Diversamente dall'usuale, la cattedrale di
Perugia
ha la fiancata laterale rivolta verso la piazza principale della citta, affacciata sulla
Fontana Maggiore
e sul
Palazzo dei Priori
. Tale lato e caratterizzato dalla
Loggia di Braccio
, commissionata da
Braccio da Montone
nel
1423
, una struttura proto rinascimentale attribuita a
Fioravante Fioravanti
da
Bologna
. La loggia in precedenza era stata parte del
Palazzo del Podesta
, poi dato alle fiamme nel
1534
. Sotto la loggia e possibile vedere parte di un muro romano, le fondamenta del vecchio campanile, le misure perugine del piede e della mezza canna, a testimonianza che la piazza antistante era luogo di mercato, il calco della
Pietra della Giustizia
, (l'originale e nel Palazzo dei Priori, nella sala del Consiglio comunale) che riporta un'iscrizione del
1234
attraverso la quale il
Comune
annuncio che tutto il debito pubblico era stato cancellato.
Il fianco laterale, e aperto da finestroni gotici e da un portale
rinascimentale
progettato da
Galeazzo Alessi
nel
1568
e realizzato in travertino da Ippolito Scalza. A destra del portale e un pulpito quattrocentesco composto da antichi frammenti e
mosaici
cosmateschi
, dal quale predico
San Bernardino da Siena
nel
1425
e nel
1427
, ed un
Crocifisso
in legno di
Polidoro Ciburri
del
1540
posto dai perugini nel 1540 durante la guerra del sale, in segno di protesta contro
Papa Paolo III
.
Precede la chiesa una scalinata ove si erge la statua bronzea di
papa Giulio III
, opera di
Vincenzo Danti
del
1555
. Papa Giulio III fu oggetto della gratitudine cittadina in seguito al ritorno delle magistrature locali, in precedenza soppresse da
Paolo III
. Nel 2023, su decisione del Comune, viene ampliato lo spazio pedonale sulla facciata principale. Nel dettaglio, e stato costruito un nuovo marciapiede sul lato corto della cattedrale, con un andamento parallelo alla facciata e su un piano rialzato rispetto a quello stradale.
Il portale principale di San Lorenzo, acquarello del 1884
Veduta del corpo laterale dalla
piazza IV Novembre
La facciata principale e rivolta verso piazza Danti ed e impreziosita da un portale in stile
barocco
progettato da
Pietro Carattoli
nel
1729
. Il muro esterno e a vista e si possono scorgere i ganci portanti di un previsto rivestimento in marmo, mai apportato. Nel laterale nord In occasione del Giubileo 2000 e stata decorata "la porta santa”, con altorilievi in bronzo dello scultore perugino Artemio Giovanni.
Il campanile originale fu distrutto nel 1371 dall'
abate di Monmaggiore
quando collego la fortezza di Porta Sole ai palazzi di piazza. Era a tre ordini di finestre con un gallo di bronzo sulla sommita. Il nuovo campanile venne edificato tra il
1606
ed il
1612
su disegno di Bino Sozi.
Campana
|
Fonditore
|
Anno fusione
|
Nota
|
I
|
Iacopo Ienuense
|
1390
|
Sol4 crescente
|
II
|
Anonimo
|
1449
|
Sib3
|
III
|
Francesco Petrucci
|
1680
|
Sol3
|
IV
|
Nicola Agostini
|
1769
|
Lab3
|
Nel 1880, l'architetto
Guglielmo Calderini
elaboro un progetto per il completamento delle facciate del duomo di Perugia. Elaborando elementi preesistenti ed eliminandone altri che disturbavano la sua idea, improntata ad una purezza stilistica e al senso neoclassico della simmetria, colse nel segno con un progetto uniforme e del tutto consono alla natura strutturale dell'edificio. Il progetto fu presentato all'arcivescovo di Perugia, monsignor Federico Foschi, che lo invio a Camillo Boito; ma nonostante la raccomandazione di Foschi all'amministrazione pontificia, esso fu abbandonato. Il clero allora penso di ricompensare Calderini affidandogli il progetto di restauro della
Chiesa di San Costanzo (Perugia)
.
L'interno.
Le volte affrescate.
L'interno con
pianta
a
croce latina
e divisa in tre navate da pilastri ottagonali, e del tipo
a sala
, con le volte delle navate di pari altezza (24,9?m). Misura una lunghezza di 68 metri e la navata centrale e larga due volte e mezza le laterali.
Le strutture gotiche nel settecento sono state rivestite da stucchi marmorizzati e fini dorature. Le volte costolonate sostenute da pilastri ottagonali, furono interamente decorate da pittori quali
Francesco Appiani
, Vincenzo Monotti, Valentino Carattoli, Carlo Spiridione Mariotti, Marcello Leopardi, Domenico Sergardi e costituiscono un'antologia della pittura settecentesca perugina.
[7]
Il pavimento di marmi policromi, sono del XIX secolo, fu commissionato dal Vescovo perugino Giovacchino Pecci, divenuto poi
Papa Leone XIII
.
Rosone
Sulla parete di controfacciata, sopra il portale, e situata una grandissima tela di
Giovanni Antonio Scaramuccia
del
1616
raffigurante la
Vergine fra i patroni della citta e i santi Agostino, Domenico e Francesco
,commissionata con il contributo delle rispettive confraternite laicali di S. Agostino, San Domenico e S. Francesco. Alla destra del portale d'ingresso si trova un sarcofago del
1451
del vescovo Giovanni Andrea Baglioni, il vescovo che commissiono la ricostruzione della cattedrale, il monumento e attribuito ad
Urbano da Cortona
. La vetrata del rosone centrale con il
martirio di San Lorenzo
, prodotta nel laboratorio perugino Moretti Caselli, e opera di Ludovico Caselli (1919) e sostituisce la piu antica di Guglielmo Marcillat (XVI). A sinistra dell'ingresso e il monumento funebre del Vescovo Marcantonio Oddi (1668) di Domenico Guidi da Carrara, allievo dell'Algardi, raffigurato inginocchiato con ai piedi le
allegorie del tempo e della fama
.
Cappella dell'Anello o di San Giuseppe
modifica
(entrando dall'ingresso principale a sinistra)
La cappella custodisce la reliquia del presunto
Santo Anello
della
Vergine Maria
, una pietra verde di
calcedonio
od
onice
che venne presa furtivamente a
Chiusi
dal frate tedesco
Winter di Magonza
, e donata al
vescovo di Perugia
nel
1473
[8]
. Il prezioso monile e racchiuso nel
Reliquario del Sant'Anello
, realizzato da Bino di Pietro e Federico e Cesarino del
Roscetto
, considerato tra i capolavori dell'arte orafa del
Rinascimento
italiano. La cappella e protetta da una cancellata in ferro battuto del
1496
-
1511
opera di Bernardino e
Giacomo di Matteo
. La reliquia, viene esposta al pubblico due volte all'anno, in settembre e luglio con l'apertura di ben quattordici serrature. Sulla pietra del parapetto della cancellata e incisa la scritta: HAC SACER INTACTAE MATRIS SITUS ANNULUS AEDE QUI DEDIT EST CUSTOS MUNERIS ILLE SUI. La cappella era un tempo decorata da affreschi del
Pinturicchio
e dalla pala, lo
Sposalizio della Vergine (Perugino)
, sottratto durante l'occupazione napoleonica ed oggi al
museo di Caen
. Il quadro fu sostituito nel
1825
da una tela di
Jean Baptiste Wicar
. La mostra in marmo che racchiude il dipinto e del Perugino Francesco Caselli (1753-61), mentre l'altare del XV sec. e dello scultore fiorentino Benedetto Buglioni. La vetrata con
l’adorazione dei pastori
e di Francesco Moretti (1873).
Deposizione dalla croce di
Federico Barocci
(entrando dall'ingresso principale a destra)
Tra le molte opere pittoriche presenti in cattedrale, la piu importante e la
Deposizione dalla croce
di Federico Barocci del
1569
, conservata nella cappella di
San Bernardino
, l'opera e considerata tra i capolavori della pittura europea del XVI secolo ed e l'unica del pittore
urbinate
rimasta in citta. L'opera influenzo moltissimo la pittura umbra del tempo aprendo ad essa nuove prospettive. Fu commissionata dal Collegio della Mercanzia titolare della cappella dal 1515, come sta a testimoniare il logo posto nella cancellata. Il disegno della vetrata con
la predica di San Bernardino
e di
Hendrik van den Broeck
, ovvero Arrigo Fiammingo da Molines(1565). Il grande bancone di legno in noce addossato alla parete, e opera degli intagliatori Jacopo di Antonio Fiorentino e Ercole di Tommaso del Ricco (1565-67). L'altare attuale fatto su disegno di Giovanni Cerrini e del 1796.
Navata
Entrando dal portale principale, all'inizio della navata destra dopo la cappella di San Bernardino e una grande tela
“La nativita della Vergine
” di Vincenzo Pellegrini (inizio secolo XVII) seguace del Barocci. Particolare interessante del dipinto e il paesaggio intravvisto dalla bifora posta al centro del dipinto, che ne amplifica la profondita prospettica.
Segue la
cappella del Battistero
del 1855 su disegno dell'architetto Giovanni Santini. Il prospetto rinascimentale addossato alla parete, e di Pietro da Como (
1477
-79). L'affresco il
Battesimo di
Gesu e la Vetrata con
l’Eterno tra gli angeli
sono di
Domenico Bruschi
(1876). Il fonte battesimale e di Giuseppe Luchetti (1876), alla parete sinistra e il Crocifisso ligneo intagliato da Christophe Fournier(1656). Addossato alla parete e un elegante prospetto rinascimentale in marmo, opera di Pietro di Paolo di Andrea da Como.
Segue la
cappella del Sacramento
r
ealizzata da Galeazzo Alessi nel
1576
, con una pala d'altare raffigurante la
Pentecoste
di
Cesare Nebbia
del
1563
, il monumento funebre di
papa Martino IV
, deceduto a Perugia nel
1285
, e reliquie di
Innocenzo III
e
Urbano IV
. Alle pareti affreschi neoclassici di Marcello Leopardi, e la vetrata raffigurante la
Pieta
di Tito Moretti (1874). Lungo la parete e il Martirio di
S. Sebastiano
di
Orazio Alfani
(1572).
Nel braccio destro del transetto e la cappella
di S. Stefano
con il
Martirio di S. Stefano
di Giovanni Baglioni, (inizio XVII) a sinistra e il monumento a
Papa Leone XIII
il vescovo perugino G. Pecci, dello scultore Giuseppe Luchetti (1892); nella parete destra il monumento (1615) dei tre papi morti a Perugia:- Innocenzo II, Urbano IV e Martino IV -
Da qui due porte immettono alla
cappella di S. Onofrio
, dove si trovava l'omonima pala d'altare di Luca Signorelli, la
Pala di Sant'Onofrio
, (1484) oggi conservata nell'annesso Museo della Cattedrale. Gli affreschi molto deperiti e l'altare dipinto con finte tarsie sono di
Domenico Bruschi
(1877). Segue l'ingresso della Sacrestia e a destra dell'altare la
cappella di S. Emidio
con la pala di
Francesco Appiani
(1784)
S. Emidio Battezza Polisia.
L'abside presenta alle pareti le
storie di S. Lorenzo
dipinte da Baldassarre Orsini e Carlo Spiridione Mariotti (XVIII). Il coro ligneo eseguito nella bottega fiorentina di
Giuliano da Maiano
e
Domenico del Tasso
(
1486
-91), danneggiato da un incendio nel
1985
., come anche l'altare di Francesco Caselli su disegno di Carlo Murena. Il trono vescovile, decorato con tarsie di architetture in prospettiva e del perugino Giacinto di Pierfrancesco su disegno di Rocco da Vicenza (1520.24). Le vetrate dell'abside con storie di santi locali, sono dipinte (1932-36) da Rosa e Cecilia Caselli.
A sinistra dell'abside e la
cappella di S. Francesco
con un dipinto di Ippolito Borghesi (1620)
L’Assunzione della Vergine;
il tabernacolo sopra all'altare e di Bino Sozi (1579). Segue nell'estremita del transetto la
cappella del Crocifisso
, con il Crocifisso ligneo del XV sec e l'altare progettato da Pietro Carrattoli (1735) su commissione dei marchesi Florenzi. Nella parete sinistra e la Sacra Famiglia di Ludovico Caselli (1896) con sotto la tomba del musicista perugino Francesco Morlacchi.
Presbitero
Nella cattedrale vi e un grande
organo a canne
costruito dalla ditta
Tamburini
di
Crema
nell'anno
1967
. Lo strumento e a quattro tastiere e
pedaliera
e le canne sono distribuite in due corpi diversi: Positivo e Grand'Organo nell'abside, Recitativo e Organo Solo nel transetto sinistro. La
trasmissione
e integralmente elettrica.
Nel 2014-2015 l'organo ha subito un importante intervento di manutenzione straordinaria ed ampliamento fonico, operato dalla ditta Pietro Corna di Bergamo, che ha previsto l'aggiunta dei registri Open diapason 8' al Grand'Organo e delle Trombe en Chamade di 16', 8', 4' all'Organo Solo, realizzate secondo le misure di Cavaille-Coll.
Lo strumento dispone ora (2015) di 87
registri
ripartiti su quattro tastiere e pedaliera per un totale di 5.178
canne
; esse sono posizionate a seconda della tastiera di appartenenza in due corpi distinti:
- Positivo
(prima tastiera) e
Grand'Organo
(seconda tastiera) nell'
abside
, alle spalle dell'
altare maggiore
, con facciata costituita da cinque cuspidi (quella centrale con ali laterali) formate da canne in
rame
;
- Espressivo
(terza tastiera) e
Solo
(quarta tastiera), nel transetto sinistro, con facciata costituita da canne in
rame
formanti due cuspidi laterali ed una cuspide con ali laterali al centro;
- le canne del
Pedale
sono distribuite nei due corpi.
La
consolle
e mobile indipendente e si trova generalmente nel braccio sinistro del
transetto
.
Lungo la parete della navata sinistra, erano collocati alcuni frammenti dell'
Altare della Pieta
, realizzato da
Agostino di Duccio
nel
1473
e demolito nel
1673
;
[7]
si tratta di una pregevolissima opera in bassorilievo, che recentemente e stata restaurata e collocata nel Museo Capitolare adiacente alla cattedrale.
la
cappella del Gonfalone
ospita il Gonfalone processionale di Berto di Giovanni, che raffigura il profilo della citta medievale ricca di torri, dipinta nel 1526 in occasione di una grave pestilenza. In ordine di tempo e l'ultima delle opere devozionali tipicamente locali diffuse nelle chiese cittadine soprattutto nel XV sec.
[9]
. Nella lunetta e stata adattata una tela di
Giannicola di Paolo
allievo del Perugino (XV). Oltrepassando l’ingresso laterale e un’opera di Simone Ciburri
l'Eterno che benedice Perugia (
1602)
Addossata alla terza colonna ottagonale, e collocata all’interno di un tabernacolo ligneo neogotico del 1855, la venerata immagine della
Madonna delle Grazie
, realizzata da
Giannicola di Paolo
(XV). Nella prima colonna sinistra e dipinto un ritratto di
San Bernardino da Siena
della scuola di
Benedetto Bonfigli
(1450)
Sacrestia, costruita nel 1438. Il ciclo pittorico viene realizzato nel 1573-76 da Giovanni Antonio Pandolfi su commissione del vescovo Fulvio della Corgna.
In sacrestia e il fastoso ciclo pittorico di
Giovanni Antonio Pandolfi Mealli
da Pesaro (1573-76), Nelle volte e nelle pareti sono narrate le storie le di
San Lorenzo
, racconti biblici si celebrano inoltre le grandi figure dei vescovi patroni di Perugia. S. Costanzo e s. Ercolano, contornati dai grandi maestri della chiesa universale (Gregorio, Ambrogio, Agostino, Girolamo). Nello stile si fa riferimento all'opera di Michelangelo, le decorazioni riprendono le antiche grottesche romane riscoperte nel rinascimento.
[10]
Il chiostro tardo rinascimentale, ha nei tre lati un secondo ordine di loggiato, incastrato nella parete est e un bel puteale piu antico. Dal chiostro si accede
Museo dell'Opera del Duomo (Perugia)
,
alla biblioteca Dominici e alla sala del Dottorato. In quest'ultima
v
enivano conferite le lauree in Legge e in Medicina fino all'800. A sinistra dell'ingresso della sala del Dottorato una lapide ricorda che in questo luogo si tennero cinque conclavi dal 1216 al 1305 incluso quello che si concluse con l'elezione di Celestino V, il papa eremita che rifiuto il pontificato. Di grande importanza e la biblioteca Dominici, allestita nel '600, meta di ricercatori coi suoi 12.000 volumi. Dalle scale del chiostro si accede alle quattrocentesche
logge di San Lorenzo
con tre ordini sovrapposti.
Il Museo capitolare della cattedrale
modifica
Pala di Sant'Onofrio
, Luca Signorelli
Il museo conserva un trittico di
Meo da Siena
, una Madonna di Andrea Vanni ed un trittico di Agnolo Gaddi, oltre alla gia citata notevole
Pala di Sant'Onofrio
del Signorelli. Conserva inoltre numerosi pregiati manoscritti, alcuni risalenti al
X secolo
.Il museo comprende una sezione archeologica e gli scavi nei sotterranei della cattedrale.
Adiacente al museo e la
Sala del Dottorato
con affreschi raffiguranti
papa Giovanni XXII
tra gli imperatori
Carlo IV
e
Sigismondo
.
Dal 12 luglio 2021 al 17 giugno 2022, si svolse il primo grande restauro delle facciate esterne che hanno interessato una superficie di oltre 9.000 m² e viste impegnate contemporaneamente piu di cinquanta maestranze specializzate. Le operazioni hanno riguardato la pulitura, interventi di consolidamento strutturale e l'implementazione degli impianti di illuminazione. Il restauro fu reso possibile anche grazie al generoso contributo della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli.