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Giuseppe II d'Asburgo-Lorena - Wikipedia

Giuseppe II d'Asburgo-Lorena

sovrano del Sacro Romano Impero (r. 1765-1790)

Giuseppe Benedetto Augusto Giovanni Antonio Michele Adamo d'Asburgo-Lorena ( Vienna , 13 marzo 1741 ? Vienna , 20 febbraio 1790 ) e stato Sacro Romano Imperatore dal 1765 , dapprima associato al trono sui domini della famiglia d'Asburgo con la madre Maria Teresa fino alla morte di lei, avvenuta nel 1780 , e quindi anche arciduca d'Austria e unico regnante fino alla sua morte, avvenuta nel 1790 .

Giuseppe II d'Asburgo-Lorena
Ritratto di Giuseppe II d'Asburgo-Lorena di Anton von Maron del 1775
Imperatore Eletto dei Romani
Stemma
Stemma
In carica 18 agosto 1765 ??
20 febbraio 1790
Predecessore Francesco I
Successore Leopoldo II
Re dei Romani
In carica 27 marzo 1764 ??
18 agosto 1765
Incoronazione 3 aprile 1764 , Francoforte sul Meno
Predecessore Giuseppe I (precedente)
Successore titolo abolito
Re d'Ungheria e di Boemia
Arciduca d'Austria
In carica 29 novembre 1780 ??
20 febbraio 1790
Predecessore Maria Teresa
Successore Leopoldo II
Nome completo tedesco : Joseph Benedikt August Johann Anton Michael Adam
in italiano : Giuseppe Benedetto Augusto Giovanni Antonio Michele Adamo
Altri titoli Re di Germania
Duca di Milano e Mantova
Duca di Brabante
Conte delle Fiandre
Nascita Vienna , 13 marzo 1741
Morte Vienna , 20 febbraio 1790 (48?anni)
Luogo di sepoltura Cripta Imperiale , Vienna
Dinastia Asburgo-Lorena
Padre Francesco I di Lorena
Madre Maria Teresa d'Austria
Coniugi Isabella di Parma
Maria Giuseppa di Baviera
Figli Maria Teresa
Maria Cristina
Religione Cattolicesimo
Firma

Troppo illuminato e troppo poco cattolico , durante il suo regno venne considerato dai suoi contemporanei come il tipico rappresentante del " dispotismo illuminato ", non credendo nel diritto divino dei re , e come imperatore continuo l'opera della madre secondo i principi del giurisdizionalismo .

La sua politica ecclesiastica si ispirava al febronianesimo e fu chiamata giuseppinismo in suo onore. Con essa l'imperatore intendeva unificare nelle mani dello Stato i poteri sul clero nazionale, sottraendoli al papa e ai suoi rappresentanti, i nunzi apostolici , in maniera molto simile al gallicanesimo francese. Per questa sua propensione a interessarsi agli affari ecclesiastici venne soprannominato anche re sacrestano .

Biografia

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I primi anni

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Ritratto infantile dell'arciduca Giuseppe d'Asburgo-Lorena, di Martin van Meytens

Giuseppe II nacque a Vienna il 13 marzo 1741 , primo figlio maschio di Maria Teresa d'Asburgo e di suo marito, l'imperatore Francesco Stefano di Lorena .

Nel Viennese Diarium , il gazzettino ufficiale della capitale dell'impero, non appena si seppe della notizia della nascita del futuro erede al trono, venne diffusa la seguente notizia:

≪Oggi, tra le 2 e le 3 di notte sua maesta la Regina d'Ungheria, Arciduchessa d'Austria, principessa benevolente della nostra nazione e di grande bellezza e forza ha dato alla luce un bambino di sesso maschile che sara un giorno chiamato a succedere al governo della nostra nazione. [1]

La sera stessa della sua venuta alla luce, Giuseppe II venne battezzato e singolari furono i suoi padrini: Benedetto XIV partecipo per procura delegando l' arcivescovo di Vienna , il cardinale Sigismund von Kollonitz , mentre il re Augusto III di Polonia venne rappresentato in questa occasione dal feldmaresciallo Giuseppe Federico di Sassonia-Hildburghausen . Al bimbo furono imposti i nomi di Giuseppe Benedetto Augusto Giovanni Antonio Michele Adamo (di cui il secondo e il terzo vennero certamente scelti in onore dei padrini).

Giuseppe era nato poco dopo lo scoppio della Guerra di successione austriaca , dalla quale l'Austria sarebbe uscita profondamente provata; la madre Maria Teresa quindi predispose per lui un'educazione orientata al meglio delle conoscenze culturali e militari dell'epoca, con gli studi degli scritti di Voltaire e degli enciclopedisti francesi da una parte e l'esempio di Federico II di Prussia dall'altra. Ufficiali di governo lo istruirono sui meccanismi di funzionamento e sui dettagli dell'amministrazione delle numerose componenti dello stato imperiale, cosi da farne un giorno anche un attento burocrate.

Giuseppe II: da re dei Romani a imperatore

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Dipinto raffigurante l'incoronazione dell'arciduca Giuseppe d'Asburgo-Lorena ad imperatore del Sacro Romano Impero, di Martin van Meytens , Palazzo di Schonbrunn

Il 27 marzo 1764 Giuseppe II, reputato ormai sufficientemente adulto da poter condividere i poteri paterni e per consacrarlo quale futuro erede al trono imperiale, venne prescelto a Francoforte sul Meno , di fronte alla dieta imperiale riunita, quale re di Germania (titolo sussidiario a quello di imperatore del Sacro Romano Impero) e venne incoronato il 3 aprile di quello stesso anno, assumendo il motto personale Virtute et exemplo .

Nel 1765 , alla morte improvvisa del padre, Giuseppe II pote assurgere al trono del Sacro Romano Impero. Nello stesso anno venne altresi associato ufficialmente alla madre come co-reggente su tutti gli stati di collazione arciducale , senza pero avere la possibilita di dare spazio alle proprie iniziative di governo. La posizione di imperatore del Sacro Romano Impero, inoltre, dalla meta del Seicento, era divenuta piu un titolo d'onore che una vera e propria carica statale, il che diminui ulteriormente la sua influenza sugli affari di governo, pur concedendogli un controllo pressoche totale sulle finanze dello Stato.

Sappiamo dai documenti d'epoca che in moltissime occasioni Giuseppe aveva manifestato idee completamente opposte a quelle della madre, soprattutto in politica interna, ma fu comunque soggetto alla predominante figura di Maria Teresa, la quale del resto contribui a instradare la sua educazione verso gli ideali dell' illuminismo , che poi fonderanno la base della politica di Giuseppe II. Alla morte della madre nel 1780 , divenuto anche arciduca d'Austria , Giuseppe II tento di riconvertire la propria politica, ma questo si sarebbe dimostrato eccessivamente scorretto nei confronti della propria condotta personale e dello Stato, che gia da diverso tempo era stato abituato a una linea di impostazione teresiana.

Il riformatore

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Ritratto dell'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena, di Anton von Maron , Reggia di Versailles

Giuseppe II e noto soprattutto per essere stato uno dei maggiori sovrani della storia propugnatori dell' assolutismo illuminato . Questo si puo dedurre in prima istanza proprio dai suoi scritti, dai quali si evince che egli concepiva il proprio ruolo di capo della nazione come un dovere sacrosanto da adempiere per essere il tramite che legava Dio al suo popolo, incentrando sempre piu il ruolo di governo sulla sua persona, pur mantenendo una politica e degli ideali di stampo illuminista : "Tutto per il popolo, ma niente attraverso il popolo" e il motto con cui sovente si e identificata la condotta del regno di Giuseppe II.

Ovviamente, cosi, Giuseppe II recupero non solo l'influenza dell'aristocrazia austriaca, ma anche la tradizione cavalleresca e medioevale che lo consacrava come re-sacerdote, fatto che lo spinse molto a considerare attivamente gli affari ecclesiastici come affari di governo. Nel 1782 , inoltre, aboli le servitu personali dei contadini e nelle proprieta reali essi divennero affittuari ereditari.

A questo si accompagnava anche una grande tendenza al centralismo che lo porto a progettare un'ambiziosa politica interna all'impero: egli voleva infatti fare dell' Austria un potente stato unitario con la Germania , abolendo tutte le differenze e i privilegi linguistici e culturali che contraddistinguevano le nazioni parti del Sacro Romano Impero sottoposte alla sua guida. Cio scateno quasi ovunque nell'impero tendenze nazionaliste e rivolte popolari che lo fecero recedere da questo progetto.

Un altro rimarchevole aspetto della politica di Giuseppe II fu la sua "ars politica", che si espresse in maniera compiuta nella sua attenzione alle espressioni artistiche del suo tempo. Per il Burgtheater di Vienna incarico il compositore Wolfgang Amadeus Mozart di comporre quello che sarebbe divenuto Il ratto dal serraglio , rappresentato nel 1782, contribuendo a diffondere la lingua tedesca attraverso il canto e la musica divertente. La cooperazione con Mozart venne fedelmente mantenuta anche negli anni successivi con la prima esecuzione, nel 1786, de Le nozze di Figaro e, nel 1790, con Cosi fan tutte , quando ormai lo stesso imperatore si era reso conto che il Singspiel in tedesco non aveva attecchito e aveva preferito fare ritorno alla lingua italiana, pur conservando e promuovendo i talenti della propria patria come Mozart.

Una delle sue preoccupazioni fu il benessere del proprio popolo, in particolare sotto l'aspetto della salute, che egli curo in maniera particolare con la costruzione di un ospedale a Vienna: il nosocomio prese il nome di "Josephinum" e venne personalmente progettato dal monarca nei piu piccoli dettagli.

La sua riforma degli orari di lavoro per operai e braccianti fu invece osteggiata dalla vecchia classe dirigente austriaca, che vedeva nel lavoro a basso prezzo delle classi meno agiate una forma facile di guadagno e sfruttamento.

Le riforme giudiziarie

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Nel campo delle fonti normative attuo tre interventi di grande rilievo, sempre improntati a quelli che sono i compiti del despota illuminato . Nel 1781 diede alla luce il Civil Gerichtsordnung (CGO), un Codice di procedura civile davvero innovativo e avanzato per i tempi e che, infatti, rimarra in vigore fino alle soglie del ‘900. Era un codice autonomo e autointegrante e prevedeva, in un'ottica giurisdizionalista, un forte controllo dello Stato sul giudice e sull'azione legale. Al giudice venivano, infatti, tolti numerosi poteri arbitrari di cui disponeva e venivano subordinati alla legge; rispetto alle parti, inoltre, gli venivano assegnate notevoli funzioni incidenti sull'andamento del giudizio: era un vero e proprio motore del procedimento, in netto contrasto con la tradizione di diritto comune.

Tento poi di portare avanti il progetto di Codex della madre con il Josephinisches Gesetzbuch , ma lo abbandono presto per dedicarsi al suo importantissimo Josephinisches Strafgesetz (1787). Questa legge penale, che avrebbe dovuto essere applicata anche in Lombardia con il nome di “Codice”, non entro mai in vigore, perche l'imperatore mori prima della sua promulgazione. Era comunque un passaggio fondamentale nel percorso dell'Austria verso la codificazione, perche puo essere considerato il primo codice penale moderno. Per questo testo Giuseppe II fece propria la tradizione di Beccaria , ma a volte ne elimino il contenuto umanitario, prediligendo la concezione utilitaristica , comunque presente. La sola funzione della pena e quella di prevenire la commissione di crimini, quindi cio che interessa e la sua efficacia: non importa quanto le pene siano dure o inumane, importa solo che siano utili al loro fine.

Accanto a elementi cosi autoritari, la legge, tuttavia, fa propri anche alcuni avanzati principi di garanzia, come il principio di legalita, proporzionalita e personalita della pena, il divieto di analogia e l'eliminazione della discrezionalita del giudice. C'e inoltre un'innovativa revisione della figura di reato, che viene scisso in due grandi categorie: i reati criminali e i reati politici. I primi sono quei comportamenti che violano norme di diritto naturale, ossia interessi che sempre e in ogni ordinamento saranno tutelati; mentre i secondi sono comportamenti che ogni singolo ordinamento puo decidere se reprimere o meno e vengono puniti perche sono proibiti, non perche sono ingiusti. Molti reati criminali, puniti con pene piu dure, vengono declassati a reati politici, quindi puniti con pene meno severe; fra questi, in particolare, i reati religiosi.

Era estremamente innovativo nella misura in cui non prevedeva la pena di morte , seppur lo facesse solo in un'ottica utilitaristica e non umanitaria: le pene piu durature e piu crude rimangono maggiormente impresse nei consociati, quindi sono piu utili della pena di morte che, tutto sommato, e rapida e si dimentica in fretta. Accanto ad alcuni punti di arretratezza, come l'imprescrittibilita di reato e pena, c'era, pero, un'altra grande innovazione in questo testo: l'unificazione del soggetto di diritto; si perveniva cosi finalmente ad assoggettare tutti i sudditi a una stessa legge.

Il terzo grande sforzo giuridico di Giuseppe II si ebbe con il Kriminal Gerichtsordnung (KGO) del 1788. Questo regolamento giudiziario in campo penale era un Codice (il primo Codice di procedura penale moderno) al contempo garantista e statualista, perche, accanto a norme che volevano limitare l'arbitrio del giudice, poneva alcuni istituti a favore dell'imputato. Si inserirono nel processo penale una serie di cautele, come l'abolizione della tortura (strumento arbitrario per eccellenza), per evitare che il giudice sfuggisse al controllo statale; inevitabilmente provvedimenti di questo tipo ricadevano positivamente sull'imputato. Era prevista inoltre la possibilita che il giudice raggiungesse sia la prova della colpevolezza, alla quale sarebbe seguita una condanna dell'imputato, sia quella della sua innocenza, alla quale sarebbe seguita naturalmente l'assoluzione. Innovativo in tal punto era l'inserimento dell'assoluzione per insufficienza di prove, quando il giudice non potesse pervenire ne a una condanna, ne a un'assoluzione; si eliminava cosi la figura poco garantista del semi-reo. Veniva anche disciplinato dettagliatamente l'istituto delle prove, con particolare specificita sulla prova piena, che si aveva solo in caso di confessione, di due testimonianze concordanti o di almeno due circostanze. Questa terza situazione, tuttavia, comportava una pena minore.

La difesa tecnica veniva eliminata, perche era il giudice stesso che doveva cercare, oltre alle prove incriminanti, anche le prove dell'innocenza dell'imputato: si doveva comportare da accusatore e da difensore al contempo, con un inevitabile abbandono del reo nelle mani di un'unica persona. Tuttavia, come contemperamento di questa situazione, era richiesto al giudice di comportarsi correttamente; ma l'ago della bilancia era nuovamente sbilanciato a favore del magistrato nella misura in cui questo comportamento leale era richiesto anche all'imputato, che, se taceva o si fingeva malato, sarebbe stato castigato.

Tornava anche qui la compresenza di norme dal contenuto fortemente innovatore, garantista e statualista con norme che, invece, ancora “condannavano” l'imputato a essere un mezzo di prova.

Le riforme interne ed economiche

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La centralizzazione e l'uniformita dello stato

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Sotto il governo di Giuseppe II si fecero ampia strada gli ideali del mercantilismo e della fisiocrazia , il che porto essenzialmente a dei rinnovamenti in campo tecnologico, facendo giungere l'Austria a uno stato di grande avanzamento nel campo industriale, seppur minimo, visto che lo Stato asburgico aderi solo in minima parte alla rivoluzione industriale inglese settecentesca. Con la morte di Maria Teresa, Giuseppe incomincio a introdurre piu di 6.000 editti e 11.000 nuove leggi disegnate appositamente per regolare e riorganizzare ogni aspetto dell'impero. Nella politica interna, lo spirito del giuseppinismo si mostrava benevolente e paternalistico, con l'unico intento di rendere felice il suo popolo, ma ovviamente coi criteri che meglio si accordavano al suo pensiero.

Giuseppe imposto il tutto personalmente, razionalizzando, centralizzando e uniformando il governo nelle diverse terre dei suoi domini, una gerarchia di cui egli solo si trovava all'apice come supremo autocrate. Dal personale di governo si aspettava devozione e spirito di servizio nei confronti dello Stato, come aveva egli per primo. Tale personale veniva scelto senza riguardo alla classe sociale o alle origini etniche, ma unicamente in base ai propri meriti. Per sottolineare ancora di piu questo bisogno di unita, Giuseppe rese il tedesco l'unica lingua ufficiale per la conduzione degli affari in tutto l'impero, fatto che in particolare nel Regno d'Ungheria venne fortemente osteggiato, uno dei motivi per cui l'assemblea nazionale venne privata delle proprie prerogative e nemmeno piu convocata.

Tra le riforme operate da Giuseppe II, vi fu quella dell'introduzione dell'uso obbligatorio del cognome in tutti i territori dell'impero, una consuetudine gia entrata in uso nel Cinquecento, ma non ancora cosi sentita in molte parti dei domini asburgici, in particolare in quelle piu arretrate o recentemente acquisite e quindi provenienti da altre tipologie di amministrazioni.

Le riforme economiche

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Giuseppe II su una moneta da un ducato d'oro del 1787

Servendosi di una figura chiave del suo regno, il ministro delle finanze conte Karl von Zinzendorf (1739?1813), Giuseppe II riusci a introdurre un sistema uniforme per la gestione degli introiti e delle spese dello stato, nonche per il calcolo dei debiti dei territori della corona austriaca. Continuo l'opera di catasto voluta da sua madre ( Catasto Teresiano ) con il cosiddetto Catasto Giuseppino dal 1782 quando, in linea con la politica del giuseppinismo , decise di abolire tutte le esenzioni dall'imposta fondiaria di cui godevano le proprieta ecclesiastiche, fatto che si rivelo una vera e propria manna per rimpinguare le casse dello Stato austriaco.

L'Austria riusci in questo a realizzare un sistema finanziario molto piu solido di molti altri paesi della medesima epoca in Europa (si pensi ad esempio al caso della Francia , la cui situazione economica sara una delle cause dello scoppio della Rivoluzione francese di li a poco). A ogni modo, gli eventi degli ultimi anni di governo di Giuseppe II suggeriscono che il governo si trovava ancora finanziariamente vulnerabile, come si vedra dopo le guerre antirivoluzionarie seguite al 1792.

La politica estera

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Un panorama variegato

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L'incontro fra l'imperatore Giuseppe II d'Asburgo-Lorena ed il re di Prussia Federico II di Hohenzollern , di Friedrich Wilhelm Bock, Palazzo di Sanssouci

La politica estera dell'imperatore Giuseppe II fu essenzialmente una politica di espansione, ma non certo favorita dalla fortuna. La partecipazione dell' Austria alla prima spartizione della Polonia apporto all'impero il governo della Galizia , che pero dovette tornare presto alla Prussia in quanto essa si era proposta di partecipare al fianco della Prussia nella guerra contro i turchi, manifestando nel medesimo tempo il desiderio di ottenere un territorio che permettesse allo stato prussiano di collegarsi con i possedimenti baltici della Prussia dell'Est che si trovavano isolati dalla vicina Pomerania . Malgrado la vicinanza dell'Austria al governo russo di Caterina II , l'impero ebbe sempre un ruolo secondario nelle spartizioni della Polonia che seguirono. Grazie alla sua partecipazione nella prima spartizione della Polonia nel 1772, Giuseppe II riusci a ottenere anche le ricche miniere di sale di Bochnia e di Wieliczka , oltre ad annettere all'impero i territori di Zator e Auschwitz ( O?wi?cim ), parte della Piccola Polonia , con le contee di Cracovia e Sandomir , che perlomeno consentirono di giustificare gli sforzi bellici compiuti. Da molti storici questa fu reputata l'unica operazione diplomatico-militare nella quale Giuseppe II ebbe successo.

Nella guerra di successione bavarese , i trattati iniziali prevedevano che la Baviera sarebbe dovuta passare direttamente nelle mani dei domini ereditari asburgici e che i Wittelsbach avrebbero dovuto ottenere in cambio il governo dei Paesi Bassi austriaci , ma questo progetto falli, lasciando invariata la situazione territoriale europea. Giuseppe II si rendeva infatti conto che la Baviera si trovava in una posizione geografica estremamente favorevole per l'Austria e che la sua acquisizione nei domini diretti avrebbe di molto favorito la sua politica di stabilita, mentre la situazione nei Paesi Bassi austriaci appariva sempre piu problematica per le continue tensioni interne.

Nel 1787 Giuseppe II fece nuovamente pressione su Caterina II di Russia per ingaggiare una nuova guerra contro i turchi, alla quale l'Austria partecipo con buone vittorie, ma da cui trasse solo un minimo vantaggio.

La politica nei Balcani , inaugurata da Maria Teresa e portata avanti da Giuseppe II, rifletteva ancora chiaramente il cameralismo promosso dal principe Kaunitz , interessando prevalentemente il consolidamento delle terre di confine con la riorganizzazione e l'espansione della frontiera militare. La Transilvania venne incorporata nell'impero nel 1761 , coi comandanti di reggimento locali che esercitarono poteri civili e militari nell'area. La "Populationistik" fu la teoria prevalente di colonizzazione che apporto prosperita in termini di lavoro. Giuseppe II porto avanti in queste aree anche le misure economiche adottate in politica interna. L'influenza asburgica fu un fattore essenziale nello sviluppo dei Balcani nell'ultima parte del XVIII secolo, in particolare per serbi e croati.

Le reazioni alla politica estera di Giuseppe II

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Giuseppe II, ritratto come supremo comandante militare delle forze imperiali da Joseph Hickel

Le numerose interferenze con i vecchi costumi tradizionali delle popolazioni componenti l'impero contribuiva a creare tensioni interne, ma ancora di piu lo fece la politica estera di Giuseppe II, un espansionismo senza precedenti che, purtroppo, in molti casi non teneva conto di poter offendere alcuni preziosi e potenti vicini. Cerco di sbarazzarsi del Terzo trattato della Barriera , che impediva ai suoi sudditi fiamminghi di navigare lo Scheldt . Quando a questo fatto si oppose anche la Francia , Giuseppe II decise di rivolgersi ad altri schemi di alleanza con l' Impero russo per la spartizione dell' Impero ottomano e della Repubblica di Venezia . Anche questi piani dovettero essere abbandonati per la forte opposizione di altri stati confinanti e, in particolare, ancora una volta della Francia. Quando poi Giuseppe II riprese i suoi tentativi di ottenere la Baviera scambiandola con i Paesi Bassi austriaci , provoco solo la formazione del Furstenbund organizzato da Federico II di Prussia .

L'aristocrazia in gran parte dell'impero fu ostile alla politica di tassazione di Giuseppe II nonche alle sue attitudini egualitarie e dispotiche: nei Paesi Bassi austriaci e in Ungheria venne mal visto in particolar modo il suo tentativo di subordinare tutto al governo di Vienna. Anche presso la gente comune incomincio a serpeggiare un certo malcontento. Solo poche settimane prima della sua morte, il direttore della polizia imperiale gli riferi: "Tutte le classi sociali, anche quelle che hanno il massimo rispetto per il sovrano, sono scontente e indignate." [2]

In Lombardia le caute riforme di Maria Teresa avevano portato al supporto di molti riformatori locali al governo imperiale. Giuseppe II, con gli accentramenti verso Vienna, indeboli la posizione dominante della citta di Milano nella gestione del dominio dell'Italia settentrionale nonche le sue tradizioni in materia di giurisdizione e amministrazione locale. Al posto dell'autonomia provinciale, l'imperatore opto per un centralismo illimitato, che ridusse la Lombardia politicamente ed economicamente a un'area periferica dell'impero. La reazione in loco a questi cambiamenti radicali venne proprio dalla borghesia, che incomincio ad allontanarsi dallo spirito di cooperazione che aveva avuto in tutto il secolo, tramutandolo in strenua opposizione e gettando le basi per il liberalismo lombardo, che sara uno dei cardini unitari dell'Italia risorgimentale.

Anche nel campo delle riforme linguistiche non ando meglio: nel 1784, quando Giuseppe II aveva tentato di rendere il tedesco l'unica lingua ufficiale dell'impero, rinominando dal 1776 il Burgtheater di Vienna in Teatro Nazionale Tedesco , l'ungherese Ferenc Szechenyi rispose con la convocazione di un convegno dove disse: " Vedremo se il suo patriottismo passera anche attraverso la Corona. " Julius Keglevi? rispose con una lettera in tedesco a Giuseppe II nella quale scrisse: " Vi scrivo in tedesco, Vostra Grazia, non per via dell'istruzione, ma perche ho a che fare con un cittadino tedesco. " Il " cittadino tedesco " Giuseppe II, infatti, aveva recentemente portato la Sacra Corona d'Ungheria a Vienna , dando le chiavi del cofanetto nella quale essa era riposta alle guardie Joseph Keglevi? e Miklos Nadasdy. Giuseppe II preferi non incoronarsi re d'Ungheria e Ferenc Szechenyi si ritiro dalla politica per protesta. L' Allgemeines burgerliches Gesetzbuch , detto anche Josephinisches Gesetzbuch , il predecessore dell ' Allgemeines burgerliches Gesetzbuch , il codice civile dell'Austria che applicava a tutti i cittadini l'uguaglianza, venne pubblicato il 1º novembre 1786 dopo 10 anni di lavoro. All'art. 1 si trovava riportato: "Ogni suddito si aspetta la sicurezza dal principe del suo territorio e la protezione necessaria, ed e quindi dovere del principe del territorio determinare con chiarezza i diritti delle persone al fine di guidarle nelle loro azioni e per il solo raggiungimento della prosperita universale e del singolo." [3] Come si puo notare vi e una chiara differenza tra i diritti e i doveri dei cittadini, ma non altrettanto per il monarca. Il termine poi di principe territoriale ( Landesfurst ) non corrisponde a quello di principe nazionale ( Volksfurst ). In Ungheria il testo non venne promulgato come parte integrante dell'impero e pertanto la nazione rimase senza un codice civile sino al 1959. [4] La corona venne riportata in Ungheria nel 1790, occasione che venne felicemente salutata da tutto il popolo. [5] [6] Una delle ragioni per cui Giuseppe II rifiuto di venire incoronato re d'Ungheria era probabilmente il fatto di aver letto che Alcuino aveva scritto in una lettera a Carlomagno nel 798: " E questi popoli non devono essere ascoltati da chi porta la voce di Dio, perche i riottosi tra il popolo sono spesso troppo vicini alla pazzia. " [7]

Nel 1790 scoppiarono delle ribellioni di protesta contro le riforme di Giuseppe II nei Paesi Bassi austriaci ( Rivoluzione del Brabante ) e in Ungheria, mentre altri domini continuavano a essere irrequieti sotto il peso della guerra con gli ottomani. Con l'impero a rischio di dissoluzione, Giuseppe II fu piu volte costretto ad abbandonare molti dei suoi progetti di riforma, che comunque sono giunti sino a noi anche se solo sulla carta. [8]

L'istruzione e lo sviluppo della medicina

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Per aumentare l'alfabetizzazione della popolazione dell'impero, Giuseppe II rese obbligatoria l'istruzione elementare per maschi e femmine, mentre mantenne elitari i piu alti livelli di istruzione. Creo borse di studio per gli studenti poveri ma talentuosi e permise la creazione di scuole per gli ebrei e per altre minoranze religiose. Nel 1784 ordino che la lingua ufficiale dell'istruzione passasse dal latino al tedesco, un fatto largamente controverso in un impero multiculturale come il suo.

Dal XVIII secolo, inoltre, si sviluppo largamente anche in Austria la medicina, con la richiesta sempre maggiore di medici per la cura della popolazione. Le citta impiegavano infatti grandi fondi nel mantenimento di ospedali locali e la monarchia nel contempo voleva porre fine alle costose quarantene epidemiche che bloccavano periodicamente interi settori. Giuseppe II per questo tento di centralizzare il servizio di cure mediche a Vienna tramite la costruzione di un unico grande ospedale, il famoso Allgemeines Krankenhaus che venne aperto nel 1784. Questo, pero, peggioro notevolmente la sanita nazionale, causando ulteriori sviluppi di focolai epidemici e la morte del 20% dei pazienti nel nuovo ospedale - tristemente famose furono le innumerevoli morti a causa della febbre puerperale , combattuta da Ignac Semmelweis - ma la citta divenne uno dei principali centri medici del secolo successivo. [9]

Il viaggio in incognito

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Una delle attivita di politica estera che Giuseppe II mise in atto fu quella di compiere un viaggio in Europa in incognito, sotto il falso nome di Conte di Falkenstein , cosi da poter studiare meglio la vita dei propri sudditi e cio che di meglio poteva trovare all'estero. Egli era conscio infatti che la sua presenza come imperatore in un viaggio ufficiale non gli avrebbe consentito di cogliere tutti quegli aspetti dell'ordinaria quotidianita che egli intendeva invece trarre da questo suo viaggio. Egli origino il proprio falso nome dalla contea di Falkenstein, nel Palatinato settentrionale odierno (circa 125?km² , 4?000 abitanti) che era una delle proprieta degli Asburgo e l'unico patrimonio territoriale derivatogli direttamente dai Lorena .

Nei suoi 7102 giorni di regno, quasi 25 anni, Giuseppe II trascorse fuori dalla sua residenza un totale di 2260 giorni. Tutti i suoi viaggi erano sempre preparati con la massima precisione di calcolo dallo stesso imperatore. In una lettera datata 19 maggio 1777 e inviata al fratello Pietro Leopoldo mentre era in partenza da Parigi, Giuseppe scrisse: "... Ho calcolato il mio tempo e la distanza... ho un totale di 39 giorni di viaggio davanti a me...". Tenne sempre un diario molto aggiornato dei suoi viaggi con annotazioni ed esperienze quotidiane, il che rappresenta un vero e proprio spaccato di vita dell'epoca nonche del pensiero di Giuseppe II.

I primi viaggi

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Nel 1768 visito il Banato , una delle regioni estreme del suo impero, facendo tappa alla fortezza di Timi?oara , chiamata in suo onore all'epoca Josefstadt .

Nel 1769 Giuseppe II si reco in viaggio a Roma e quindi a Napoli per visitare sua sorella Maria Carolina , regina consorte di Ferdinando IV . Nello stesso anno intraprese un altro viaggio che lo porto in Boemia e in Moravia dove, a Slawikowitz [10] , aiuto un contadino locale, Kartos, ad arare un campo.

Nel 1773 compi un nuovo viaggio nel Banato , visitando anche la Transilvania e la Galizia da poco acquisita. In Transilvania ebbe modo di visitare i villaggi di Großpold [11] e Neppendorf [12] dove erano presenti forti comunita luterane. A Sibiu l'imperatore soggiorno alla locanda della "Stella Blu", che piu tardi venne rinominata dell'"Imperatore Romano".

Il viaggio in Francia

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Nel 1777 Giuseppe II viaggio in Francia, sempre sotto il falso nome di conte di Falkenstein, con il conte Johann Philipp von Cobenzl e il conte Joseph Colloredo-Mels e Wallsee come accompagnatori. Questo suo viaggio, oltre che per avere la possibilita di rivedere la Francia, aveva anche lo scopo di recarsi in visita a sua sorella Maria Antonietta, il cui comportamento aveva destato preoccupazione anche presso la corte di Vienna per via della sua interferenza nella politica interna francese, dal momento che aveva addirittura proposto l'annessione di gran parte della Baviera e della Svizzera . E controversa l'ipotesi secondo la quale sarebbe stato proprio Giuseppe II a consigliare il cognato Luigi XVI a operarsi di fimosi per adempiere ai propri doveri dinastici, dal momento che i documenti relativi a tale operazione non sono disponibili negli archivi francesi. Un'indicazione di questa ipotesi potrebbe essere il fatto che Giuseppe porto alla corte francese il chirurgo italiano Giovanni Alessandro Brambilla , rinomato specialista nel campo.

Nel viaggio colse l'occasione per visitare Monaco di Baviera , Stoccarda , Strasburgo e Nancy per poi passare a Brest , Nantes , Orleans , Bordeaux , San Sebastian , Tolosa , Marsiglia , Ginevra , Basilea , Friburgo , Costanza , Innsbruck e giungere infine alla capitale austriaca. Il diario del viaggio in Francia di Giuseppe II non ci e giunto, ma ci sono invece giunte le lettere che egli invio alla madre e ai fratelli dalla Francia e che vennero pubblicate solo nel 1866-1869 da Alfred Arneth.

Durante questo periodo francese Giuseppe II ebbe modo di incontrare alcuni dei principali geni dell'illuminismo del suo tempo, come Buffon , Albrecht von Haller , Lavater , Rousseau e Voltaire . Egli rivolse la sua attenzione in particolare all'analisi delle istituzioni sociali, agli impianti industriali e alle installazioni militari. In Francia Giuseppe ebbe modo di incontrare il ministro francese Vergennes, il quale descrisse l'imperatore come "ambizioso e dispotico".

Altri viaggi

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Il conte di Falkenstein viaggio ancora in incognito nel 1781 nei Paesi Bassi austriaci . Alla fine di maggio di quello stesso anno giunse a ispezionare la fortezza militare di Namur , per poi spostarsi a visitare Charleroi , Dunkerque , Ostenda , Bruges , Gand , Anversa , Lovanio , Bruxelles , dove ebbe modo di visitare porti, fabbriche, allevamenti, ospedali e orfanotrofi. Si reco dunque nella Repubblica delle Sette Province Unite ed ebbe modo di visitare personalmente la collezione di storia naturale dello stadtholder Guglielmo V d'Orange all' Aia , i giardini di Unico Wilhelm van Wassenaer ed ebbe modo di incontrare il sindaco Joachim Rendorp ad Amsterdam , col quale segretamente imposto le basi per il confine sul vicino fiume con il principe Luigi Ernesto di Brunswick-Luneburg . Visito Den Helder , Zaandam e il villaggio di Broek . Alla fine di luglio viaggio attraverso Maastricht e poi fu a Parigi . Nel viaggio di ritorno passo per Mompelgard , Costanza e quindi giunse a Vienna .

Nel 1783 Giuseppe II passo nuovamente in Transilvania , dove ebbe modo di raccogliere numerose petizioni e spunti di riflessione, in particolare dai valacchi e dall'aristocrazia ungherese. Nel 1781, infatti, Giuseppe II aveva abolito la servitu della gleba nelle terre locali, incontrando pero in questo resistenza da parte della nobilta locale.

Nell'aprile del 1787 Giuseppe II, preparandosi ormai a una nuova guerra contro i turchi, penso di continuare a viaggiare in incognito alla volta della Russia . Ai primi di giugno del 1787 intraprese quindi un tour in Crimea e gia alla fine di giugno fece ritorno a Vienna. L'incontro con la zarina Caterina confermo le sue opinioni personali sul conto dell'imperatrice russa e ne concluse che entrambi erano favorevolmente orientati ad attaccare l'Impero ottomano e a dominare il mar Nero . Nel 1780 gia era rimasto tre settimane a San Pietroburgo .

Le riforme religiose e il giuseppinismo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Giuseppinismo .
 
La Patente di tolleranza del 1781

Uno degli aspetti sicuramente piu rilevanti della politica di governo di Giuseppe II puo pero essere considerato il cosiddetto giuseppinismo che cambio con una svolta radicale la concezione della religione non solo nei domini asburgici, ma in tutta Europa.

Durante il regno di Giuseppe d'Asburgo fu soppresso un terzo dei conventi e furono ridotti di numero gli ordini contemplativi e religiosi. I conventi chiusi furono almeno 700 e i religiosi passarono da 65 000 a 27 000. Nello stesso tempo l'imperatore promosse la creazione di seminari statali per istruire tutto il clero e di collegi, come il Collegio Germanico-Ungarico di Pavia.

Tra il 1781 e il 1785 l'imperatore aboli le discriminazioni religiose nei confronti di luterani , calvinisti , ortodossi , ebrei e massoni ( Patente di tolleranza ).

Riassumendo, quattro sono gli obiettivi delle sue riforme ecclesiastiche:

  • ridurre la Chiesa sotto il completo controllo dell'autorita statale. [13] Per questo bisognava rendere piu difficili se non impossibili i rapporti dei vescovi con Roma:
    • estensione del placet governativo a tutti gli atti che provenivano da Roma;
    • limitazione o soppressione delle immunita della Chiesa, specie il foro ecclesiastico;
    • permesso ai vescovi di dare le dispense matrimoniali senza ricorrere a Roma;
    • interdetto l'appello a Roma, vietate le relazioni dirette con la Curia romana, sottratti i religiosi dalla dipendenza dai superiori generali di stanza a Roma, proibito ai seminaristi di studiare al Collegio Germanico di Roma;
    • esclusiva giurisdizione statale sul matrimonio religioso.
  • riordinamento della situazione economica del clero. Tale situazione non era delle migliori, soprattutto per i religiosi. Per questo confisco i beni di istituzioni religiose sclerotizzate, i beni male o poco utilizzati e i beni dei conventi contemplativi che fece chiudere; con il ricavato creo un fondo per il culto, che li avrebbe distribuiti secondo le necessita. Il clero fu stipendiato dallo Stato e vennero create 700 nuove parrocchie, sostitutive dei 700 monasteri soppressi. Il tutto quindi, anche economicamente, dipendeva dallo Stato.
  • riforma degli studi ecclesiastici. Vennero creati 4 seminari generali ( Vienna , Pest , Pavia e Lovanio ) e 8 proseminari ( Praga , Olomouc , Graz , Innsbruck , Friburgo , Lussemburgo e due a Leopoli ), in cui gli allievi avrebbero dovuto seguire un programma di studi in cui prevalevano le discipline positive (storia, diritto, scrittura, patristica). Questo nuovo indirizzo, sorto sotto l'influsso del benedettino Rautenstrauch , si opponeva al metodo scolastico dei gesuiti (teologia speculativa decadente), ma era caratterizzato dall'ispirazione giusnaturalistica dei testi e dei professori imposti dallo Stato e dalla prevalenza della morale e della pastorale sul dogma.
  • riforma della cura pastorale. Una serie di leggi dette un nuovo assetto alle diocesi e alle parrocchie (creandone di nuove specialmente nelle campagne, prima povere di assistenza spirituale), soppresse un terzo dei conventi, ridusse le feste di precetto , riorganizzo il culto (fin nei minimi dettagli: numero di candele, durata della predica, numero degli altari per chiesa, limitazione del turibolo, ecc.).

Tale politica ecclesiastica, ovviamente, suscito l'opposizione del papa Pio VI , che nel 1782 ando fino a Vienna per tentare invano di moderare le riforme dell'imperatore che a ogni modo fu irremovibile.

Gli ultimi anni e la morte

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La semplice bara di piombo di Giuseppe II davanti a quella elaborata e monumentale dei genitori nella Kapuzinergruft di Vienna

Nel novembre del 1788 Giuseppe II fece ritorno a Vienna dopo un suo viaggio nel quale si era ammalato gravemente, a tal punto che gia nel 1789 si era pensata per lui una co-reggenza del fratello ed erede Leopoldo, anche per affrontare una situazione internazionale poco favorevole: infatti le truppe imperiali si erano perlopiu accentrate sul confine belga dopo i primi sentori rivoluzionari francesi dell'estate di quello stesso anno. In Ungheria , poi, i nobili locali erano in aperta ribellione e in tutti gli stati dell'impero si potevano veder scoppiare quasi quotidianamente piccole e medie rivolte che portavano alla ribalta i sentimenti di rivendicazione nazionalistica.

Giuseppe venne pero abbandonato a se stesso, a tal punto che Kaunitz , suo ministro di fiducia, si rifiuto di recargli visita quando si trovava a letto sofferente e non lo vide per i successivi due anni di vita dell'imperatore. Pietro Leopoldo, il fratello minore dell'imperatore, rimaneva a Firenze dove era granduca, incurante delle sorti dell'impero del fratello.

L'imperatore Giuseppe II mori il 20 febbraio 1790 di tubercolosi. In mancanza di discendenti, gli successe, come era facile prevedere, il fratello minore Leopoldo . Il suo corpo venne sepolto nella tomba 42 della Kapuzinergruft (Cripta dei Cappuccini) di Vienna assieme alle salme dei suoi antenati. In occasione della sua morte Ludwig van Beethoven compose la Cantata per la morte di Giuseppe II WoO87 per orchestra, coro e voci soliste.

Egli stesso detto il suo epitaffio : "Hier ruht Joseph II., der in allem versagte, was er unternahm" ("Qui giace Giuseppe II, colui che falli qualsiasi cosa che intraprese").

Matrimoni e figli

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Il 6 ottobre 1760 Giuseppe sposo la principessa Isabella di Borbone-Parma , da cui ebbe due figlie, morte entrambe in tenera eta:

Dopo la morte della regina consorte Isabella nel 1763, proprio nel disperato tentativo di dare alla luce la seconda figlia, Giuseppe si risposo il 23 gennaio 1765 con Maria Giuseppa di Baviera , figlia dell'ex imperatore Carlo VII e di sua zia Maria Amalia d'Asburgo , dalla quale a ogni modo non ebbe figli.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo V di Lorena Nicola II di Lorena  
 
Claudia Francesca di Lorena  
Leopoldo di Lorena  
Eleonora Maria Giuseppina d'Austria Ferdinando III d'Asburgo  
 
Eleonora Gonzaga-Nevers  
Francesco I di Lorena  
Filippo I di Borbone-Orleans Luigi XIII di Francia  
 
Anna d'Austria  
Elisabetta Carlotta di Borbone-Orleans  
Elisabetta Carlotta di Baviera Carlo I Luigi del Palatinato  
 
Carlotta d'Assia-Kassel  
Giuseppe II d'Asburgo-Lorena  
Leopoldo I d'Asburgo Ferdinando III d'Asburgo  
 
Maria Anna di Spagna  
Carlo VI d'Asburgo  
Eleonora del Palatinato-Neuburg Filippo Guglielmo del Palatinato  
 
Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt  
Maria Teresa d'Asburgo  
Luigi Rodolfo di Brunswick-Luneburg Antonio Ulrico di Brunswick-Luneburg  
 
Elisabetta Giuliana di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Norburg  
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbuttel  
Cristina Luisa di Oettingen-Oettingen Alberto Ernesto I di Oettingen-Oettingen  
 
Cristina Federica di Wurttemberg  
 

Titolatura

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S.M.I. e R. Ap. Giuseppe II

per la grazia di Dio,

eletto Sacro romano Imperatore , sempre augusto,

Re in Germania e di Gerusalemme , d 'Ungheria , Boemia , Dalmazia , Croazia , Slavonia , Galizia e Lodomiria;

Arciduca d'Austria ,

Duca di Borgogna , di Lorena , di Stiria , di Carinzia e di Carniola ,

Gran Duca di Toscana ,

Gran Principe di Transilvania ,

Margravio di Moravia ,

Duca di Brabante , di Limburgo , di Lussemburgo e di Gheldria , del Wurttemberg , d' Alta e Bassa Slesia , di Milano , di Mantova , di Parma, Piacenza e Guastalla , d' Auschwitz e Zator , di Calabria , di Bar , di Monferrato e di Teschen ,

Principe di Svevia e di Charleville ,

Conte principesco d' Asburgo , di Fiandre , del Tirolo , di Hennegau, di Kyburg , di Gorizia e Gradisca ,

Margravio del Sacro Romano Impero di Burgau, d'Alta e Bassa Lusazia , di Pont-a-Mousson e di Nomeny ,

Conte di Namur , di Provenza , di Vaudemont , di Blamont , di Zutphen , di Sarrewerden , di Salm e di Falkenstein,

Signore della Marca dei Vendi e di Mecheln , Signore di Trieste ecc., ecc. [4]

Onorificenze

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Nella cultura di massa

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  • Nel film Amadeus del 1984 e interpretato dall'attore Jeffrey Jones e il suo personaggio e presentato come genericamente bendisposto nei confronti dell'opera di Mozart, sebbene non sia tratteggiato come un intenditore di musica [14] .
  1. ^ Gutkas Karl: "Joseph II. Eine Biographie", Wien, Darmstadt 1989, S. 15.
  2. ^ Saul K. Padover, The Revolutionary Emperor, Joseph the Second 1741?1790. (1934) pp 384?85.
  3. ^ Koeblergerhard.de
  4. ^ Geschichte des ungarischen Privatrechts Archiviato il 20 luglio 2011 in Internet Archive .
  5. ^ Geschichte des Temeser Banats, Band 1, S. 303, Leonhard Bohm, O. Wigand, Bayrische Staatsbibliothek, 1861.
  6. ^ MASODIK KONYV. A PALYA KEZDETE., 33. KONYVDISZ A XVIII. SZAZAD MASODIK FELEB?L., Ferencz Szechenyi, Orszagos Szechenyi Konyvtar
  7. ^ Alcuino sulla Vox populi (oxfordreference.com)
  8. ^ P. G. M. Dickson, "Monarchy and Bureaucracy in Late Eighteenth-century Austria." English Historical Review 1995, 110(436): 323?367. ISSN 0013-8266 ( WC ACNP ) Fulltext: in Jstor
  9. ^ Paul P. Bernard, "The Limits of Absolutism: Joseph II and the Allgemeines Krankenhaus." Eighteenth-Century Studies 1975 9(2): 193?215. ISSN 0013-2586 ( WC ACNP ) in Jstor
  10. ^ Slawikowitz e il nome tedesco di una frazione di Rousinov, in ceco Slavikovice
  11. ^ Großpold e il nome tedesco di una frazione di Miercurea Sibiului, in romeno: Apoldu de Sus
  12. ^ Neppendorf e il nome tedesco di una frazione di Sibiu, in romeno: Turni?or
  13. ^ In questo senso andava anche la rettifica dei confini diocesani per renderli piu attinenti a quelli statali e quindi piu controllabili politicamente. Ne fu esempio lo spostamento dei confini fra l’ arcidiocesi di Milano e la diocesi di Bergamo in modo da identificarsi in quelli fra l’Impero e la Repubblica di Venezia nel 1786 .
  14. ^ ( EN ) Amadeus Character List , su gradesaver.com . URL consultato il 4 ottobre 2023 .

Bibliografia

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  • Karl Gutkas : Kaiser Joseph II. Eine Biographie . Zsolnay, Vienna, Darmstadt 1989. ISBN 3-552-04128-1 .
  • Francois Fejto : Joseph II. Portrat eines aufgeklarten Despoten . Matthes & Seitz, Monaco di Baviera 1987. ISBN 3-88221-512-7 .
  • Lorenz Mikoletzky: Kaiser Joseph II. Herrscher zwischen den Zeiten , Muster-Schmidt, Gottingen, Francoforte, Zurigo 1979. ISBN 3-7881-0107-5 .
  • Humbert Fink: Joseph II. Kaiser, Konig und Reformer. Econ, Dusseldorf, Wien, New York 1990. ISBN 3-430-12749-1 .
  • Hans Magenschab: Josef II. Osterreichs Weg in die Moderne. Amalthea, Vienna 2006. ISBN 978-3-85002-559-1 .
  • Justin V. Pra?ek: Panovani cisa?e Josefa II. . I.-II., Praga 1903, 1904.
  • Robert Widl: Joseph II. e Isabella von Parma. Roman einer wundersamen Ehe . Stieglitz 2003.
  • Alfred Ritter von Arneth: Joseph II. e Katharina von Russland "Ihr Briefwechsel", Vienna 1869.
  • Friedrich Weissensteiner , Die Sohne Maria Theresias, Kremayer & Scheriau , 1991.
  • Ernst Wangermann: Die Waffen der Publizitat. Zum Funktionswandel der politischen Literatur unter Joseph II. . 2004. ISBN 978-3-486-56839-4 .
  • Katalog der Niederosterreichischen Landesausstellung: Osterreich zur Zeit Kaiser Josephs II. Mitregent Kaiserin Maria Theresias, Kaiser und Landesfurst. Stift Melk 29. Marz bis 2. November 1980.

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Collegamenti esterni

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