Giuseppe II e noto soprattutto per essere stato uno dei maggiori sovrani della storia propugnatori dell'
assolutismo illuminato
. Questo si puo dedurre in prima istanza proprio dai suoi scritti, dai quali si evince che egli concepiva il proprio ruolo di capo della nazione come un dovere sacrosanto da adempiere per essere il tramite che legava Dio al suo popolo, incentrando sempre piu il ruolo di governo sulla sua persona, pur mantenendo una politica e degli ideali di stampo
illuminista
: "Tutto per il popolo, ma niente attraverso il popolo" e il motto con cui sovente si e identificata la condotta del regno di Giuseppe II.
Ovviamente, cosi, Giuseppe II recupero non solo l'influenza dell'aristocrazia austriaca, ma anche la tradizione cavalleresca e medioevale che lo consacrava come re-sacerdote, fatto che lo spinse molto a considerare attivamente gli affari ecclesiastici come affari di governo. Nel
1782
, inoltre, aboli le servitu personali dei contadini e nelle proprieta reali essi divennero affittuari ereditari.
A questo si accompagnava anche una grande tendenza al centralismo che lo porto a progettare un'ambiziosa politica interna all'impero: egli voleva infatti fare dell'
Austria
un potente stato unitario con la
Germania
, abolendo tutte le differenze e i privilegi linguistici e culturali che contraddistinguevano le nazioni parti del Sacro Romano Impero sottoposte alla sua guida. Cio scateno quasi ovunque nell'impero tendenze nazionaliste e rivolte popolari che lo fecero recedere da questo progetto.
Un altro rimarchevole aspetto della politica di Giuseppe II fu la sua "ars politica", che si espresse in maniera compiuta nella sua attenzione alle espressioni artistiche del suo tempo. Per il
Burgtheater
di Vienna incarico il compositore
Wolfgang Amadeus Mozart
di comporre quello che sarebbe divenuto
Il ratto dal serraglio
, rappresentato nel 1782, contribuendo a diffondere la lingua tedesca attraverso il canto e la musica divertente. La cooperazione con Mozart venne fedelmente mantenuta anche negli anni successivi con la prima esecuzione, nel 1786, de
Le nozze di Figaro
e, nel 1790, con
Cosi fan tutte
, quando ormai lo stesso imperatore si era reso conto che il
Singspiel
in tedesco non aveva attecchito e aveva preferito fare ritorno alla lingua italiana, pur conservando e promuovendo i talenti della propria patria come Mozart.
Una delle sue preoccupazioni fu il benessere del proprio popolo, in particolare sotto l'aspetto della salute, che egli curo in maniera particolare con la costruzione di un ospedale a Vienna: il nosocomio prese il nome di "Josephinum" e venne personalmente progettato dal monarca nei piu piccoli dettagli.
La sua riforma degli orari di lavoro per operai e braccianti fu invece osteggiata dalla vecchia classe dirigente austriaca, che vedeva nel lavoro a basso prezzo delle classi meno agiate una forma facile di guadagno e sfruttamento.
Nel campo delle fonti normative attuo tre interventi di grande rilievo, sempre improntati a quelli che sono i compiti del
despota illuminato
. Nel 1781 diede alla luce il
Civil Gerichtsordnung
(CGO), un
Codice di procedura civile
davvero innovativo e avanzato per i tempi e che, infatti, rimarra in vigore fino alle soglie del ‘900. Era un codice autonomo e autointegrante e prevedeva, in un'ottica giurisdizionalista, un forte controllo dello Stato sul giudice e sull'azione legale. Al giudice venivano, infatti, tolti numerosi poteri arbitrari di cui disponeva e venivano subordinati alla legge; rispetto alle parti, inoltre, gli venivano assegnate notevoli funzioni incidenti sull'andamento del giudizio: era un vero e proprio motore del procedimento, in netto contrasto con la tradizione di diritto comune.
Tento poi di portare avanti il progetto di
Codex
della madre con il
Josephinisches Gesetzbuch
, ma lo abbandono presto per dedicarsi al suo importantissimo
Josephinisches Strafgesetz
(1787). Questa legge penale, che avrebbe dovuto essere applicata anche in Lombardia con il nome di “Codice”, non entro mai in vigore, perche l'imperatore mori prima della sua promulgazione. Era comunque un passaggio fondamentale nel percorso dell'Austria verso la codificazione, perche puo essere considerato il primo codice penale moderno. Per questo testo Giuseppe II fece propria la tradizione di
Beccaria
, ma a volte ne elimino il contenuto umanitario, prediligendo la concezione
utilitaristica
, comunque presente. La sola funzione della pena e quella di prevenire la commissione di crimini, quindi cio che interessa e la sua efficacia: non importa quanto le pene siano dure o inumane, importa solo che siano utili al loro fine.
Accanto a elementi cosi autoritari, la legge, tuttavia, fa propri anche alcuni avanzati principi di garanzia, come il principio di legalita, proporzionalita e personalita della pena, il divieto di analogia e l'eliminazione della discrezionalita del giudice. C'e inoltre un'innovativa revisione della figura di reato, che viene scisso in due grandi categorie: i reati criminali e i reati politici. I primi sono quei comportamenti che violano norme di diritto naturale, ossia interessi che sempre e in ogni ordinamento saranno tutelati; mentre i secondi sono comportamenti che ogni singolo ordinamento puo decidere se reprimere o meno e vengono puniti perche sono proibiti, non perche sono ingiusti. Molti reati criminali, puniti con pene piu dure, vengono declassati a reati politici, quindi puniti con pene meno severe; fra questi, in particolare, i reati religiosi.
Era estremamente innovativo nella misura in cui non prevedeva la
pena di morte
, seppur lo facesse solo in un'ottica utilitaristica e non umanitaria: le pene piu durature e piu crude rimangono maggiormente impresse nei consociati, quindi sono piu utili della pena di morte che, tutto sommato, e rapida e si dimentica in fretta. Accanto ad alcuni punti di arretratezza, come l'imprescrittibilita di reato e pena, c'era, pero, un'altra grande innovazione in questo testo: l'unificazione del soggetto di diritto; si perveniva cosi finalmente ad assoggettare tutti i sudditi a una stessa legge.
Il terzo grande sforzo giuridico di Giuseppe II si ebbe con il
Kriminal Gerichtsordnung
(KGO) del 1788. Questo regolamento giudiziario in campo penale era un Codice (il primo
Codice di procedura penale
moderno) al contempo garantista e statualista, perche, accanto a norme che volevano limitare l'arbitrio del giudice, poneva alcuni istituti a favore dell'imputato. Si inserirono nel processo penale una serie di cautele, come l'abolizione della
tortura
(strumento arbitrario per eccellenza), per evitare che il giudice sfuggisse al controllo statale; inevitabilmente provvedimenti di questo tipo ricadevano positivamente sull'imputato. Era prevista inoltre la possibilita che il giudice raggiungesse sia la prova della colpevolezza, alla quale sarebbe seguita una condanna dell'imputato, sia quella della sua innocenza, alla quale sarebbe seguita naturalmente l'assoluzione. Innovativo in tal punto era l'inserimento dell'assoluzione per insufficienza di prove, quando il giudice non potesse pervenire ne a una condanna, ne a un'assoluzione; si eliminava cosi la figura poco garantista del semi-reo. Veniva anche disciplinato dettagliatamente l'istituto delle prove, con particolare specificita sulla prova piena, che si aveva solo in caso di confessione, di due testimonianze concordanti o di almeno due circostanze. Questa terza situazione, tuttavia, comportava una pena minore.
La difesa tecnica veniva eliminata, perche era il giudice stesso che doveva cercare, oltre alle prove incriminanti, anche le prove dell'innocenza dell'imputato: si doveva comportare da accusatore e da difensore al contempo, con un inevitabile abbandono del reo nelle mani di un'unica persona. Tuttavia, come contemperamento di questa situazione, era richiesto al giudice di comportarsi correttamente; ma l'ago della bilancia era nuovamente sbilanciato a favore del magistrato nella misura in cui questo comportamento leale era richiesto anche all'imputato, che, se taceva o si fingeva malato, sarebbe stato castigato.
Tornava anche qui la compresenza di norme dal contenuto fortemente innovatore, garantista e statualista con norme che, invece, ancora “condannavano” l'imputato a essere un mezzo di prova.
Sotto il governo di Giuseppe II si fecero ampia strada gli ideali del
mercantilismo
e della
fisiocrazia
, il che porto essenzialmente a dei rinnovamenti in campo tecnologico, facendo giungere l'Austria a uno stato di grande avanzamento nel campo industriale, seppur minimo, visto che lo Stato asburgico aderi solo in minima parte alla rivoluzione industriale inglese settecentesca. Con la morte di Maria Teresa, Giuseppe incomincio a introdurre piu di 6.000 editti e 11.000 nuove leggi disegnate appositamente per regolare e riorganizzare ogni aspetto dell'impero. Nella politica interna, lo spirito del
giuseppinismo
si mostrava benevolente e paternalistico, con l'unico intento di rendere felice il suo popolo, ma ovviamente coi criteri che meglio si accordavano al suo pensiero.
Giuseppe imposto il tutto personalmente, razionalizzando, centralizzando e uniformando il governo nelle diverse terre dei suoi domini, una gerarchia di cui egli solo si trovava all'apice come supremo autocrate. Dal personale di governo si aspettava devozione e spirito di servizio nei confronti dello Stato, come aveva egli per primo. Tale personale veniva scelto senza riguardo alla classe sociale o alle origini etniche, ma unicamente in base ai propri meriti. Per sottolineare ancora di piu questo bisogno di unita, Giuseppe rese il tedesco l'unica lingua ufficiale per la conduzione degli affari in tutto l'impero, fatto che in particolare nel
Regno d'Ungheria
venne fortemente osteggiato, uno dei motivi per cui l'assemblea nazionale venne privata delle proprie prerogative e nemmeno piu convocata.
Tra le riforme operate da Giuseppe II, vi fu quella dell'introduzione dell'uso obbligatorio del cognome in tutti i territori dell'impero, una consuetudine gia entrata in uso nel Cinquecento, ma non ancora cosi sentita in molte parti dei domini asburgici, in particolare in quelle piu arretrate o recentemente acquisite e quindi provenienti da altre tipologie di amministrazioni.
Servendosi di una figura chiave del suo regno, il ministro delle finanze conte
Karl von Zinzendorf
(1739?1813), Giuseppe II riusci a introdurre un sistema uniforme per la gestione degli introiti e delle spese dello stato, nonche per il calcolo dei debiti dei territori della corona austriaca. Continuo l'opera di catasto voluta da sua madre (
Catasto Teresiano
) con il cosiddetto
Catasto Giuseppino
dal 1782 quando, in linea con la politica del
giuseppinismo
, decise di abolire tutte le esenzioni dall'imposta fondiaria di cui godevano le proprieta ecclesiastiche, fatto che si rivelo una vera e propria manna per rimpinguare le casse dello Stato austriaco.
L'Austria riusci in questo a realizzare un sistema finanziario molto piu solido di molti altri paesi della medesima epoca in Europa (si pensi ad esempio al caso della
Francia
, la cui situazione economica sara una delle cause dello scoppio della
Rivoluzione francese
di li a poco). A ogni modo, gli eventi degli ultimi anni di governo di Giuseppe II suggeriscono che il governo si trovava ancora finanziariamente vulnerabile, come si vedra dopo le guerre antirivoluzionarie seguite al 1792.
La politica estera dell'imperatore Giuseppe II fu essenzialmente una politica di espansione, ma non certo favorita dalla fortuna. La partecipazione dell'
Austria
alla
prima spartizione della Polonia
apporto all'impero il governo della
Galizia
, che pero dovette tornare presto alla
Prussia
in quanto essa si era proposta di partecipare al fianco della Prussia nella guerra contro i turchi, manifestando nel medesimo tempo il desiderio di ottenere un territorio che permettesse allo stato prussiano di collegarsi con i possedimenti baltici della Prussia dell'Est che si trovavano isolati dalla vicina
Pomerania
. Malgrado la vicinanza dell'Austria al governo russo di
Caterina II
, l'impero ebbe sempre un ruolo secondario nelle spartizioni della
Polonia
che seguirono. Grazie alla sua partecipazione nella
prima spartizione della Polonia
nel 1772, Giuseppe II riusci a ottenere anche le ricche miniere di sale di
Bochnia
e di
Wieliczka
, oltre ad annettere all'impero i territori di
Zator
e
Auschwitz
(
O?wi?cim
), parte della
Piccola Polonia
, con le contee di
Cracovia
e
Sandomir
, che perlomeno consentirono di giustificare gli sforzi bellici compiuti. Da molti storici questa fu reputata l'unica operazione diplomatico-militare nella quale Giuseppe II ebbe successo.
Nella
guerra di successione bavarese
, i trattati iniziali prevedevano che la
Baviera
sarebbe dovuta passare direttamente nelle mani dei domini ereditari asburgici e che i
Wittelsbach
avrebbero dovuto ottenere in cambio il governo dei
Paesi Bassi austriaci
, ma questo progetto falli, lasciando invariata la situazione territoriale europea. Giuseppe II si rendeva infatti conto che la Baviera si trovava in una posizione geografica estremamente favorevole per l'Austria e che la sua acquisizione nei domini diretti avrebbe di molto favorito la sua politica di stabilita, mentre la situazione nei Paesi Bassi austriaci appariva sempre piu problematica per le continue tensioni interne.
Nel
1787
Giuseppe II fece nuovamente pressione su
Caterina II di Russia
per ingaggiare una
nuova guerra
contro i turchi, alla quale l'Austria partecipo con buone vittorie, ma da cui trasse solo un minimo vantaggio.
La politica nei
Balcani
, inaugurata da Maria Teresa e portata avanti da Giuseppe II, rifletteva ancora chiaramente il
cameralismo
promosso dal principe
Kaunitz
, interessando prevalentemente il consolidamento delle terre di confine con la riorganizzazione e l'espansione della frontiera militare. La
Transilvania
venne incorporata nell'impero nel
1761
, coi comandanti di reggimento locali che esercitarono poteri civili e militari nell'area. La "Populationistik" fu la teoria prevalente di colonizzazione che apporto prosperita in termini di lavoro. Giuseppe II porto avanti in queste aree anche le misure economiche adottate in politica interna. L'influenza asburgica fu un fattore essenziale nello sviluppo dei Balcani nell'ultima parte del XVIII secolo, in particolare per serbi e croati.
Le reazioni alla politica estera di Giuseppe II
modifica
Le numerose interferenze con i vecchi costumi tradizionali delle popolazioni componenti l'impero contribuiva a creare tensioni interne, ma ancora di piu lo fece la politica estera di Giuseppe II, un espansionismo senza precedenti che, purtroppo, in molti casi non teneva conto di poter offendere alcuni preziosi e potenti vicini. Cerco di sbarazzarsi del
Terzo trattato della Barriera
, che impediva ai suoi sudditi
fiamminghi
di navigare lo
Scheldt
. Quando a questo fatto si oppose anche la
Francia
, Giuseppe II decise di rivolgersi ad altri schemi di alleanza con l'
Impero russo
per la spartizione dell'
Impero ottomano
e della
Repubblica di Venezia
. Anche questi piani dovettero essere abbandonati per la forte opposizione di altri stati confinanti e, in particolare, ancora una volta della Francia. Quando poi Giuseppe II riprese i suoi tentativi di ottenere la
Baviera
scambiandola con i
Paesi Bassi austriaci
, provoco solo la formazione del
Furstenbund
organizzato da
Federico II di Prussia
.
L'aristocrazia in gran parte dell'impero fu ostile alla politica di tassazione di Giuseppe II nonche alle sue attitudini egualitarie e dispotiche: nei Paesi Bassi austriaci e in Ungheria venne mal visto in particolar modo il suo tentativo di subordinare tutto al governo di Vienna. Anche presso la gente comune incomincio a serpeggiare un certo malcontento. Solo poche settimane prima della sua morte, il direttore della polizia imperiale gli riferi: "Tutte le classi sociali, anche quelle che hanno il massimo rispetto per il sovrano, sono scontente e indignate."
[2]
In
Lombardia
le caute riforme di Maria Teresa avevano portato al supporto di molti riformatori locali al governo imperiale. Giuseppe II, con gli accentramenti verso Vienna, indeboli la posizione dominante della citta di
Milano
nella gestione del dominio dell'Italia settentrionale nonche le sue tradizioni in materia di giurisdizione e amministrazione locale. Al posto dell'autonomia provinciale, l'imperatore opto per un centralismo illimitato, che ridusse la Lombardia politicamente ed economicamente a un'area periferica dell'impero. La reazione in loco a questi cambiamenti radicali venne proprio dalla borghesia, che incomincio ad allontanarsi dallo spirito di cooperazione che aveva avuto in tutto il secolo, tramutandolo in strenua opposizione e gettando le basi per il liberalismo lombardo, che sara uno dei cardini unitari dell'Italia risorgimentale.
Anche nel campo delle riforme linguistiche non ando meglio: nel 1784, quando Giuseppe II aveva tentato di rendere il tedesco l'unica lingua ufficiale dell'impero, rinominando dal 1776 il
Burgtheater
di Vienna in
Teatro Nazionale Tedesco
, l'ungherese
Ferenc Szechenyi
rispose con la convocazione di un convegno dove disse: "
Vedremo se il suo patriottismo passera anche attraverso la Corona.
" Julius Keglevi? rispose con una lettera in tedesco a Giuseppe II nella quale scrisse: "
Vi scrivo in tedesco, Vostra Grazia, non per via dell'istruzione, ma perche ho a che fare con un cittadino tedesco.
" Il "
cittadino tedesco
" Giuseppe II, infatti, aveva recentemente portato la
Sacra Corona d'Ungheria
a
Vienna
, dando le chiavi del cofanetto nella quale essa era riposta alle guardie Joseph Keglevi? e Miklos Nadasdy. Giuseppe II preferi non incoronarsi re d'Ungheria e Ferenc Szechenyi si ritiro dalla politica per protesta. L'
Allgemeines burgerliches Gesetzbuch
, detto anche
Josephinisches Gesetzbuch
, il predecessore dell
'
Allgemeines burgerliches Gesetzbuch
, il codice civile dell'Austria che applicava a tutti i cittadini l'uguaglianza, venne pubblicato il 1º novembre 1786 dopo 10 anni di lavoro. All'art. 1 si trovava riportato:
"Ogni suddito si aspetta la sicurezza dal principe del suo territorio e la protezione necessaria, ed e quindi dovere del principe del territorio determinare con chiarezza i diritti delle persone al fine di guidarle nelle loro azioni e per il solo raggiungimento della prosperita universale e del singolo."
[3]
Come si puo notare vi e una chiara differenza tra i diritti e i doveri dei cittadini, ma non altrettanto per il monarca. Il termine poi di
principe territoriale
(
Landesfurst
) non corrisponde a quello di
principe nazionale
(
Volksfurst
). In Ungheria il testo non venne promulgato come parte integrante dell'impero e pertanto la nazione rimase senza un codice civile sino al 1959.
[4]
La corona venne riportata in Ungheria nel 1790, occasione che venne felicemente salutata da tutto il popolo.
[5]
[6]
Una delle ragioni per cui Giuseppe II rifiuto di venire incoronato re d'Ungheria era probabilmente il fatto di aver letto che
Alcuino
aveva scritto in una lettera a
Carlomagno
nel 798: "
E questi popoli non devono essere ascoltati da chi porta la voce di Dio, perche i riottosi tra il popolo sono spesso troppo vicini alla pazzia.
"
[7]
Nel 1790 scoppiarono delle ribellioni di protesta contro le riforme di Giuseppe II nei
Paesi Bassi austriaci
(
Rivoluzione del Brabante
) e in Ungheria, mentre altri domini continuavano a essere irrequieti sotto il peso della guerra con gli ottomani. Con l'impero a rischio di dissoluzione, Giuseppe II fu piu volte costretto ad abbandonare molti dei suoi progetti di riforma, che comunque sono giunti sino a noi anche se solo sulla carta.
[8]
L'istruzione e lo sviluppo della medicina
modifica
Per aumentare l'alfabetizzazione della popolazione dell'impero, Giuseppe II rese obbligatoria l'istruzione elementare per maschi e femmine, mentre mantenne elitari i piu alti livelli di istruzione. Creo borse di studio per gli studenti poveri ma talentuosi e permise la creazione di scuole per gli ebrei e per altre minoranze religiose. Nel 1784 ordino che la lingua ufficiale dell'istruzione passasse dal latino al tedesco, un fatto largamente controverso in un impero multiculturale come il suo.
Dal XVIII secolo, inoltre, si sviluppo largamente anche in Austria la medicina, con la richiesta sempre maggiore di medici per la cura della popolazione. Le citta impiegavano infatti grandi fondi nel mantenimento di ospedali locali e la monarchia nel contempo voleva porre fine alle costose quarantene epidemiche che bloccavano periodicamente interi settori. Giuseppe II per questo tento di centralizzare il servizio di cure mediche a Vienna tramite la costruzione di un unico grande ospedale, il famoso
Allgemeines Krankenhaus
che venne aperto nel 1784. Questo, pero, peggioro notevolmente la sanita nazionale, causando ulteriori sviluppi di focolai epidemici e la morte del 20% dei pazienti nel nuovo ospedale - tristemente famose furono le innumerevoli morti a causa della
febbre puerperale
, combattuta da
Ignac Semmelweis
- ma la citta divenne uno dei principali centri medici del secolo successivo.
[9]
Una delle attivita di politica estera che Giuseppe II mise in atto fu quella di compiere un viaggio in Europa in incognito, sotto il falso nome di
Conte di Falkenstein
, cosi da poter studiare meglio la vita dei propri sudditi e cio che di meglio poteva trovare all'estero. Egli era conscio infatti che la sua presenza come imperatore in un viaggio ufficiale non gli avrebbe consentito di cogliere tutti quegli aspetti dell'ordinaria quotidianita che egli intendeva invece trarre da questo suo viaggio. Egli origino il proprio falso nome dalla contea di Falkenstein, nel
Palatinato
settentrionale odierno (circa
125?km²
, 4?000 abitanti) che era una delle proprieta degli
Asburgo
e l'unico patrimonio territoriale derivatogli direttamente dai
Lorena
.
Nei suoi 7102 giorni di regno, quasi 25 anni, Giuseppe II trascorse fuori dalla sua residenza un totale di 2260 giorni. Tutti i suoi viaggi erano sempre preparati con la massima precisione di calcolo dallo stesso imperatore. In una lettera datata 19 maggio 1777 e inviata al fratello Pietro Leopoldo mentre era in partenza da Parigi, Giuseppe scrisse: "... Ho calcolato il mio tempo e la distanza... ho un totale di 39 giorni di viaggio davanti a me...". Tenne sempre un diario molto aggiornato dei suoi viaggi con annotazioni ed esperienze quotidiane, il che rappresenta un vero e proprio spaccato di vita dell'epoca nonche del pensiero di Giuseppe II.
Nel 1768 visito il
Banato
, una delle regioni estreme del suo impero, facendo tappa alla fortezza di
Timi?oara
, chiamata in suo onore all'epoca
Josefstadt
.
Nel 1769 Giuseppe II si reco in viaggio a Roma e quindi a
Napoli
per visitare sua sorella
Maria Carolina
, regina consorte di
Ferdinando IV
. Nello stesso anno intraprese un altro viaggio che lo porto in
Boemia
e in
Moravia
dove, a
Slawikowitz
[10]
, aiuto un contadino locale, Kartos, ad arare un campo.
Nel 1773 compi un nuovo viaggio nel
Banato
, visitando anche la
Transilvania
e la
Galizia
da poco acquisita. In Transilvania ebbe modo di visitare i villaggi di
Großpold
[11]
e
Neppendorf
[12]
dove erano presenti forti comunita luterane. A
Sibiu
l'imperatore soggiorno alla locanda della "Stella Blu", che piu tardi venne rinominata dell'"Imperatore Romano".
Nel 1777 Giuseppe II viaggio in Francia, sempre sotto il falso nome di conte di Falkenstein, con il conte
Johann Philipp von Cobenzl
e il conte Joseph Colloredo-Mels e Wallsee come accompagnatori. Questo suo viaggio, oltre che per avere la possibilita di rivedere la Francia, aveva anche lo scopo di recarsi in visita a sua sorella Maria Antonietta, il cui comportamento aveva destato preoccupazione anche presso la corte di Vienna per via della sua interferenza nella politica interna francese, dal momento che aveva addirittura proposto l'annessione di gran parte della
Baviera
e della
Svizzera
. E controversa l'ipotesi secondo la quale sarebbe stato proprio Giuseppe II a consigliare il cognato
Luigi XVI
a operarsi di
fimosi
per adempiere ai propri doveri dinastici, dal momento che i documenti relativi a tale operazione non sono disponibili negli archivi francesi. Un'indicazione di questa ipotesi potrebbe essere il fatto che Giuseppe porto alla corte francese il chirurgo italiano
Giovanni Alessandro Brambilla
, rinomato specialista nel campo.
Nel viaggio colse l'occasione per visitare
Monaco di Baviera
,
Stoccarda
,
Strasburgo
e
Nancy
per poi passare a
Brest
,
Nantes
,
Orleans
,
Bordeaux
,
San Sebastian
,
Tolosa
,
Marsiglia
,
Ginevra
,
Basilea
,
Friburgo
,
Costanza
,
Innsbruck
e giungere infine alla capitale austriaca. Il diario del viaggio in Francia di Giuseppe II non ci e giunto, ma ci sono invece giunte le lettere che egli invio alla madre e ai fratelli dalla Francia e che vennero pubblicate solo nel 1866-1869 da Alfred Arneth.
Durante questo periodo francese Giuseppe II ebbe modo di incontrare alcuni dei principali geni dell'illuminismo del suo tempo, come
Buffon
,
Albrecht von Haller
,
Lavater
,
Rousseau
e
Voltaire
. Egli rivolse la sua attenzione in particolare all'analisi delle istituzioni sociali, agli impianti industriali e alle installazioni militari. In Francia Giuseppe ebbe modo di incontrare il ministro francese Vergennes, il quale descrisse l'imperatore come "ambizioso e dispotico".
Il conte di Falkenstein viaggio ancora in incognito nel
1781
nei
Paesi Bassi austriaci
. Alla fine di maggio di quello stesso anno giunse a ispezionare la fortezza militare di
Namur
, per poi spostarsi a visitare
Charleroi
,
Dunkerque
,
Ostenda
,
Bruges
,
Gand
,
Anversa
,
Lovanio
,
Bruxelles
, dove ebbe modo di visitare porti, fabbriche, allevamenti, ospedali e orfanotrofi. Si reco dunque nella
Repubblica delle Sette Province Unite
ed ebbe modo di visitare personalmente la collezione di storia naturale dello
stadtholder
Guglielmo V d'Orange
all'
Aia
, i giardini di
Unico Wilhelm van Wassenaer
ed ebbe modo di incontrare il sindaco Joachim Rendorp ad
Amsterdam
, col quale segretamente imposto le basi per il confine sul vicino fiume con il principe
Luigi Ernesto di Brunswick-Luneburg
. Visito
Den Helder
,
Zaandam
e il villaggio di
Broek
. Alla fine di luglio viaggio attraverso
Maastricht
e poi fu a
Parigi
. Nel viaggio di ritorno passo per
Mompelgard
,
Costanza
e quindi giunse a
Vienna
.
Nel 1783 Giuseppe II passo nuovamente in
Transilvania
, dove ebbe modo di raccogliere numerose petizioni e spunti di riflessione, in particolare dai valacchi e dall'aristocrazia ungherese. Nel 1781, infatti, Giuseppe II aveva abolito la servitu della gleba nelle terre locali, incontrando pero in questo resistenza da parte della nobilta locale.
Nell'aprile del 1787 Giuseppe II, preparandosi ormai a una nuova guerra contro i turchi, penso di continuare a viaggiare in incognito alla volta della
Russia
. Ai primi di giugno del 1787 intraprese quindi un tour in
Crimea
e gia alla fine di giugno fece ritorno a Vienna. L'incontro con la
zarina Caterina
confermo le sue opinioni personali sul conto dell'imperatrice russa e ne concluse che entrambi erano favorevolmente orientati ad attaccare l'Impero ottomano e a dominare il
mar Nero
. Nel 1780 gia era rimasto tre settimane a
San Pietroburgo
.
Uno degli aspetti sicuramente piu rilevanti della politica di governo di Giuseppe II puo pero essere considerato il cosiddetto
giuseppinismo
che cambio con una svolta radicale la concezione della religione non solo nei domini asburgici, ma in tutta Europa.
Durante il regno di Giuseppe d'Asburgo fu soppresso un terzo dei
conventi
e furono ridotti di numero gli ordini contemplativi e religiosi. I conventi chiusi furono almeno 700 e i religiosi passarono da 65 000 a 27 000. Nello stesso tempo l'imperatore promosse la creazione di
seminari
statali per istruire tutto il clero e di collegi, come il
Collegio Germanico-Ungarico
di Pavia.
Tra il
1781
e il
1785
l'imperatore aboli le
discriminazioni religiose
nei confronti di
luterani
,
calvinisti
,
ortodossi
,
ebrei
e
massoni
(
Patente di tolleranza
).
Riassumendo, quattro sono gli obiettivi delle sue riforme ecclesiastiche:
- ridurre la Chiesa sotto il completo controllo dell'autorita statale.
[13]
Per questo bisognava rendere piu difficili se non impossibili i rapporti dei vescovi con Roma:
- estensione del placet governativo a tutti gli atti che provenivano da Roma;
- limitazione o soppressione delle immunita della Chiesa, specie il foro ecclesiastico;
- permesso ai vescovi di dare le dispense matrimoniali senza ricorrere a Roma;
- interdetto l'appello a Roma, vietate le relazioni dirette con la Curia romana, sottratti i religiosi dalla dipendenza dai superiori generali di stanza a Roma, proibito ai seminaristi di studiare al Collegio Germanico di Roma;
- esclusiva giurisdizione statale sul matrimonio religioso.
- riordinamento della situazione economica del clero. Tale situazione non era delle migliori, soprattutto per i religiosi. Per questo confisco i beni di istituzioni religiose sclerotizzate, i beni male o poco utilizzati e i beni dei conventi contemplativi che fece chiudere; con il ricavato creo un fondo per il culto, che li avrebbe distribuiti secondo le necessita. Il clero fu stipendiato dallo Stato e vennero create 700 nuove parrocchie, sostitutive dei 700 monasteri soppressi. Il tutto quindi, anche economicamente, dipendeva dallo Stato.
- riforma degli studi ecclesiastici. Vennero creati 4 seminari generali (
Vienna
,
Pest
,
Pavia
e
Lovanio
) e 8 proseminari (
Praga
,
Olomouc
,
Graz
,
Innsbruck
,
Friburgo
,
Lussemburgo
e due a
Leopoli
), in cui gli allievi avrebbero dovuto seguire un programma di studi in cui prevalevano le discipline positive (storia, diritto, scrittura, patristica). Questo nuovo indirizzo, sorto sotto l'influsso del benedettino
Rautenstrauch
, si opponeva al metodo scolastico dei gesuiti (teologia speculativa decadente), ma era caratterizzato dall'ispirazione giusnaturalistica dei testi e dei professori imposti dallo Stato e dalla prevalenza della morale e della pastorale sul dogma.
- riforma della cura pastorale. Una serie di leggi dette un nuovo assetto alle diocesi e alle parrocchie (creandone di nuove specialmente nelle campagne, prima povere di assistenza spirituale), soppresse un terzo dei conventi, ridusse le
feste di precetto
, riorganizzo il culto (fin nei minimi dettagli: numero di candele, durata della predica, numero degli altari per chiesa, limitazione del turibolo, ecc.).
Tale politica ecclesiastica, ovviamente, suscito l'opposizione del
papa Pio VI
, che nel
1782
ando fino a
Vienna
per tentare invano di moderare le riforme dell'imperatore che a ogni modo fu irremovibile.
Nel novembre del
1788
Giuseppe II fece ritorno a Vienna dopo un suo viaggio nel quale si era ammalato gravemente, a tal punto che gia nel
1789
si era pensata per lui una co-reggenza del fratello ed erede Leopoldo, anche per affrontare una situazione internazionale poco favorevole: infatti le truppe imperiali si erano perlopiu accentrate sul confine belga dopo i primi sentori rivoluzionari francesi dell'estate di quello stesso anno. In
Ungheria
, poi, i nobili locali erano in aperta ribellione e in tutti gli stati dell'impero si potevano veder scoppiare quasi quotidianamente piccole e medie rivolte che portavano alla ribalta i sentimenti di rivendicazione nazionalistica.
Giuseppe venne pero abbandonato a se stesso, a tal punto che
Kaunitz
, suo ministro di fiducia, si rifiuto di recargli visita quando si trovava a letto sofferente e non lo vide per i successivi due anni di vita dell'imperatore. Pietro Leopoldo, il fratello minore dell'imperatore, rimaneva a
Firenze
dove era granduca, incurante delle sorti dell'impero del fratello.
L'imperatore Giuseppe II mori il 20 febbraio
1790
di tubercolosi. In mancanza di discendenti, gli successe, come era facile prevedere, il fratello minore
Leopoldo
. Il suo corpo venne sepolto nella tomba 42 della
Kapuzinergruft
(Cripta dei Cappuccini) di
Vienna
assieme alle salme dei suoi antenati. In occasione della sua morte
Ludwig van Beethoven
compose la
Cantata per la morte di Giuseppe II
WoO87 per orchestra, coro e voci soliste.
Egli stesso detto il suo
epitaffio
: "Hier ruht Joseph II., der in allem versagte, was er unternahm" ("Qui giace Giuseppe II, colui che falli qualsiasi cosa che intraprese").