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Dai pescatori notizie su specie aliene e squali rari: ≪Felici di dare il nostro contributo alla scienza≫ | Corriere.it

Dai pescatori notizie su specie aliene e squali rari: ≪Felici di dare il nostro contributo alla scienza≫

di Salvo Fallica

Un esempio di ≪citizen science≫ tra pescatori italiani e l’Universita di Catania con il progetto AlienFish

Uno dei pescatori che partecipa al progetto di citizen science

Uno dei pescatori che partecipa al progetto di citizen science

≪Noi pescatori passiamo quasi tutta la nostra intera esistenza navigando in mare, con tanti sacrifici ma anche soddisfazioni. Una di queste e poter contribuire al monitoraggio delle specie invasive tramite il progetto AlienFish ≫, racconta Michele Tedesco, pescatore di Taranto. ≪I dati che noi abitanti del mare raccogliamo e la nostra esperienza sono di grande valore per la ricerca e il nostro contributo puo fare la differenza ≫, aggiunge il collega calabrese Antonino Martino, di Gioiosa Marina. ≪Collaboro da oltre cinque anni e sono felice di poter dare un contributo alla ricerca scientifica e alla tutela del nostro mare. Ho segnalato ai ricercatori diverse specie aliene e rare e continuo a farlo≫, testimonia Alfonso Barone, pescatore di Marzamemi (Siracusa).

I pescatori per la ricerca

Sono tre esempi del rapporto tra scienza e cittadini, in questo caso pescatori, nell’ambito della tutela e della salvaguardia dell’ecosistema marino condotta e coordinata da Francesco Tiralongo, docente di zoologia all’Universita di Catania. Un lavoro realizzato in collaborazione con i ricercatori del Laboratorio di biologia della fauna marina mediterranea dell’ateneo etneo e con i pescatori di diverse regioni d’Italia.

Gli squali del Mediterraneo

Sono oltre 500 le specie di squali esistenti, alcune abitano nel Mediterraneo e spesso sono minacciate dall’attivita umana. In particolar modo le attivita di ricerca sono incentrate sugli elasmobranchi mediterranei per approfondire molti aspetti biologici e ecologici. Spiega Tiralongo: ≪Questi misteriosi abitanti delle acque profonde giocano un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, contribuendo all’equilibrio delle reti alimentari e alla salute degli habitat di profondita. Lo status di conservazione e spesso considerato preoccupante per molte specie di squali, minacciate dalla pesca e dalla distruzione degli habitat. Tuttavia, dal progetto emergono aspetti nuovi e interessanti che lasciano buone speranze ai ricercatori sul futuro prossimo di queste specie≫.

Il progetto AlienFish

La ricerca, collegata al progetto AlienFish, coinvolge i pescatori di diverse regioni italiane e raccoglie dati preziosi sulla distribuzione degli squali mediterranei, con valenza biologica ed ecologica. Questo sforzo non solo arricchisce la comprensione scientifica, ma promuove anche la conservazione di queste specie ‘enigmatiche’, palesando l’importanza della conservazione marina e del coinvolgimento comunitario nella protezione degli squali di profondita. ≪Sappiamo che le specie aliene possono essere una minaccia anche per le attivita di pesca , quindi ogni pescatore e appassionato di mare dovrebbe dare il proprio contributo≫, dice Michele Tedesco. ≪Ho segnalato ai ricercatori numerose specie, tra cui squali e razze di profondita poco conosciute, ma anche pesci costieri e invertebrati alieni≫.≪Nonostante le difficolta tipiche del nostro mestiere, sostenere le attivita di ricerca del progetto per approfondire la biologia e l’ecologia di specie poco conosciute e qualcosa che mi interessa e mi piace≫, prosegue con orgoglio Antonino Martino. Alfonso Barone dice: ≪Ho consegnato esemplari di interesse che sono stati oggetto di ricerca scientifica e pubblicazioni≫.

Un successo anche su Facebook

Tiralongo, oltre a essere uno scienziato e un appassionato della natura che si batte per la difesa dell’ecosistema marino, e contento della crescente adesione al progetto: ≪Sono diverse centinaia gli ‘scienziati cittadini’ che quasi quotidianamente consegnano dati ed esemplari da studiare ma sono anche tanti i ricercatori, molti giovanissimi che, spinti da una grande passione stanno facendo ‘volare’ il progetto oltre i confini nazionali. Il nostro gruppo Facebook, Fauna Marina Mediterranea, oggi ospita quasi 27 mila iscritti, tra cui ricercatori, docenti universitari e appassionati di mare da tutto il Mediterraneo. Le ricerche che stiamo conducendo all’Universita di Catania stanno mettendo in evidenza nuovi dati biologici ed ecologici di queste specie≫, prosegue. ≪Ad esempio stiamo individuando il periodo di riproduzione di alcuni squali di profondita, la loro fecondita e la velocita di sviluppo degli embrioni, tutti dati fondamentali alla gestione e alla conservazione di queste specie essenziali per il nostro ecosistema. Sebbene la situazione sia complessivamente critica e urge implementare le tecniche di monitoraggio, dai recenti dati raccolti riponiamo buone speranze su alcune specie, considerate sia nello Ionio che nel Mediterraneo nel complesso, molto rare e in forte collasso≫.

31 marzo 2024 ( modifica il 9 aprile 2024 | 12:17)