difendere l'integrita della fede, esaminare e proscrivere gli errori e le false dottrine.
A questo scopo fu anche creato l'
Indice dei libri proibiti
(1559).
Il raggio d'azione degli inquisitori romani comprendeva tutta la Chiesa cattolica, ma la sua concreta attivita, fatta eccezione per alcuni casi (come quello del cardinale inglese
Reginald Pole
), si restrinse quasi solo all'Italia. Va ricordato che, tra gli stati italiani, la
Repubblica di Lucca
si oppose sempre alla penetrazione sul suo territorio dell'Inquisizione Romana. Questo fatto non impedi la persecuzione di streghe e protestanti, che fu pero condotta da magistrati statali, come in altri stati europei, portando comunque, senza spargimento di sangue, all'emigrazione forzata dei principali esponenti della fede riformata.
Dopo la bolla
Licet ab initio
i processi inquisitoriali vengono assistiti anche da un delegato laico quando i giudici fossero stranieri. Dall'inizio Seicento, i signori italiani cominciarono a rivendicare il diritto di nomina degli Inquisitori (come avveniva in Spagna). Tuttavia, questo cambiamento porto anche al moltiplicarsi dei casi di stregoneria, come avvenne in Piemonte anche dopo il periodo di maggiore moderazione del Sant'Uffizio alla fine del Cinquecento.
[10]
Tra i processi famosi celebrati dal tribunale dell'Inquisizione si ricordano quello a carico di
Giordano Bruno
, il
processo a Galileo Galilei
e i cinque processi, con applicazione della tortura, contro
Tommaso Campanella
, conclusisi con la messa al rogo del primo, la condanna per eresia e con l'abiura delle sue concezioni astronomiche per il secondo e complessivamente circa 30 anni trascorsi in carcere per il terzo (pena dell'ergastolo, ma scontata nella villa medicea di Arcetri, grazie alla protezione dei Medici, signori di Firenze). Nessun medico, allo stato attuale delle ricerche, e stato mai perseguito dall'Inquisizione romana per lo studio dell’anatomia o per la pratica della dissezione.
[11]
Delle inquisizioni nate a partire dal Medioevo e l'unica ancora oggi esistente. La caduta dello
Stato pontificio
con l'
unita d'Italia
privo l'Inquisizione delle funzioni repressive prima delegate al
braccio secolare
, riducendola ad apparato puramente
censorio
, attento soprattutto a vietare la circolazione di prodotti culturali che l'apparato ecclesiastico considerava contrari alla teologia e all'etica cattolica.
Essa non e stata tuttavia abolita: la
Romana e Universale Inquisizione
fu rinominata in
Sacra Congregazione del
Sant'Uffizio
il 29 giugno
1908
da
papa Pio X
. Il 7 dicembre
1965
papa Paolo VI
ne cambio il nome in
Congregazione per la dottrina della fede
ridefinendone i compiti.
Papa Giovanni Paolo II
(che in un discorso dell'8 marzo
2000
ha chiesto perdono a nome della Chiesa per i peccati dei suoi appartenenti anche riguardo all'Inquisizione) ne ha ridefinito i compiti - promuovere e tutelare la dottrina della fede e dei costumi cattolici - ponendovi a capo nel
1981
Joseph Alois Ratzinger
, in seguito divenuto anch'egli papa con il nome di
Benedetto XVI
.
L'Inquisizione veneziana, formalmente il
Sant'Uffizio
, era il tribunale istituito congiuntamente dal governo veneziano e dalla
Chiesa cattolica
per reprimere l'eresia in tutta la
Repubblica di Venezia
. L'inquisizione interveniva anche in casi di
sacrilegio
,
apostasia
, libri proibiti,
superstizione
e
stregoneria
. Fu fondata nel
XVI secolo
e abolita nel 1797.
[12]
Pochi anni dopo l'arrivo dei colonizzatori nelle Americhe, fu nominato il primo inquisitore in quelle terre: il missionario spagnolo
Pedro de Cordoba
. Nel 1511 Pedro, appena giunto nel Nuovo Mondo, per primo denuncio le pessime condizioni in cui venivano trattati i nativi, con l'appoggio di
Antonio de Montesinos
e poi relazionate in modo approfondito da
Bartolome de Las Casas
in diversi scritti. La conseguenza di queste azioni fu la bolla papale
Veritas Ipsa
di
Paolo III
del 1537, in cui veniva condannato lo schiavismo a cui erano sottoposti i nativi, ribadendo la loro piena dignita umana e punendo con la scomunica chi li ridurra in schiavitu o sottrarra loro dei beni.
Nel 1569 il re
Filippo II di Spagna
creo tre tribunali dell'Inquisizione, ciascuno dei quali venne chiamato
Tribunal del Santo Oficio de la Inquisicion
: uno in
Messico
, il secondo a
Cartagena de Indias
(nell'attuale Colombia) e il terzo in
Peru
.
Parlando di Inquisizione, si fa spesso riferimento a due vicende che hanno attratto e continuano ad attrarre l'attenzione di larghi strati dell'opinione pubblica: di esse si fa in questa sede qualche cenno, rinviando per il resto alle specifiche voci.
Un capitolo a parte nella storia del tribunale dell'Inquisizione e rappresentato dalla cosiddetta ≪caccia alle streghe≫: l'Inquisizione, come si e detto, era nata per riportare gli eretici nel solco della ≪vera fede≫ e fu solo con
papa Giovanni XXII
(
1316
-
1334
) che la competenza degli inquisitori venne estesa alle persone sospettate di compiere atti di
stregoneria
.
Due inquisitori domenicani, inviati di
papa Innocenzo VIII
in
Germania
,
Heinrich "Institor" Kramer
e
Jacob Sprenger
per venire incontro alle richieste dei loro colleghi approntarono un manuale che conteneva tutte le informazioni utili per riconoscere, interrogare e punire streghe e stregoni. L'opera, pubblicata a
Strasburgo
nell'inverno tra il
1486
e il
1487
aveva un titolo altisonante
Malleus Maleficarum
(
Il martello delle malefiche
) e, dato
per noi
[
non?chiaro
]
significativo, fu un vero best seller, ristampato per ben 34 volte fino al
1669
senza mai lamentare una diminuzione nella richiesta da parte del pubblico e arrivando a una tiratura, per quei tempi assolutamente eccezionale, di 35?000 copie.
[
senza?fonte
]
Molti studiosi hanno affrontato l'argomento e hanno discusso, nel tentativo di determinare delle stime accettabili e condivise sul numero delle vittime della caccia alle "streghe" durante i tre secoli in cui sia i tribunali dell'Inquisizione che quelli della
Riforma
le condussero al rogo. Le cifre che si ipotizzano in ordine alle vittime della persecuzione vanno considerate come ordini di grandezza: le ipotesi piu attuali parlano di circa 110.000 processi e 60.000 esecuzioni
[13]
, mentre a risultati notevolmente inferiori si collocano pochi autori
[14]
. Le vittime furono per l'80% donne.
[
senza?fonte
]
Stime recenti sulle vittime dell'Inquisizione si attestano su un numero di circa 12.000 vittime documentate, per un totale accreditato stimato variabile fra 40.000 e 60.000, un numero inferiore a quanto si e creduto in precedenza.
[15]
Dopo anni di osservazioni e studi Galilei credette di avere trovato la prova inconfutabile della teoria copernicana (il movimento delle maree) e su di essa impernio la sua opera piu nota:
Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo
. L'opera ricevette l'
imprimatur
nel 1630 in seguito alle accettate richieste di modifica, ma segno egualmente la rottura con Roma, e il 28 settembre
1632
il Sant'Uffizio emise la citazione di comparizione di Galilei. Egli sostenne insistentemente di aver voluto confutare, non avallare, la teoria copernicana. L'evidente menzogna rafforzo l'ala intransigente del Sant'Uffizio, che attribui a Galilei una serie di colpe.
Il processo si concluse il 22 giugno 1633, quando Galilei abiuro le sue concezioni astronomiche davanti ai suoi giudici, che in numero di sette su dieci condannarono la teoria copernicana, senza pero definirla formalmente eretica.
Dal testo ufficiale della
sentenza di condanna
contro Galilei si legge che, in quanto riconosciuto colpevole di eresia, potra essere assolto dal sant'Uffizio
≪pur che prima, con cuor sincero e fede non finta, avanti di noi abiuri, maledichi e detesti li sudetti errori e eresie, e qualunque altro errore e eresia contraria alla Cattolica e Apostolica Chiesa, nel modo e forma da noi ti sara data. E acciocche questo tuo grave e pernicioso errore e transgressione non resti del tutto impunito, e sii piu cauto nell'avvenire e esempio all'altri che si astenghino da simili delitti. Ordiniamo che per publico editto sia proibito il libro de' Dialoghi di Galileo Galilei. Ti condaniamo al carcere formale in questo S.o Off.o ad arbitrio nostro; e per penitenze salutari t'imponiamo che per tre anni a venire dichi una volta la settimana li sette Salmi penitenziali: riservando a noi facolta di moderare, mutare o levar in tutto o parte, le sodette pene e penitenze.≫
Pochi mesi dopo la condanna la pena venne tramutata in arresti domiciliari, che Galileo sconto fino alla morte presso la
villa Il Gioiello
ad
Arcetri
(
Firenze
). Per quanto riguarda la recita dei Salmi Penitenziali, lo scienziato chiese ed ottenne che li recitasse in sua vece la figlia
Virginia
,
suora di clausura
.
- ^
a
b
Bolla
Ad extirpanda
(
PDF
), su
documentacatholicaomnia.eu
.
- ^
a
b
c
≪La Congregazione per la Dottrina della Fede fu istituita nell’anno
1542
da
papa Paolo III
(Costituzione
Licet ab initio
del
21 luglio
) con il nome di “Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione” e con lo scopo di vigilare sulle questioni della fede e di difendere la Chiesa dalle eresie. E quindi la piu antica delle Congregazioni della
Curia romana
, precedente la riforma della medesima e l’istituzione delle altre 14 Congregazioni, fatta da
papa Sisto V
(Costituzione
Inmensa Aeterni Dei
del
22 gennaio
1588
).
Dopo successive riforme e ampliamenti di competenze, il papa San
Pio X
cambio il nome del Dicastero in quello di “Sacra Congregazione del Sant’Uffizio” (Costituzione
Sapienti consilio
del
29 giugno
1908
). Nel
1917
papa Benedetto XV
, nel sopprimere la Congregazione per la riforma dell’
Indice dei Libri Proibiti
, ne affido la competenza al nostro Dicastero. [...] alla vigilia della conclusione del
Concilio Vaticano II
,
papa Paolo VI
ridefini le competenze e la struttura della Congregazione e ne muto il nome in quello attuale (
Motu proprio
Integrae servandae
del
7 dicembre
1965
).≫
- ^
Gaetano Moroni
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di
papa Gregorio XVI
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Su tutta la questione, vedi, per esempio, A. Del Col,
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